
Sono Maria, una new entry , e onestamente speravo che il mio primo post fosse meno drammatico

Breve preambolo: con la corsa è stato un colpo di fulmine, mio padre maratoneta incallito mi portava con lui e mi allenavo ogni giorno, di gare ne ho fatte anche un bel po', ma ero una bambina (11-14 anni) quindi diamo a suddette gare la (banale)dimensione che meritano.

I miei momenti di gloria in ogni caso durarono poco, per pigrizia credo. Dai 15 anni in poi feci della corsa un semplice passatempo per la remise en forme , confinato alla stagione calda. Da qualche mese però è scattata di nuovo la scintilla, con essa il desiderio di fare di più, di aumentare quindi frequenza tra un allenamento e l'altro e perchè no..anche di tentare una qualche competizione.
Ho smesso di fumare, ho recuperato il fiato, ed esco a correre tutti i giorni (resto sui 10 km/h...niente di trascendentale ma preferisco cominciare pianissimo), ho anche comprato le scarpe nuove, sento che nessuno può fermarmi

Ieri ho accusato un leggero dolorino al tendine di achille, ma a malapena percettibile, quindi faccio finta di niente. E invece oggi, durante la mia corsetta, dolore crescente sempre lì , panico,

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Maledetta me, sono anche farmacista, e non sono stata in grado di dare ascolto ai segnali ed evitarmi tutto questo.

Autocommiserazione a parte, c'è qualcuno tra voi che possa dirmi qualcosa di diverso da "riposo per 40 giorni"

Forse la corsa non fa per me, visto che mi infortuno costantemente non appena aumento la frequenza tra un allenamento e l'altro, ma non voglio pensarlo, è l'unico sport che mi prende.
Qualcuno mi tiri sù in questo momento di demoralizzazione acuta, per favore..

Grazie dell'attenzione amici