ho 40 anni, corro da poco più di un anno (dopo una vita passata sul divano), con alcuni stop dovuti a leggeri infortuni classici del principiante, portandomi appresso due belle maniglie (170cm x 69km) ed esco 3 volte a settimana.
Fino a circa 3-4 mesi mesi ad ogni uscita cercavo di dare il massimo, fare più km possibili il più velocemente possibile, con il risultato di aver quasi afferrato il mitico moribondo (mancato per 1 minuto), ma di aver esagerato ed aver accusato dolori di ogni natura. Stufo di correre sentendo sempre dolori ho fatto una bella pausa, un po’ di fisio, e sono ripartito con calma e cercando di razionalizzare.
Da un mese ho organizzato le 3 uscite settimanali in questo modo:
uscita 1: “lungo” domenicale, al momento 9km, l’ultima uscita a 6’36” /km di media
uscita 2: 5/6km ad un passo che alla fine è poco sotto quello del lento
uscita 3: ripetute medie (?) da 1km (quindi 2km riscaldamento + 3 serie da 1km con recupero lentissimo di 500mt + def)
Vorrei dare maggiore senso all’uscita 2, che mi sembra troppo ad cazzum... Ero incuriosito dalle ripetute brevi perché proprio su questo forum ho letto che le ripetute brevissime (1’ al massimo + 1’ recupero) possono essere utili per il dimagrimento, che non sarebbe male (nell’ultimo anno ho perso 13kg, tra dieta e corsa, ma ora sono ad uno stallo), quindi ipotizzavo qualcosa tipo 2km di riscaldamento + 10 rip. da 1’ + def...
Immagino che probabilmente la cosa più intelligente sarebbe mettere su km e rimandare i lavori di qualità a più avanti, ma questi ultimi mi divertono di più

Inoltre ho la sensazione che ad andare piano, sempre allo stesso ritmo per diversi km, non faccia bene alle mie ginocchia: come se si irrigidissero nella ripetizione del medesimo movimento, con un compasso piuttosto chiuso... Invece aumentando il ritmo, quindi la falcata e probabilmente l’appoggio, anche il ginocchio mi sembra fare un lavoro diverso, un movimento più naturale, e questo gli fa bene. E’ una cacchiata?
In definitiva... cosa faccio domani?
Ciao