Non ho kg da perdere (178cm - 66kg) ma ho un lavoro sedentario e mi sento molto afflosciato...
Mi sono informato sul necessaire, Internet è pieno di guide utili, sono andato in un negozio di sport, ed ho acquistato le scarpe che mi sono risultate immediatamente più comode dopo averne provate almeno 10 diverse: transcend 2 della Brooks; sono molto "storto" tra ginocchio/caviglie/piedi, queste a4 sono di una comodità impressionante...
Da poco più di un mese quindi ho iniziato a correre seguendo indicazioni varie trovate sul web, modificate da me a seconda del feeling quotidiano...
1° sett: 1' corsa + 1' cammino x 8 volte
2° sett: 2' corsa + 1' cammino x 8 volte
3° sett: 4' + 2' x 6 volte
Mediamente corro tra i 6' e i 6'30"
Le prime uscite le ho fatte fuori casa, in percorso di saliscendi che mi ammazzava proprio fissato e gambe, ora vado a corre in una ciclabile di circa 5km attorno ad un laghetto, perché unico percorso pianeggiante che ho sottomano al momento.
in questa settimana di mare, pensavo di poter correre di più ma alla prima uscita ho accusato dolore al piede, probabilmente dovuto all'allacciatura troppo stretta e all'eccessivo aumento di tempo e distanza ( mi ha detto qualcuno di voi:lol::lol:)
Era la prima uscita marittima, 40 minuti (10' a 6'30"/km + 2'30" cammino x 4 volte) per fare 7 km. Dovevo andare a trovare il cognato a Riccione e io partivo da Miramare.
Per la cronaca, alla 6.20 della mattina il cognato se la dormiva beatamente, quindi doppia inc@@@atura: infortunio e buca all'appuntamento
Questo il resoconto dell'uscita se può esservi utile:

Non ho interesse per la prestazione, mi piacerebbe però poter eseguire il moribondo a breve, partecipare alla alpincup nella 10k e a marzo terminare vivo e non in ambulanza la mezza della Stramilano.
Tarpatemi subito le ali se questi obiettivi dovessero essere troppo lontani dall'essere alla mia portata.
Più che altro ho cercato di fissare alcuni obiettivi per non corre a vanvera...
Ringrazio chi volesse darmi qualunque genere di sostegno e dritta (anche fosse quella di lasciar perdere alla luce dei futuri risultati)
Attilio



