fare le gare per mostrare cosa ?

[Gabrygino]

volevo parlarvi di una cosa che ho notato nelle persone che fanno gare.
noto tra queste persone che hanno fondamentalmente un'idea ....
devi correre non per mostrare qualcosa a qualcuno ma per mostrare a te stesso quello che vali .
questo modo di pensare è sicuramente un modo molto sano.
ma riflettendoci sopra non è giusta come affermazione.
perché già il fatto di fare gare serve per mostrare che sei migliore di qualcuno (perché altrimenti le gare non le faresti).
credo che questo modo di pensare sia frutto di ipocrisia.
oltre al fatto che noto molta competitività tra le persone che corrono e molto spesso se qualcuno è più forte alle persone gli rode
cosa pensate voi ?

[zeromaratone]

guarda nella corsa ti prendi certe mazzate che hai poco da ostentare... c'è sempre qualcuno che corre più di te, in un'altra gara, in un'altra distanza, in un altra regione, in un altro orizzonte. Se vuoi ostentare puoi farlo come un pavone, per pochi anni, poi vieni risucchiato. Se non hai i cosiddetti, non ce l fai. Per l'ultima parte del tuo discorso, questo si applica un po' a tutto... l'invidia è uno dei peggior difetti
Se corri contro te stesso, non hai limiti se non i tuoi... se già li conosci smetti di correre, altrimenti è una bella ricerca... provaci!

[Gabrygino]

Sta il fatto che per mostrare qualcosa a se stessi bisogna fare le gare ... Come fai a sapere che correre 3 al km è tanto ma correre 8 al km sei una schiappa ? C'è sempre un confronto con gli altri . in ogni cosa ti confronti con gli altri. Soprattutto nelle gare . si ci sarà sempre qualcuno più forte di te ma te continuerai a correre a 3 al km. Anche nella vita dovrebbe essere come dici te . perché nella vita ci sarà sempre qualcuno più bravo a fare qualcosa

[sky one]

Il discorso credo sia molto personale e molto spinoso (inteso come difficile da sviscerare)... Credo che moltissimi facciano le gare per dimostrare qualcosa agli altri più che a se' stessi, perché per dimostrare qualcosa a te stesso c'è un oggetto facile da reperire e in uso da parecchio tempo: si chiama orologio. Invece quello a cui secondo me in diversi aspirano è vedere il proprio nome in una lista e, preferibilmente, nella "parte alta". E' lo stesso motivo per cui quando parli con alcuni runner, questi iniziano a sciolinare i propri migliori tempi, come se a qualcuno interessasse delle loro performance (magari vecchie di qualche anno e significative solo come ricordo). Tu dici che può servire per vedere "come sei messo" ed io ribadisco: bastano un orologio e, per esempio, questo forum. Faccio la distanza x in un tempo t e voglio sapere se è tanto o è poco (questo per me sarebbe già non corretto, perché quello che per me può essere tanto per un altro può essere poco, ma lasciamo stare)? Vengo sul forum e cerco persone che abbiano su per giù la mia altezza ed il mio peso: che tempi hanno? Ecco fatto il confronto con gli altri. Personalmente credo che gli unici due motivi per cui fare le gare siano o per socializzare (fare la gara con qualcuno oppure trovare qualcuno là che, umanamente, porti ad uno scambio), oppure per l'organizzazione (quando ho fatto la mia maratona in solitaria ho ringraziato il cielo di aver trovato una fontanella funzionante, perché avevo finito l'acqua che mi ero portato).

Questi, chiaramente, i miei due centesimi (ripieni di cioccolato, visto il periodo... )

[titti74]

ciao gabrygino,
ti dico come la penso io. Ogni volta che corro lo faccio per dimostrare a me stessa che ce la posso fare, che mi posso spingere un pochino più in là. Ogni volta, che sia un "allenamento" o una "gara". e "un po' più in là", per me significa non un miglioramento in termini assoluti/cronometrici, ma semplicemente superare quello che è il mio limite in quel momento. a volte superare quel limite è semplicemente " forzarmi" ad uscire di casa quando tutto di me suggerirebbe di rimanere sul divano. a volte è correre 100 metri in più quando tutto di me suggerirebbe di fermarmi. A volte è percorrere una distanza che non avevo mai raggiunto. a volte ( rare) migliorare i miei tempi. Ma la filosofia di fondo è sempre la stessa.
Personalmente combatto tutti i giorni contro me stessa anche per non cadere nella trappola "confronto con gli altri". Perchè anche quest'aspetto può , come dici tu, diventare fonte di esasperazione o , ahimè, perfino di frustrazione...e spesso sono gli altri a indurre questo meccanismo ( quante volte mi sono sentita chiedere praticamente immediatamente dopo aver conosciuto qualcuno " ma che tempo hai sulla tal distanza?"). non entrare in questo meccanismo non è sempre facile, soprattutto perchè per me avviene al contrario ( cioè il confronto con gli altri di solito mi porta a chiedermi quanto sono schiappa, e questo non è positivo, dato che corro per star bene e per migliorare la percezione che ho di me).

