da circa un mese ho cambiato il mio modo di correre, correggendo alcuni imperfezioni posturali adesso corro più di avampiede e ho allungato la falcata lavorando di più con la spinta posteriore di gamba e piede. Il primo risultato è stato correrere più facile e con meno stress muscolare e articolare.
Più correvo in questa situazione e più mi accorgevo che il tricipite femorale si potenziava perdendo aleasticità, a fine corsa o dopo 10 km mi sembrava che il tricipite fosse più corto e duro, tant'è che se non facevo un po' di stretching tra una corsa e l'altra appena iniziavo a correre mi accorgevo che la pasrte posteriore tirava.
Adesso dopo qualche settimana inizio ad avere qualche fastidio al tendine d'achille, alla mattina presto o dopo la corsa, mai durante...
Posto un articolo du Runner's World:
La tendinopatia achillea è l’infiammazione del tendine del tricipite della sura che trasmette l’impulso al piede per la spinta e ammortizza nella fase di atterraggio. Cosa fare quando si presenta?
Cos’è
È l’infiammazione del tendine del tricipite della sura (il più grosso dei muscoli posteriori della gamba), che trasmette l’impulso al piede per la spinta e ammortizza nella fase di atterraggio. È un evento abbastanza frequente e spesso trascurato, con il rischio di cronicizzazione e danni al tendine.
Le cause
Spesso è provocata dalle scarpe con la suola piatta. Le calzature con poco o con nessun dislivello tra parte posteriore e anteriore possono sovraccaricare il tendine e, all’intensificarsi degli allenamenti, far precipitare il quadro. La rigidità del tricipite della sura provoca infatti una tensione più elevata sul tendine.
Le avvisaglie
Una dolenzia ai primi passi al mattino, oppure un dolore che inizialmente scompare andando avanti con la corsa ma ricompare dopo l’allenamento.
Prevenzione e pronto intervento
A scopo preventivo è utile il potenziamento eccentrico del tendine (lavoro in frenata), da effettuare a giorni alterni: in appoggio su un gradino con la parte anteriore del piede della gamba destra, scendi con il tallone in frenata fino a che riesci, quindi risali appoggiando tutti e due i piedi. Sali e scendi 8 volte, quindi cambia gamba e ripeti il tutto 2 volte. Alle prime avvisaglie è bene invece effettuare dello stretching della muscolatura posteriore della gamba e della coscia in maniera regolare e adeguata (ogni posizione va mantenuta per 20-25 secondi e ripetuta 3 volte), oltre a inserire un rialzo sotto il tallone (di entrambi i piedi) per scaricare il tendine.
Come rimediare
Ghiaccio al termine dell’allenamento e rialzo posteriore da inserire anche nelle scarpe di tutti giorni. In fase di guarigione è consigliabile il potenziamento eccentrico (con quantità e intensità minori di quello in fase preventiva). Nei casi più persistenti è utile anche il bendaggio specifico di scarico del tendine d’Achille e la terapia fisica.
Da quanto letto nell'articolo ho deciso di procedere così:
- Dopo la corsa impacchi di ghiaccio ( 10 minuti con ghiaccio e 10 senza x 2 volte ) per richiamare il sangue nella zona
- Intensificare lo stretching facendo esercizi mirati all'elasticità del tricipite femorale e dei polpacci 2 volte al giorno ( alla mattina e alla sera ) ripetendo le posizioni 3 volte per 20/25 secondi
- Alla sera fare gli esercizi consigliati nell'articolo per far lavorare il polpaccio in eccentrico
- Tra una corsa e l'altra fare qualche camminata da 20/30 minuti per sciogliere i muscoli
Avete altri consigli? Esperienze?
Grazie!!
