A fine maggio chiesi aiuto al forum per un problema di mal di schiena. Mi venne subito consigliato di cambiare scarpe (Grazie anche a voi, forumisti!!!)
Alla fine andai da Footworks, in Via Carlo Felice a Roma, zona San Giovanni, visto che era più a portata di mano di LBM.
Un'esperienza in negozio che definirei "singolare". Ho comprato scarpe un po' dappertutto ma l'Italia come al solito sa sorprenderti. Siamo tutti matti come cavalli, nel bene e nel male!
Intanto il commesso - anzi, un agente commerciale Saucony visto che quel giorno facevano promozione di quel marchio - mi ha "cazziato" per le scarpe che avevo ai piedi, delle Nike 4.0. In realtà ha "cazziato" chi me le ha vendute (Runner Needs, Victoria Station, London) anche se precisai che era solo colpa mia per avere insistito nel comprare delle scarpe così leggere.
Dopo un'analisi di un paio di brevi corse sul loro tratto di pista (10-15 m) è apparso un ragazzo di Trento di cui non ricordo il nome (Marco?) ma che a quanto pare fa ultramaratone. Mi ha spiegato che ho i piedi a papera, ma questo me l'aveva già detto mia moglie vedendomi correre - sigh! Dopo avere descritto i miei problemi, il sovrappeso, il calo di peso repentino, i problemi recenti di schiena mi ha insegnato un po' di esercizi per migliorare la postura e aumentare la spinta tenendo conto del problema. Mi ha anche consigliato di non esagerare col calo di peso (1 kg/settimana da 15 settimane circa) e di allentare un po' l'allenamento.
Poi mi il negoziante mi ha messo in mano delle Saucony Triumph Iso e mi hanno lasciato andare a correre in un parco limitrofo per una decina di minuti (con tanto di t-shirt Saucony). In realtà hanno detto anche un'ora, ma con quella callaccia infernale manco morto.
Avevo un po' di doloretti qua e là per cui correvo male a freddo ma mi è sembrato che l'ammortizzazione nettamente superiore si sentisse, poi chissà. Sono tornato e ho comprato quelle scarpe, senza averne provate altre però visto che intanto era passata un'ora e mia moglie stava per suicidarsi.
L'esperienza è stata arricchita dall'avere conosciuto un altro ultramaratoneta che per caso risiede nel paese dove vivevo allora (ora sono tornato all'estero) e che mi ha dato altri consigli. Infine ho chiesto a tale Vincenzo, specie di "guru" del negozio a quanto ho capito, l'indirizzo di una clinica di medicina sportiva dove fare una visita cardio sotto sforzo. Erano infatti due anni che non ne facevo. Ho ricevuto consigli a iosa anche li.
Ho definito questa esperienza "sorprendente" perchè da un lato avvertivo parecchia pressione verso quella marca a dire la verità, e il venditore sembrava - ammetto l'errore - un po' una vecchia volpe, ma dall'altro poi alla fine piacevolmente sorpreso visto il tempo che hanno trascorso con me (un'oretta o anche più) e l'esperienza complessiva di acquisto. Ho adesso una persona con cui magari fare qualche tratto di strada una montagna di consigli ed esercizi pratici da fare per migliorare, e il numero di un medico per un controllino, che male certamente non fa. Ah, e soprattutto: sulla scatola il tizio della Saucony ha scritto che sono libero di cambiare le scarpe entro un mese se avessi problemi - firma, email e n.ro di telefono. Prezzo? Non ve lo dico ma a quanto pare è in linea con la media dei negozi online che considerata l'esperienza complessiva mi va più che bene.
Bizarre to say the less... ma magari in Italia è normale. E comunque ho ridimensionato Runner Needs. Forse effettivamente mi avrebbero dovuto far notare che la scelta di scarpe A2, visto il mio peso, era sbagliata e anche pericolosa.