Le gare mi piacciono perchè mi facilitano a superare i miei limiti, perchè corro in mezzo agli altri che, a volte direttamente , a volte indirettamente, mi aiutano, mi spronano, mi danno quella carica in più, e quindi rendono più facile quel processo di trasformazione di me stessa che cerco di attuare ogni volta che metto le scarpe ai piedi.
E inoltre partecipando alle gare ho conosciuto molte persone ( del forum e non) che adesso reputo amici e che è sempre bello ritrovare!

[fisioandrea]

Io ti dico la mia.

Fare gare mi serve a piantare un paletto mentale, ad avere un obiettivo per cui alzarmi alle 5 o uscire la sera alle 20 quando piove e fa freddo. Non avessi l'appuntamento gara probabilmente inizietei a saltare allenamenti su allenamenti perché è vero che correre ti fa sentire bene ma uscire di casa è per me lo sforzo maggiore.

Poi dei tempi delle classifiche non me ne frega nulla. Ho scrityo decine di report (che finiranno in un libro insieme ad altre minchiate che ho scritto) e su nessuno ho mai riportato i tempi o le classifiche.

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[F.Pessoa]

Ciao,quando cerco di invogliare la mia compagna a gareggiare le faccio questo esempio:
Correre ed allenarsi da solo è come leggere un libro.Puoi immaginare le ambientazioni, l'aspetto dei personaggi narrati e se hai molta fantasia puoi passare alle sfumature come la voce di ognuno oppure illuderti di aver davvero sentito il rumore oppure il profumo così accuratamente descritto dall'autore.
Correre una gara è scrivere e partecipare alla stesura del libro che avresti solo stancamente letto sul divano di casa.
Spero di aver reso l'idea.

[zeromaratone]

. Anche nella vita dovrebbe essere come dici te . perché nella vita ci sarà sempre qualcuno più bravo a fare qualcosa

Uhmm, nella vita ci sono troppe variabili: nella corsa, siamo tutti uguali. Hai due gambe e due polmoni. Se ne hai, corri, altrimenti no. Questo se ti piace il confronto con gli altri. Dicevo a un amico ieri che è ininfluente che abbia un 1:47 in mezza maratona perchè altri corrono più forte di me.
I tempi li metto lì sotto per me stesso. La prima mezza l'ho fatta in 2:08 2 anni e mezzo fa...
Se poi qualcuno vuole provare a fare le stesse cose, ben venga! Io ho guardato quello che facevano altri, perchè una guida è importante (per non fare Onan)

[deuterio]

Perfettamente d'accordo con fisioandrea, anche per me la gara è l'obiettivo a breve/medio termine dal quale traggo motivazione per portare a termine i miei allenamenti. La gara è l'occasione per mettersi il "vestito della festa" e testare se quello che ho fatto nelle settimane e mesi precedenti è stato efficace o meno. Arrivare in una maratona 1223esimo anzichè 1059esimo cambia ben poco. La gara, a meno che non si lotti per la vittoria, è sempre esclusivamente contro noi stessi, possiamo però sfruttare il clima competitivo per metterci alla prova ancora più intensamente.

[Luca - 87]

Per me ci sono tante dinamiche diverse tra loro che mi spingono a gareggiare (quasi ogni settimana).
C'è la gara con me stesso.
C'è quella contro gli altri, perché alla fine se mi piazzo bene nella classifica sono soddisfatto.
C'è la bellezza di fare duelli sportivi contro i propri avversari, dove quel che conta non è tanto "essere andato più veloce di lui", ma la lotta per la posizione, quando scommetti su un allungo, quando azzardi un sorpasso e provi a distanziare l'avversario, quando senti che puoi riprendere quello davanti, quando senti che ti stanno riacciuffando ecc.
C'è l'idea del campionato annuale, per cui le gare le vedo un po' come le giornate del campionato di calcio, e mi presento per mettere punti in saccoccia.
Poi c'è l'aspetto della socializzazione, io mi diverto a frequentare l'ambiente della corsa e ho fatto amicizia con altri ragazzi.
Un'altra cosa che han già detto è che la gara ti dà un riferimento mentale per allenarti.
Ancora, la gara ti permette di vedere posti dove non sei mai stato.