Il lungo di sabato
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barci
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Il lungo di sabato
ciao a tutti...
Sabato pomeriggio ore 16, guardo fuori freddo cane e neve che non si scioglie, ma decido esco comunque, la location è la solita la pista ciclopedonale sterrata, che costeggia il fiume Serio. La previsione è di fare il lungo , ma le condizioni sono veramente estreme così non me la sento di fare progetti parto e poi si vedrà. E' completamente innevata e ghiacciata qualche centimetro che non mi permettono di vedere gli avvallamenti ma li sento sempre di più mano a mano che proseguo. Incrocio un paio di altri pazzi che come me hanno deciso nonostante tutto di correre. Intorno al 20km i polpacci mi fanno un male boia, prendo il gel e lo ingoio tutto di un fiato, e come se avessi mangiato un ghiacciolo e lo sento fermo nell'esofago talmente era ghiacciato. Continuo si è fatto buio e diventa sempre più dura, alcuni tratti non sono illuminati e la mia corsa è sempre più incerta. Faccio gli ultimi 5 km con i polpacci in fiamme, la mani ghiacciate, i capelli come stalattiti, non riesco più a stare sotto i 5' al km è come se avessi il cilicio agganciato alle gambe, sono al 30 km e sono arrivato alla macchina, mi guardo intorno è un paesaggio irreale e lunare, la colonnina segna -7 ma ce l'ho fatta! Subito a casa e una doccia calda sembra un premio incommensurabile.
Michele
Sabato pomeriggio ore 16, guardo fuori freddo cane e neve che non si scioglie, ma decido esco comunque, la location è la solita la pista ciclopedonale sterrata, che costeggia il fiume Serio. La previsione è di fare il lungo , ma le condizioni sono veramente estreme così non me la sento di fare progetti parto e poi si vedrà. E' completamente innevata e ghiacciata qualche centimetro che non mi permettono di vedere gli avvallamenti ma li sento sempre di più mano a mano che proseguo. Incrocio un paio di altri pazzi che come me hanno deciso nonostante tutto di correre. Intorno al 20km i polpacci mi fanno un male boia, prendo il gel e lo ingoio tutto di un fiato, e come se avessi mangiato un ghiacciolo e lo sento fermo nell'esofago talmente era ghiacciato. Continuo si è fatto buio e diventa sempre più dura, alcuni tratti non sono illuminati e la mia corsa è sempre più incerta. Faccio gli ultimi 5 km con i polpacci in fiamme, la mani ghiacciate, i capelli come stalattiti, non riesco più a stare sotto i 5' al km è come se avessi il cilicio agganciato alle gambe, sono al 30 km e sono arrivato alla macchina, mi guardo intorno è un paesaggio irreale e lunare, la colonnina segna -7 ma ce l'ho fatta! Subito a casa e una doccia calda sembra un premio incommensurabile.
Michele
Maratona di Ravenna 2014, 2.53.03
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Albertozan
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Re: Il lungo di sabato
Michele....

La Verità è una terra senza sentieri (cit.)
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https://www.strava.com/athletes/27926288
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marcello
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Re: Il lungo di sabato
.... Complimenti ! Correre in quelle condizioni non è facile. Credo !
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madeinjapan
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Re: Il lungo di sabato
Chapeau...
io ieri con -9° non sono andato oltre agli 8 km.
io ieri con -9° non sono andato oltre agli 8 km.
Il dolore è il modo con cui il corpo si sbarazza della debolezza (Dean Karnazes)
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gianlupappalardo
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Re: Il lungo di sabato
Complimenti davvero, prova di costanza, buona volontà e determinazione!! Questo è lo spirito del Runner 
PB 10km 44'.25"
PB 14km 1.01'.32"
PB 14km 1.01'.32"
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giampi_85
- Maratoneta
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- Iscritto il: 13 nov 2009, 9:31
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Re: Il lungo di sabato
Manca anche un pizzico di pazzia...
(e io che mi lamento ogni volta per un pò di venticello...)
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marcj 335
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Re: Il lungo di sabato
barci ha scritto:ciao a tutti...
Sabato pomeriggio ore 16, guardo fuori freddo cane e neve che non si scioglie, ma decido esco comunque, la location è la solita la pista ciclopedonale sterrata, che costeggia il fiume Serio. La previsione è di fare il lungo , ma le condizioni sono veramente estreme così non me la sento di fare progetti parto e poi si vedrà. E' completamente innevata e ghiacciata qualche centimetro che non mi permettono di vedere gli avvallamenti ma li sento sempre di più mano a mano che proseguo. Incrocio un paio di altri pazzi che come me hanno deciso nonostante tutto di correre. Intorno al 20km i polpacci mi fanno un male boia, prendo il gel e lo ingoio tutto di un fiato, e come se avessi mangiato un ghiacciolo e lo sento fermo nell'esofago talmente era ghiacciato. Continuo si è fatto buio e diventa sempre più dura, alcuni tratti non sono illuminati e la mia corsa è sempre più incerta. Faccio gli ultimi 5 km con i polpacci in fiamme, la mani ghiacciate, i capelli come stalattiti, non riesco più a stare sotto i 5' al km è come se avessi il cilicio agganciato alle gambe, sono al 30 km e sono arrivato alla macchina, mi guardo intorno è un paesaggio irreale e lunare, la colonnina segna -7 ma ce l'ho fatta! Subito a casa e una doccia calda sembra un premio incommensurabile.
Michele
Conosco quella sensazione, sulla stessa ciclabile ho corso già un po' di volte e i 30K si fanno sempre sentire
soprattutto con quelle condizioni climatiche. Bravo davvero Michele.
Adoro la mia vita. 
