Nel comma 9 dell’art. 182 CdS risiede l’obbligo delle bici di “ transitare sulle piste loro riservate quando esistono…”, quindi chi (come me, in certi tratti extra-urbani) non le percorre perché, tra cani al guinzaglio, buche, vecchietti rincoglioniti, bambini incapaci e genitori cerebrolesi, risultano essere più pericolose delle strade stesse, infrange una regola e, non solo è passibile di sanzione amministrativa, ma in caso di incidente…è…come dire…nella merda più totale.
Tra l'altro, fino a pochi giorni fa, ignoravo che le piste ciclabili fossero un obbligo, ritenendole a torto una semplice "opportunità"...ma la legge non ammette ignoranza.
Per i trail che faccio in montagna sono iperassicurato, posso sfracellarmi in un crepaccio in totale sicurezza e la mia salma verrebbe comodamente elitrasportata verso il più vicino cassonetto
Associazioni amatoriali (ad esempio, a Verona ci sono gli “Amici della Bicicletta”) offrono nel tesseramento una polizza RC che copre qualsiasi danno provocato a terzi in caso di colpa del soggetto (cioè, se io provoco un incidente in un tratto in cui sarei dovuto transitare su una pista ciclabile, l’assicurazione copre i danni da me procurati) ma…quali forme di assicurazione/tesseramento posso fare per coprire e vedere risarciti gli eventuali (sgratt…sgratt…) danni fisici da me subiti?
Esperienze? Considerazioni? Consigli? Insulti? Varie ed eventuali?
