Agosto 2014, un caro amico mi racconta di aver affrontato una gara nelle alpi sarentine, con partenza da Bolzano e arrivo a Bolzano, 121 KM e 7555 d+.
Io avevo iniziato a correre da un mesetto, stufo dei KG di troppo, era arrivato a pesare 84KG x 173 cm di altezza. Per me correre per un ora era una pura sofferenza, non riuscivo a capire come gente riusciva a correre per decine di ore… praticamente alieni…
Del suo racconto mi ero letteralmente innamorato, paesaggi, passaggi, sensazioni… Avevo iniziato a sognare ad occhi aperti quei posti e la gara…
nei mesi successivi inizio ad allungare le distanze piano piano, e dalle ciclabili mi spostavo anche su forestali e sentieri semplici. In autunno 2014 ero sceso a circa 70 KG ed aumentavo gradualmente i km…
A gennaio 2015 decido di provare di affrontare i sentieri delle rogge Meranesi, un anello di 60 KM e 1500 d+, un disastro per me che ero abituato a massimo 2 ore di corsa. Dolori, sofferenza, e più di una settimana per recuperare un pochino. Decido di non farlo mai più, chi me lo faceva fare… perché mi devo ammazzare di fatica! Riprendo le mie distanze e corsette serali fino a giugno 2015! Di colpo vedo la pubblicità allo Sportler della Sudtirol Ultraskyrace, si riaccende una fiamma, inizio nuovamente a sognare di poterla fare un giorno lontano… A luglio ed agosto 2015 decido di fare qualche cima, partendo sempre da valle per fare più d+ possibili… alla fine mi sono ritrovato a fare in due mesi 9 cime della Val Venosta, sempre in solitaria! Riparto con i lunghi ed una volta a settimana cerco di fare almeno 4 ore di corsa sui sentieri della Val Venosta… Sia con tempo bello, che con tempo brutto, di giorno o di notte… come riuscivo!
Iniziavo nuovamente a sognare qualche gara, per conoscere gente nuova e posti nuovi! La vera svolta arriva a febbraio 2016, ero sceso oramai a 63 KG, mi sentivo in forma come non mai, e ad una cena di ritrovo delle medie nessuno mi riconosce! Ero sempre stato in sovrappeso ed il peggiore in educazione fisica…
Scambio due chiacchiere con un vecchio compagno di classe, Daniel Jung, che era rimasto incredulo che avevamo la stessa passione, lui da un anno aveva abbandonato il semiprofessionismo MTB per darsi alle gare Trail! Decidiamo di fare qualche uscita insieme e per scherzo/scommessa mi fa iscrivere alla BVG lunga. La porto a termine in 9hr:59min, poi Garda TT lunga (7hr:21min), Vigolana lunga (8hr:19min) e qualche Vertikal e Skymaraton sempre chiusi nei primi 15! Conosco gente nuova dell’ambiente… Rimaniamo entrambi increduli sui tempi e classifica e a fine giugno decidiamo di andare a provare il percorso della Ultraskyrace per un eventuale mia iscrizione.
Per me un disastro assoluto, interrompo alla Hirzerhutte al KM 84. Troppo tecnica, troppo lunga, troppo tosta… Su due piedi mi chiedo se forse è meglio rimanere su distanze che riesco a gestire!! Chi me lo fa fare… Rifletto molto i giorni successivi, Skyrace Short, ALP X 69 KM, forse meglio una di queste… almeno le finisco!! Morale a terra…
Poi rifletto, infine la Ultraskyrace era il mio sogno nel cassetto dal 2014! Mi ero preparato molto… nuove amicizie... per un raptus di follia vado sul sito e mi iscrivo!! O la va, o la spacca… male che va ci ho provato!! Chiamo Daniel e ridendo gli spiego la follia fatta, lui si limita a darmi qualche consiglio! Mangia ogni mezz’ora, se ti va o meno, quando non scendono più barrette, snickers, haribo o gel passa al salato, ma mangia!! E affrontala con calma, con rispetto, mica devi fare classifica!! Corri da 2 anni!! Non devi dimostrare niente a nessuno!
Passano i giorni e sale l’agitazione… venerdì alle 12 ero pronto, avevo riposato bene sia giovedì notte che venerdì mattina, tutto era pronto!! Il salomon 12 litri era carico di cibo a valanghe, come non mai!!
Per l’ occasione ho fatto salire anche il mio papà dall’ Abruzzo, voleva vedermi gareggiare! Mi accompagna a Bolzano e li le prime agitazioni! Niente parcheggi, ma come si fa, 500 atleti sulle tre distanze e non hanno pensato ai parcheggi!! Poco male, mi faccio scaricare ai prati talvera… al ritiro pettorali incontro tanti amici, sorrisi, strette di mano, chiacchiere… Il Trail, un ambiente favoloso! Mentre io e Daniel ci dirigiamo in piazza Walter mi assalgono i primi dubbi…


