Nel corso della visita il medico sportivo, lo stesso che due anni fa ( ultima visita da me effettuata ) mi aveva dichiarato idoneo alla pratica agonistica, dopo avermi auscultato mi ha confermato quanto già diagnosticato in precedenza e cioè la presenza di un piccolo difetto alla vavola mitralica del mio cuore. Il resto della visita procede nella norma, compreso l'elettrocardiogramma sotto sforzo.
Al termine della visita il medico mi ha prescritto un ecocardiogramma color doppler ( senza il quale non avrebbe potuto dichiararmi idoneo ) che, sempre alla sua presenza, ho effettuato proprio questa mattina per approfondire ed indagare meglio la natura del mio difetto cardiaco.
Risultato: il piccolo difetto alla valvola mitralica si è rivelato in effetti tale ed è passato in secondo piano, però in compenso grazie all'ecocardiogramma è venuto fuori che il bulbo della mia aorta ( in sostanza il punto in cui l'aorta si collega al cuore ) ha un diametro di gran lunga superiore alla norma ( 45 mm effettivi contro il limite normale di 37 mm ). Mentre la restante parte della aorta, appena sotto il bulbo ( che mi pare di aver capito sia come una specie d'imbuto ) riprende per dimensione un diametro del tutto normale. In sostanza quanto più risulta dilatato il bulbo, tanto più tese risultano le pareti di questo tratto venoso e per questo tanto più è elevato il rischio di aneurisma e successiva rottura del vaso.
Fatto sta che il medico pur facendomi idoneo per soli sei mesi ( rivedibile nel senso che tra sei mesi dovrò ripetere l'esame per verificare che il diametro del bulbo nel tempo non aumenti ulteriormente ) mi ha chiarmente fatto capire che la corsa fa bene certamente al cuore, ma che nel mio caso i cinque allenamenti settimanali che sostengo e l'intensità dello sforzo necessario a preparare, secondo il mio programma, la maratona di Roma per l'anno prossimo potrebbero costituire un rischio e causare un ulteriore deterioramento del bulbo ( in sostanza mi è stato sconsigliato di preparare e correre una maratona ).
Dunque mi pare di capire che, salvo gli esiti contrari e più tranquillizzanti di un'ulteriore visita cardiologica che sicuramente effettuerò a breve ( sempre meglio sentire due campane che una sola ), io sia arrivato ad un bivio......moderarmi con la corsa ( tre allenamenti settimanali a più bassa intensità secondo il medico sportivo che mi ha visitato andrebbero benissimo ) oppure fregarmene e tirare avanti?

