Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
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Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Volendo andare più veloci, normalmente allungo la falcata, oggi però ho provato ad aumentare la frequenza dei passi, senza allungare la falcata, l'impressione è stata di andare comunque veloce, ma con meno fatica.
Quale è la strada giusta ?
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Le due cose insieme 

Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Attenzione a voler allungare troppo la falcata: può favorire gli infortuni; infatti più viene allungata, più in "alto" si va nella fase dello "stacco" e di conseguenza in modo più pesante si impatta con l'asfalto/terreno.....e gran parte dei nostri infortuni derivano proprio dall'impatto.... 

La Verità è una terra senza sentieri (cit.)
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Secondo me x aumentare la velocità devi aumentare la frquenza dei passi senza pensare alla falcata, che si allunga di conseguenza.
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Io ho constatato che aumentando la frequenza vado più veloce senza fare molta fatica in più... il problema è che d'istinto mi viene da allungare la falcata (come se dovessi fare i 100 metri
) quindi devo concentrarmi... non è un movimento che mi viene naturale
.
Adesso ho iniziato a correre le ripetute in pista così da potermi concentrare sul passo e la tecnica di corsa.

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Adesso ho iniziato a correre le ripetute in pista così da potermi concentrare sul passo e la tecnica di corsa.
Il dolore è il modo con cui il corpo si sbarazza della debolezza (Dean Karnazes)
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
A mio avviso la strada giusta è assecondare quello che il tuo fisico richiede. Allungare la falcata richiede maggiore forza muscolare rispetto ad aumentare la frequenza. ognuno segue il proprio istinto chi ha più forza specifica tenderà ad allungare la falcata, chi è più agile magari aumenta la frequenza, poi con esercizi mirati si può migliorare, ma se vedi i professionisti non corrono tutti nello stesso modo: perchè comunque la corsa è e rimane un movimento naturale.nico83040 ha scritto:Volendo andare più veloci, normalmente allungo la falcata, oggi però ho provato ad aumentare la frequenza dei passi, senza allungare la falcata, l'impressione è stata di andare comunque veloce, ma con meno fatica.
Quale è la strada giusta ?
Ti dico la mia esperienza, ma come tale non da applicare a tutti. Finchè posso io aumento la frequenza del passo, poi arriva una velocità per cui devo iniziare a spingere e quindi aumento la falcata ma su di me aumentare la frequenza è meno dispendioso, ma anche questa è una caratteristica da allenare (anche far mulinare le gambe ha il suo dispendio

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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Come già risposto l'ideale sarebbe farle entrambe.
Io cerco di variare andatura per "mollare" un pò i muscoli delle gambe e poi riprendo con la falcata classica, cioè quella che ti viene naturale
Io cerco di variare andatura per "mollare" un pò i muscoli delle gambe e poi riprendo con la falcata classica, cioè quella che ti viene naturale

La tua sconfitta arriva soltanto alla tua ultima gara...
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
A me accade che in forti discese e tratti pianeggiandi tendo a lasciarmi andare allungando la falcata e lavorando molto con i muscoli dei piedi mentre in salita diminuisco l'ampiezza della falcata e aumento la frequenza assumendo una posizione più ribassata del busto e lavorando più con i muscoli della coscia....come se stessi pedalando in bici (per capirci)...Alla fine ognuno trova un suo stile naturale di corsa,è difficile imporsi una tecnica dall'oggi al domani.....solo il tempo ti porta naturalmente a correre in maniera meno dispendiosa possibile.
Ci sono istanti in cui la sola cosa che vorresti sentire è la musica dei tuoi passi tra la terra e il cielo (speriamo vada bene e si possa tenere)
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- Ultramaratoneta
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Oggi ho provato a tenere corta (normale) la falcata e aumentando la frequenza,
risultato ?
Il mio PB sui 10000 è sceso di 1'40'' su un percorso di saliscendi, per cui immagino si possa fare meglio su un terreno pianeggiante, senza forzare al massimo
Aumentare la frequenza, a me, porta un minor dispendio di energia, rispetto ad allungare la falcata.
Chiaro che se uno riesce a fare entrambe le cose tanto meglio.
risultato ?
Il mio PB sui 10000 è sceso di 1'40'' su un percorso di saliscendi, per cui immagino si possa fare meglio su un terreno pianeggiante, senza forzare al massimo

