L'argomento mi coinvolge non poco

ed è sicuramente molto interessante, anche per gli addetti ai lavori..
Come capita spesso , il mondo anche in questo è spaccato in due parti ...ma c'è una via di mezzo
Chi ha fatto studi scientifici basati su test in vitro, studio randomizzato in doppio cieco , dosaggi , emivita del farmaco , posologia ecc ecc , rimane un po' sconcertato

vedendo che in omeopatia niente è dimostrabile.
Però con l'esperienza , ho potuto rivalutare questa filosofia. Intanto in un mondo che si è evoluto (ma il progresso ci ha migliorato la qualità della vita, in tutti i sensi?

), dove il medico di base non ha tempo di seguire e di
ascoltare ,di contro, il medico omeopata , fa parlare , ascolta il paziente, fa domande ed entra nel problema. Cosa non da poco. Per quanto riguarda l'effettiva efficacia del rimedio omeopatico , faccio una controdomanda : perchè tutti i farmaci vi hanno risolto i problemi? Ci sono farmaci che sono solo sintomatici , vedi raffreddore. Ti tolgono i sintomi senza curare, con un notevole carico per reni e fegato. Almeno dal punto di vista tossicologico l'omeopatico è innocuo! Poi, guai se non esistesero le grandi scoperte in campo scientifico. Gli antibiotici hanno salvato tante vite umane. Ma bisogna saperli usare con coscienza!
Io devo dire cho ho trovato parecchi riscontri positivi nel rimedio omeopatico, e ciò che prima non volevo credere , ora credo. Mettiamola così : per un medico (anche per un farmacista) l'omeopatia è una marcia in piu' , ma nel momento del bisogno è chiaro che il farmaco può essere necessario!
