scrivo questo post perché mi è stata diagnosticata la sindrome dolorosa rotulea al ginocchio destro


Ovviamente sarà mia cura tenere aggiornato il post in modo da seguire l'evolversi della situazione.
Altrettanto ovviamente sono ben accetti tutti i consigli.
Iniziamo col capire le condizioni di partenza:
- corro da due anni
- 4 uscite settimanali
- nel 2009 sono passato da 0 a 10 km per uscita
- nel 2010 sono passato da 10 km alla maratona
- appoggio neutro
- scarpe A3 massimo ammortizzamento
- peso attuale 76 (sono passato dall'82 al 74 premaratona)
- altezza 186
Infortuni sofferti fino ad oggi:
- infiammazione al tibiale dx
- infiammazione al menisco sx
- qualche contrattura ai quadricipiti/bicipiti femorali
- infiammazione alla zampa d'oca dx
- bandelletta ileo tibiale sx
Fino ad oggi ho sempre curato gli infortuni con il metodo Stop&Go, ovvero ghiaccio e riposo.
Da tre mesi faccio stretching 40 minuti al giorno.
L'infortunio attuale.

Ho corso la maratona di Venezia il 24 ottobre scorso.

Ho terminato la corsa in 3h35, tempo che mi ero prefissato.
Gli ultimi 7 km ho sofferto muscolarmente, sentivo i muscoli duri, ma sono arrivato al traguardo senza blocchi.
Dopo la gara ho riposato 1 settimana (camminando per le calli veneziane).
La settimana successiva ho ripreso le uscite:
- Lunedì: dolori muscolari dopo 8km
- Martedì: dolori muscolari dopo 8km
- Mercoledì - Venerdì: Stop
- Sabato: 8km con buone sensazioni
- Domenica: forte dolore al ginocchio dopo 15km. Sensazione di gambe indurite, soprattutto la fascia lata dx.
](./images/smilies/eusa_wall.gif)
Credo sia la bandelletta.
Per sicurezza decido di mettere ghiaccio la prima settimana e 20 giorni di Stop.
Dopo 20 giorni riprendo a correre.
- Sabato: 7km a 4'54/km con buone sensazioni
- Domenica: forte dolore al ginocchio dopo 1km. Sensazione di contrattura alla fascia lata dx.
](./images/smilies/eusa_wall.gif)
](./images/smilies/eusa_wall.gif)
](./images/smilies/eusa_wall.gif)
Questa volta mi rendo conto che il dolore non è laterale ma anteriore, in un punto a ore 10 guardando la rotula frontalmente.
Il dolore è localizzato.
I miei sospetti ricadono su condropatia rotulea oppure su tendinite del quadricipite.

Decido di avere bisogno di un parere medico e, per la prima volta in vita mia, mi rivolgo a un ortopedico sportivo.
Martedì 30 vengo visitato e la diagnosi è: sindrome dolorosa rotulea.

Adesso devo fare radiografia e risonanza per confermare la diagnosi e per capire lo stato della cartilagine.
Il medico ha rilevato:
- lieve pronazione al retropiede
- ginocchio varo
Terapia consigliata:
- plantari
- ghiaccio
- Stop 30 giorni
- rafforzamento del quadricipite (il mitico Vasto Mediale)
Se le cose non migliorano (o se la cartilagine è messa male): artroscopia.

Arrivo a casa come se mi avessero dato due schiaffoni.

Non mi fido dei plantari, 30 giorni di stop mi sembrano un'eternità, sono già ingrassato più di 2 kg dai minimi, mi toccherà ricominciare da zero, non ho mai notato alcuna pronazione.
E se i plantari poi mi scombussolano il resto?
Insomma ci devo dormire sopra, nel frattempo cerco di fare gli esami diagnostici il prima possibile.
Per adesso il programma prevede:
- venerdì visita dal fisioterapista posturologo
- sabato risonanza
- lunedì radiografia
Ieri sera mi sono accorto che, in posizione supina, portando il ginocchio al petto, ad un certo punto si sente chiaramente lo scricchiolio dell'articolazione. Cosa che non avviene con l'altra gamba.
Come sempre la cosa più difficile è non cadere nello sconforto.



Devo fare di tutto per riprendere a correre, pazienza se saltano gli ambiziosi obiettivi che mi ero dato per il 2011.
Da ieri ho iniziato gli esercizi per potenziare la muscolatura.
(Continua...e scusate la lunghezza)
Massimo