Aumentare la frequenza, a me, porta un minor dispendio di energia, rispetto ad allungare la falcata.
Chiaro che se uno riesce a fare entrambe le cose tanto meglio.
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- Novellino
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Re: Allungare il passo o aumentare la frequenza ?
Allngare la falcata ed incrementare la frequenza vuol dire aumentare la velocità: dire che "bisognerebbe aumentare entrambe" mi pare lapalissiano, forse un po' banale.
Nel merito della questione, la corsa è basata sull'accumulo di energia nei muscoli della gamba (principalmente nel tripite surale) nella fase di frenata e nella conseguente restituzione nella fase di spinta. Praticamente il polpaccio funziona come una molla. All'impatto dell'avampiede con il suolo il polpaggio frena la discesa del tallone verso il suolo, lo stiramento dinamico stimola i Fusi neuromuscolari che inducono per riflesso la contrazione del muscolo. QUanto più è rapida questa fase, tanto più si riesce a restituire una percentuale alta dell'energia immagazzinata. Correndo a balzi, oltre a sottoporre tutta la struttura a maggiore stress, si allungano i tempi tra estensione e contrazione determinando una dispersione maggiore.
Per questo bisogna correre a passi brevi e frequenti ed allenarsi a farlo a tutte le velocità. Ci sono studi abbastanza attenti che mostrano come, indipendente dal livello dell'atleta, passando da un ritmo di FL ad un ritmo gara la frequenza cambia pochissimo, aumenta solo l'ampiezza. La frequenza è determinata dal condizionamento del SNC quindi difficilmente allenabile (sopratutto andando avanti con l'età) mentre l'ampiezza, facendo adeguati esercizi di potenziamento, aumenta con facilità. Questa è la ragione per cui vediamo tanti correre a balzelloni... e rompersi
Allora che dobbiamo fare? Allenare la frequenza. SI possono fare tratti ad alta frequenza (30"-1') alternati a tratti di recupero. La frequenza ovviamente è soggettiva, ognuno ha sue caratteristiche. Per me stare sui 90 passi per minuto è già un buon risultato, altri vanno facilmente a 100ppm e più. Io un'esercizio che faccio quando corro in collina è buttare avanti il baricentro in discesa e tentare di fare quanti più passetti possibile, la gravità di costringe ad accorciare il passo. E tra l'altro si evita di farsi male come succederebbe se assecondassimo la discesa zompettando avanti. In salita invece, in allenamento, tento di allungare il passo per rinforzare la muscolatura.
Per la corsa di fondo incrementare la frequenza riducendo l'ampiezza rimane un must, per quanto possa essere difficile. Nel mezzofondo l'ampiezza è ovviamente maggiore ma provate a contare i passi di un 800ista
Ovviamente questo ragionamento presuppone che si corra attaccando il terreno con l'avampiede e non con il tallone, come capita di vedere
, e sotto al bacino, non un metro avanti
Altrimetni è inutile ragionare di frequenza

Nel merito della questione, la corsa è basata sull'accumulo di energia nei muscoli della gamba (principalmente nel tripite surale) nella fase di frenata e nella conseguente restituzione nella fase di spinta. Praticamente il polpaccio funziona come una molla. All'impatto dell'avampiede con il suolo il polpaggio frena la discesa del tallone verso il suolo, lo stiramento dinamico stimola i Fusi neuromuscolari che inducono per riflesso la contrazione del muscolo. QUanto più è rapida questa fase, tanto più si riesce a restituire una percentuale alta dell'energia immagazzinata. Correndo a balzi, oltre a sottoporre tutta la struttura a maggiore stress, si allungano i tempi tra estensione e contrazione determinando una dispersione maggiore.
Per questo bisogna correre a passi brevi e frequenti ed allenarsi a farlo a tutte le velocità. Ci sono studi abbastanza attenti che mostrano come, indipendente dal livello dell'atleta, passando da un ritmo di FL ad un ritmo gara la frequenza cambia pochissimo, aumenta solo l'ampiezza. La frequenza è determinata dal condizionamento del SNC quindi difficilmente allenabile (sopratutto andando avanti con l'età) mentre l'ampiezza, facendo adeguati esercizi di potenziamento, aumenta con facilità. Questa è la ragione per cui vediamo tanti correre a balzelloni... e rompersi

Allora che dobbiamo fare? Allenare la frequenza. SI possono fare tratti ad alta frequenza (30"-1') alternati a tratti di recupero. La frequenza ovviamente è soggettiva, ognuno ha sue caratteristiche. Per me stare sui 90 passi per minuto è già un buon risultato, altri vanno facilmente a 100ppm e più. Io un'esercizio che faccio quando corro in collina è buttare avanti il baricentro in discesa e tentare di fare quanti più passetti possibile, la gravità di costringe ad accorciare il passo. E tra l'altro si evita di farsi male come succederebbe se assecondassimo la discesa zompettando avanti. In salita invece, in allenamento, tento di allungare il passo per rinforzare la muscolatura.
Per la corsa di fondo incrementare la frequenza riducendo l'ampiezza rimane un must, per quanto possa essere difficile. Nel mezzofondo l'ampiezza è ovviamente maggiore ma provate a contare i passi di un 800ista

Ovviamente questo ragionamento presuppone che si corra attaccando il terreno con l'avampiede e non con il tallone, come capita di vedere