Neanche il tempo di riflettere, due strette di mano ed in bocca al lupo e lo speaker 10,9,8…. baaaam… si parte!!
Faccio la mia solita partenza razzo, almeno ho belle foto ricordo! mi trovo con i primi 5-6… appena imboccato la salita modero il passo, il mio passo consueto, ma con più cautela. Mica mi voglio bruciare subito… la salita è ripida ma ci porta agevolmente a soprabolzano, lasciamo l’ afa alle spalle ed inizia una parte bella corribile! Per risparmiare la frontale, appena inizia a fare un po buio inciampo su una radice e mi allungo…

Arrivo al Renon e controllo il tempo impiegato, perfetto, sotto le tre ore, come da tabella di marcia! fino a qua niente di speciale, strade comode ed a volte noiose.. Dal Renon in poi inizio a preoccuparmi, non si vedeva niente, nebbia! Meno male che hanno balisato bene, ogni 20-50 metri o bandierina o spray, rigorosamente catarifrangenti! Nonostante tutto due volte mi perdo per qualche minuto

Tra una salite e l’altra su terreno tecnico facile arrivo al ristoro Totenkirchl (KM 30), una voce famigliare mi grida, ca..o ci fai qua, vuoi lottare per il podio?? Mi giro, era l’ amico Rabensteiner che era venuto a salutare gli atleti, scambiamo due chiacchiere poi mi incinta di ripartire subito perché dovevo essere o 5 o 6…

Eseguo alla lettera e parto a cannone, da qui strada forestale facile dove trascorro un po di tempo con un altro ragazzo… sono riuscito a far correre le gambe a ritmi buoni e piano piano me ne sono andato, quanto ho amato le Speedgoat!! Poco prima del rifugio Croce di Latzfons inizia una parte leggermente tecnica, ma alla portata di tutti!! Arrivo al ristoro Latzfons (KM 40) e decido di mandare giu una zuppa! Nel frattempo arrivano due e partiamo insieme.. subito mi distaccano e dopo poco non li ho visti più… Fino ad ora avevo passato gran parte della notte da solo, che goduria, la testa si stava svuotando dai pensieri, dai problemi, dalle cose inutili… Mi sentivo leggero come una piuma e l’unica cosa che mi faceva compagnia era il mio respiro, il rumore dei bastoncini e la nebbia! Che goduria… tra Croce di Latzfons e rifugio forcella Vallaga mi passa a cannone un altro ragazzo, rifletto, tanto al rifugio lo becco perché scoppia… detto fatto…

