Premesso che discesisti si nasce...
E' altrettanto vero che si può migliorare, però come per tutte le cose si migliora con la continuità di esecuzione, quindi le prime volte , correremo un po' contratti poi man mano si migliorerà.
Inoltre bisogna capire di che tipo di discesa si tratta:
Asfalto e sterrato su strada carrozzabile,
baricentro in avanti in modo da porre il corpo perpendicolare al piano della strada, corsa sciolta lasciando andare le gambe, cercando di non frenare irrigidendo la muscolatura nel momento dell'impatto del piede (tallone) sul terreno, sguardo 10 mt. più avanti, per frenare diminuire semplicemente il ritmo delle falcate in maniera uniforme (purtroppo più facile da fare che da spiegare).
Sentiero
Qui le cose si fanno difficili, è molto più importante porre il baricentro in avanti, e fondamentale abituarsi a guardare non i piedi, ma 5/6 mt avanti, poi sfruttare le protuberanze del terreno come punto d'appoggio, per curvare rapidamente, per superare ostacoli ecc.. In sostanza se si deve curvare su sentiero in discesa, appoggiarsi con un piede sul bordo esterno e/o su un masso solido posto all'esterno, e fare da perno con la gamba per cambiare la direzione, la corsa deve essere fluida, i quadricipidi devono lavorare come stantufi nell'ammortizzare con fluidità il movimento.
La fluidità, l'allenamento sono alla base di un buon discesista.
Per imparare, si prende una discesa tecnica su sentiero con curve e massi affioranti, e si cerca di percorrerla più volte sino a trovare il giusto compromesso tra fluidità e velocità.