Voglio raccontarvi un sogno fatto molto tempo fa ed un fatto accaduto qualche tempo dopo. Premetto che non credo alle coincidenze, ma che trovo divertenti certe situazioni "surreali". (attenzione: è un racconto che può impressionare).
In ordine cronologico: una notte di ottobre 2013. Un sogno molto strano. Ho sognato di essere all'esterno di una casetta, in un giardino in piena notte, ove erano presenti diverse altre persone, tutte completamente immobili. Come se non fossero più vive. L'unico che poteva muoversi ancora "liberamente" ero io. Sentivo lo scorrere del tempo molto lentamente, tic.. tac.. tic.... tac.. i battiti erano lentissimi, tutto attorno a me sembrava che la vita scorresse molto più piano del normale.
All'improvviso arriva una ragazza: mi saluta, la saluto. Un fulmine: mi prende il braccio e sento un fortissimo pizzichio. Mi stava iniettando qualcosa nel corpo!
Inizio a perdere i sensi, ma cerco di resistere (e nella realtà, fuori dal sogno, cercavo di cambiare la sorte di quell'incontro). Ecco che nel sogno dalla casetta escono di prepotenza delle persone che conosco. Mi portano via dalla ragazza urlandole:"E' ancora troppo presto! Non puoi portartelo via!".
Mi sono svegliato.
Dopo qualche minuto però mi sono riaddormentato e sono ritornato nel sogno. I miei amici mi chiedono se andava tutto bene. Io rispondo di sì e decido di andare nuovamente nel giardino e lo faccio dicendo questa frase:"Voglio riprovarci! La prossima volta starò più attento!".
Ho aperto di nuovo la porta della casetta... fine del sogno.
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Ed ora il fatto accaduto realmente. A fine gennaio 2014, per via di una gara in condizioni impossibili, sono finito in ospedale per ipotermia ed infezioni ai piedi.
La prima notte l'ho passata in mezzo ad altre persone malate che ovviamente non si muovevano. Il tempo scorreva lentissimo per il semplice fatto di non avere la situazione sotto controllo e per l'atmosfera tetra. Ogni tanto arrivava una ragazza (infermiera) che mi iniettava in vena nel braccio l'antibiotico.
Sono due cose diverse, ma quanto diverse? Le sensazioni provate erano molto simili. Anche ragionando, l'unico posto che può essere così calmo, con le persone immobili come senza vita non può essere altro che l'ospedale. Il pizzico al braccio, come una morsa, è quando ti iniettano qualcosa: o la droga o un antibiotico (che è quasi la stessa cosa). La voglia di riprovarci e stare più attento, è la voglia di ritornare a correre magari evitando qualche cavolata del genere..
Insomma, è strano che ci sono arrivato solo ora, a 4 mesi di distanza dall'accaduto, però se ci penso è veramente terribile..



Voi cosa ne pensate? E' una cosa spaventosa o sono due cose completamente diverse? Cioè, è ovvio che sono due cose diverse, ma cosa provereste nelle stesse situazioni?
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Smorziamo un po la tensione: dovrebbero farne una puntata di Mistero!