Arrivato alla base vita Passo Pennes (KM60) vengo accolto dall’amico U.Gross, entro in un tunnel spazio tempo e senza accorgermi passano tra mangiare e parlare 20 minuti… :o Nel frattempo arrivano due ragazzi che più avanti ho il piacere di conoscere… decido di ripartire, mangio due panini con la mortadella e altri due me li porto, li avevo preparati come jolly! Non cambio neanche le scarpe (per sicurezza avevo mandato le Akasha a p.p, se con le HOKA non andava bene sul tecnico) e l’abbigliamento, solo i calzini perché erano zuppi… carico lo zaino di barrette, snickers, mars e haribo e riparto.
Da qui inizia il terreno alpino della gara, terreni sempre difficili, da affrontare con attenzione. i due ragazzi che mi stavano dietro mi prendono scambiamo due chiacchiere e sul tecnico se ne vanno leggermente… un tira e molla.. inizia una salita non troppo impegnativa ma tecnica! a Giogo di Frane (il nome dice tutto) in discesa vado benissimo, con molta attenzione perché è tutto molto instabile, poi sul prato e sulla forestale molto ripida me ne vado! Sante Speedgoat… Siamo passati da 2500 metri a 1400 metri… da qui inizia una forestale, si passa il ristoro Ebenbergalm (KM73) e si prosegue fino dove finisce la strada… da qui inizia una salita allucinante, senza sentiero, sempre ripida e senza fine, vado in crisi, le gambe non girano più bene! Mi fermo, caccio il jolly (panino Mortadella) e riparto piano piano mangiando! Arrivato in cima mi fermo, mi godo il panorama e nel frattempo arrivano anche i due ragazzi, Valtellinesi, Mauro e Fabio! Da qui inizia la zona dell’Alpler Nieder, non c’è sentiero (in tutti i sensi, sulle cartine non c'è), si seguono solo le balise e guai a guardare giu nel burrone… cerco di aggrapparmi a qualsiasi cosa utile, erba, rocce… Mauro e Fabio si vede che hanno tanta esperienza, sembrano due stambecchi, rimango quasi ipnotizzato da quanta sicurezza hanno e alla fine se ne vanno!! Appena si torna sul sentiero piano piano li riprendo, solo che di colpo baaam… sbatto lo stinco su una pietra…un attimo di distrazione!! controllo, niente dolore e riparto!! Arriviamo agevolmente al rifugio Hirzerhutte (KM84) insieme.. Sfrutto una sosta lampo e riparto al volo, cercando di portarmi un po avanti! loro sul tecnico vanno molto di più… e qua che inizia un altra salita degna del nome salita!! 700 d+ in 2 KM, di qui gli ultimi 150 d+ arrampicandosi su roccia viva, niente sentiero!! E poi una discesa tecnicissima, ogni passo va fatto con attenzione… Qua il disastro, la botta allo stinco si inizia a far sentire! Ho lo stinco in fiamme… Mauro e Fabio mi riprendono e mi passano, due chiacchiere al volo e se ne vanno!! Meno male che ogni tanto arriva un po di salita, in discesa ho difficoltà a correre! Alla fine al rifugio Meraner Hutte (KM96) arriviamo insieme, pero io ho iniziato a soffrire!
Ripartiamo, ma io non riesco a correre ne in piano, ne in discesa!! Botta maledetta… Rimango nuovamente solo… dopo 20 minuti di passeggiata ho il morale a terra, chiamo mia sorella, le dico che forse mi ritiro… troppo dolore, agonia… poi camminare da qua significava arrivare tra 5 ore!! Ma chi me lo fa fare… dubbi… mi convince a resistere ancora un po… rifletto, e mi convinco che questa gara la sogno da 2 anni, ritirarmi ora, a 20 km dall’ arrivo non aveva senso!! Poi speravo in un fantomatico incontro con una carissima amica agli omini di pietra, chissà… forse è venuta a fare il tifo!! O semplicemente compagnia… Il dolore man mano che proseguo mi abbandona riesco di nuovo a corricchiare… arrivo agli omini di pietra ed inizio ad incontrare i concorrenti della Short… tra una chiacchiera ed un altra arrivo al ristoro Moltner Kaser (KM104)! La prendo con comodo, tanto quelli davanti non li prendo più… e quello dietro sta a quasi un’ oretta… riparto, le gambe girano, niente dolore!! Inizio a correre bene e sorpasso qualche concorrente della Short! sul percorso incontro un altra conoscente, A.Gross… mi grida, vai a cannone, sono passati tre neanche 10 minuti fa!! Parto a razzo…

Poi l’ arrivo, amici che mi battevano il 5, mio papà, mia sorella, la medaglia, la maglia… millemila emozioni… abbracci!! Sorrisi… complimenti… per 10 minuti non sapevo cosa fare prima!!
Avevo portato a termine quest’ avventura in 22hr:11min, in sesta posizione assoluta e quarto di categoria!! Sempre sorridente, dall’ inizio, alla fine…Che sensazioni…
Ho avverato il mio sogno, da solo, con impegno e passione!! Tutti i mesi per prepararmi, tutti i consigli di amici davvero forti, un quadrifoglio regalatomi da un #amicatop speciale che mi ha fatto compagnia attaccato allo zaino ogni minuto della gara…
Una gara favolosa, che Sconsiglio vivamente a chi non si può allenare in ambiente alpino, molto, molto tecnica… montagna dura, cruda e pura… Mauro e Fabio che ho conosciuto durante la gara hanno fatto le over 100 più famose a livello europeo e l’ hanno paragonata ad un trofeo Kima, ma lunga 121 KM… un mix letale di TECNICO/FATICA, infatti la quota finisher è sempre molto bassa, quest’anno di 151 partenti sono arrivati 64… Una SKYRACE, ma lunga 121 km…
Rivolta a gente montanara più che ad atleti!! Che vive la montagna con rispetto, gioia e felicità!
Gara organizzata molto bene, ristori sempre ben forniti ed accoglienti!! Gente che cerca di dare una mano sempre e comunque! Balisaggio perfetto!! Unica pecca i parcheggi…
Con la mente dopo 5 giorni sono ancora la, tra il Renon e passo pennes, giogo piatto… pensando a nuovi obiettivi per il 2016 e il 2017!!
Buone corse a tutti, Luca!