Sono entrato da poco nel mondo del running : da 10 anni corricchiavo in maniera molto sporadica (1/2 settimana, magari saltando intere settimane ), da aprile 2012 in maniera più effettiva (3 alla settimana), da giugno 2012 (4 uscite alla settimana regolate da tabella). Non nascondo il beneficio dal punto di vista muscolare e cardiaco (mi alleno con un cardio Polar).
Brevemente: dopo aver messo a posto la distanza (ho partecipato alla THM a settembre) volevo iniziare a migliorarmi sulla velocità. Ho aumentato la spinta e quindi il carico sulle gambe, che tradotto in parole povere significa, aumento della velocità media di corsa.
Un mese fa inizio un programma di allenamento per la maratona che prevede dei lunghi (alle quali le gambe non sono ancora abituate)
Domenica 9 dicembre faccio un uscita lunga (24 Km) e tengo un passo lento, proporzionalmente a quello che “posso dare” in questo momento (6min/km). Nell’uscita del martedi seguente avverto dolori alle gambe, stringo i denti e riesco a finire la sessione dei 10 km.
Giovedi mi impongo una pausa.
Sabato faccio una corsetta “tanto per non rimanere fermi” (6 km lenti).
Domenica 16 mi arresto per il mal di gambe al 6 Km sui 17 Km.
Credo che stia pagando qualche errore di impostazione dell’allenamento (corro a frequenza cardiaca troppo alta?) e magari imposto male le distanze , che per ora ripeto, sono inusuali.
Qualche consiglio su cosa mi stia succedendo (microlesioni)? Come si supera questo momento? Devo fare lavoro da palestra per potenziarmi? Altro…
Contate che non vedo l’ora di farmi altri 10 Km domani e già so come andrà a finire
