mi spiego meglio: preparando Torino ho avuto tantissimi problemi di lunghi, trovandomi in crisi molte volte in allenamento passato il 20 esimo km e non ho mai capito il motivo (all' inizio pensavo fosse un problema di stomaco vuoto, salvo poi simulare la gara in tutto e per tutto trovandomi nelle stesse condizioni di quando uscivo a stomaco vuoto)...una volta raggiunti i 20 km il mio passo calava drasticamente fino a dovermi trascinare a casa
ora dopo la maratona altre 2 gare da 25 (trail) e da 20 km corse bene, senza crisi e finendo in buone condizioni per il periodo in cui ero...domenica avevo il primo lungo da 25 km (dovevo fare 20 LL + 5 RM): morale della favola al 20 esimo km inizio a sentirmi le gambe dure che non avrebbero mai potuto accellerare di quei 10" al km in più per poter completare la corsa come da tabella (giusto per la cronaca: avrei potuto finirla a ritmo LL ma non l'ho fatto a causa di una mano che mi si stava gelando e mi faceva male e un fastidio all' adduttore) proprio perchè stava finendo la benzina...non è la prima volta che facevo 20 km in 2 we consecutivi (quando ho fatto il pb in mezza a 5'06 la settimana dopo ho corso un'altra mezza a 5'35 per defaticare) e stavolta dopo aver fatto la gara settimana scorsa a 5'13 ho fatto fatica a correre a 5'50 la settimana successiva!
dopo questa pappardella: mi sapete dire dove sbaglio? perchè non riesco a impostare un ritmo decente in allenamento? è solo una questione di testa che mi impedisce di correre più di 20 km? vado troppo lento e questo alla lunga può essere un problema? la maratone non è la mia gara e mi devo dare alla bocce:nonzo:
obiettivo maratona: 4h (ma ce n'è uno segreto che svelerò solo se mi rendo conto di poterlo raggiungere)
ps: scusate la pappardella
