Forrest75 ha scritto:ciao !fisioandrea ha scritto: è consigliabile non farlo mai per un runner
tornando agli articoli che posti spesso mi rimangono i seguenti dubbi:
il campione studiato è attendibile ?
deve esserlo per forza altrimenti non sarebbe stato pubblicato e nessuno lo inserirebbe nella propria bibliografia in studi seguenti. La credibilità di un professionista si basa su questo
qual è l'età media degli atleti soggetti dello studio ? mica vorrai che mi metta a leggere più di 100 articoli per leggere tutti i criteri di inclusione e esclusione? Ci sono fior di comitati scientifici delle riviste per questo, gente seria di cui fidarsi Gente che non può sputtanarsi nel mondo scientifico
le considerazioni scaturite dallo studio valgono solo per il pre-allenamento/gara o in valore assoluto ?
vaòlgono come valore assoluto essendo stato studiata da più studi sia il pre che il postgara
che tipo di stretching è stato valutato ?
parliamo solo di quello agli arti inferioriori ?
cambia nulla.
ciò premesso faccio le mie considerazioni "empiriche":
non mi sembra corretto affermare in valore assoluto che lo stretching non serve o addirittura è dannoso...mi pongo le seguenti domande:
come può questa affermazione valere per un atleta di 20 anni ed uno di 50 ??!semplicemente perchè in nessuna conclusione di nessuno studio si parla di diefferenza in base all'età. se ne deduce che negli studi non sono scaturite differneze
non è forse vero che con il passare degli anni i muscoli perdono la loro elasticità, soprattutto in caso di ipertrofia ?si ma è un processo naturale. cambia anche l'innervazione delle fibre muscolari ma che c'entra?.
siamo sicuri che lo stretching viene fatto in maniera corretta ? (mi riferisco a quando lo si fa, per quanto tempo si tiene la postura, che tipo di stretching viene effettuato, se si respira correttamente durante l'esecuzione, etc.)ovviamente. credi che certe cose si facciano così tanto per farle?
come mai lo stretching viene sempre inserito in tutti i protocolli riabilitativi post-infortunio ?perchè essere aggiornati è un obbligo non sempre rispettato e non è vero che tutti i protocolli (cosa che io detesto) lo prevedano anzi
come può un muscolo retratto non scaricare maggiori sollecitazioni sui tendini ? la retrazione muscolare non c'entra nulla. forse parli di contrattura ma non vorrei scrivere un pippone sulle contratture...sarebbe inutile e palloso
quando un muscolo è contratto non è forse vero che il corpo va a compensare tale retrazione sollecitando in eccesso altri muscoli e/o strutture ?
come mai tutti gli atleti di altissimo livello, di qualsiasi sport, praticano regolarmente stretching ? (eppure sono seguiti da personale medico e tecnico di fama mondiale...)perchè non è detto che tutti i preparatori siano aggiornati e non è dettoche certe cose non si facciano più per abitudine che per altro. Quello che fanno gli atleti prof poi è spesso fatto "ad minchiam".
per adesso non aggiungo altra carne sul fuoco...
quello che forse non hai chiaro è come viene fatto uno studio e quali mezzi si utilizzano. Non parliamo di 10 persone a cui viene fatto fare lo stretch e poi si cronometrano i 100 metri. Gli studi scientifici costano un sacco di soldi, io ho partecipato ad uno studio sul movimento che aveva un badget di 4 milioni di euro. Per questo genere di cose si utilizzano risonanze magnetiche funzionali, elettromiografi, analisi computerizzate, studi su cadavere, biopsie muscolari etc etc.
non è una cosa che si fa in 2 giorni, servono anni e coinvolgono decine di studiosi fisio, medici, biologi, informatici, statistici, matematici, anatomopatologi...secondo te hanno tempo e soldi da sprecare facendo fare male un esercizio di stretch ma soprattutto hanno volgia di sputtanarsi così nel mondo della ricerca?
Come uilteriore garanzia ci sono i comitati editoriali e scientifici delle riviste (credimi che se uno studio è fatto a ca**o non lo vedrai mai pubblicato su riviste prestigiose che hanno 2000 articoli al mese da selezionare e ne pubblicano 10), poi le società di revisione sistematica e come ulteriore e maggior garanzia c'è la comunità di ricercatori. Se pubblicano uno studio fatto male dopo 6 mesi l'autore è a zappare la terra (insieme a chi glielo ha pubblicato)
spero di averti fatto capire che quello che pubblico citando articoli non è frutto di cose fatte così alla carlona, ma studi rigorosi
mettere in dubbio una ricerca è SACROSANTO ed è alla base della ricerca stessa ma non per "lo fanno tutti" oppure "ma io mi ci trovo bene". Alla base ci sono sempre motivazioni scientifiche e rigorose alle quali attenersi o nueve scoperte che possono mettere in dubbio quello che si dà per scontato.
Insomma magari tra 10 anniscopriranno qualcosa (una proteina, un enzima o che ne so) che farà riscrivere tutto in merito ma al momento i dati sono che lo stretch è inutile (e qualche volta dannoso) come prevenzione degli infortuni
scusa il pippone ma spero di averti fatto capire alcune cose come funzionano