Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
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- Maratoneta
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Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
In questi giorni ho avuto tempo per ripensare al mio approccio con la corsa ed in particolare con la Maratona. Nella mia relativamente breve esperienza di runner ne ho corse due: la prima, preparata come si deve, l'ho conclusa nel 2010 a Verona nel tempo che mi ero prefisso. La seconda, se devo essere pienamente onesto con me stesso, non l'avevo preparata: ho provato Milano perché mi sentivo in forma e perché da settembre ad oggi avevo messo da parte un buon numero di chilometri, ma l'ho affrontata senza aver fatto dei lunghi specifici. L'esperienza di domenica si è conclusa con un ritiro al 28° km. Un ritiro dovuto alla testa più che al fisico, visto che quando ho iniziato ad avvertire i primi segni di sofferenza mi sono fermato. Mi son reso conto che non mi stavo divertendo e ho detto basta. E' proprio questo il punto: davvero la Maratona è ciò che voglio (vogliamo)?
Non è che quello della Maratona è una sorta di bisogno indotto dal "marketing" della corsa? Sulla copertina di qualunque rivista di corsa si leggono inviti alla preparazione della distanza regina. Maratona per tutti, Maratona facile, Maratona con corsa e cammino e via dicendo. I tour operator vendono Maratone, le tv trasmettono corsa su strada solo quando si tratta di Maratona. Spesso, chi inizia a correre dopo anni di vita sedentaria, inizia subito a sognare la Maratona.
Eppure gli atleti veri, fanno un percorso completamente diverso. Inziano dal mezzofondo in pista e solo dopo anni arrivano a distanze come la mezza o la Maratona. Noi invece partiamo subito con l'obiettivo di quei 42.195 metri e spesso li affrontiamo trascinandoci e sbattendo i piedi sull'asfalto, più che correndo.
Sia chiaro, non sto facendo come la volpe con l'uva, conosco bene sia la gratificazione che dà il concludere una Maratona sia la frustrazione che comporta un ritiro, visto che ho provato entrambe le emozioni.
Però, se devo essere pienamente onesto con me stesso, devo distinguere quello che provo al termine di una corsa: dopo una Maratona la soddisfazione è soprattutto psicologica, mentre dopo un 10.000 corso al 100% della mia velocità, la sensazione di benessere che provo è anche e soprattutto fisica, mi sento maggiormente appagato...
Mi piacerebbe condividere con voi queste mie riflessioni...
Non è che quello della Maratona è una sorta di bisogno indotto dal "marketing" della corsa? Sulla copertina di qualunque rivista di corsa si leggono inviti alla preparazione della distanza regina. Maratona per tutti, Maratona facile, Maratona con corsa e cammino e via dicendo. I tour operator vendono Maratone, le tv trasmettono corsa su strada solo quando si tratta di Maratona. Spesso, chi inizia a correre dopo anni di vita sedentaria, inizia subito a sognare la Maratona.
Eppure gli atleti veri, fanno un percorso completamente diverso. Inziano dal mezzofondo in pista e solo dopo anni arrivano a distanze come la mezza o la Maratona. Noi invece partiamo subito con l'obiettivo di quei 42.195 metri e spesso li affrontiamo trascinandoci e sbattendo i piedi sull'asfalto, più che correndo.
Sia chiaro, non sto facendo come la volpe con l'uva, conosco bene sia la gratificazione che dà il concludere una Maratona sia la frustrazione che comporta un ritiro, visto che ho provato entrambe le emozioni.
Però, se devo essere pienamente onesto con me stesso, devo distinguere quello che provo al termine di una corsa: dopo una Maratona la soddisfazione è soprattutto psicologica, mentre dopo un 10.000 corso al 100% della mia velocità, la sensazione di benessere che provo è anche e soprattutto fisica, mi sento maggiormente appagato...
Mi piacerebbe condividere con voi queste mie riflessioni...
I miei PB
Maratona: 3.17'45" (Pisa, 15-12-2013)
Mezza Maratona: 1.31'27" (S. Margherita Ligure, 02-02-2014)
10 km: 39'56" (Roma, 31-12-2013)
Tr. Sprint: 1.12'15" (Piacenza, 25-05-2014)
Tr. Olimpico: 2.18'30" (Milano, 27-07-2014)
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
Personalmente : NO
"Godetevi ogni secondo...perche' il primo fa ingrassare."
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
Ti espongo alcune riflessioni che mi sorgono spontanee, dopo aver letto le tue, premessa la mia scarsa esperienza in materia (anch'io ho corso solamente due maratone, e, come te, la mia carriera di runner è relativamente breve).
Innanzitutto credo che adesso tu stia scontando la (comprensibilissima) delusione dopo il ritiro di tre giorni fa. Non credo però che dopo l'esordio di Verona tu ti sia posto le stesse domande, sopratutto nei termini in cui te li stai ponendo ora. Credo invece che tu ti sia sentito praticamente "invincibile", in grado di superare qualsiasi sfida (fisica, ma sopratutto psicologica) che il futuro ti avrebbe riservato.
Probabilmente la verità sta nel "mezzo", la maratona è una sfida dura, sia dal punto fisico che (e direi sopratutto) mentale ed organizzativo (vedi: riuscire ad incastrare tutti gli impegni durante la preparazione...). E come tutte le sfide dure, ci appagano enormemente quando riusciamo a superarle con le nostre forze, e ci deprimono quando invece non ci riusciamo.
Se correre la maratona non ti appaga completamente (sia fisicamente che psicologicamente) fai benissimo ad abbandonarla, e magari dedicarti a distanze a te più congeniali. L'importante, credo, sia solamente non lasciarsi sopraffare dallo sconforto momentaneo post-ritiro che (dicono ) comunque se ne andrà presto!
Buone corse!
Innanzitutto credo che adesso tu stia scontando la (comprensibilissima) delusione dopo il ritiro di tre giorni fa. Non credo però che dopo l'esordio di Verona tu ti sia posto le stesse domande, sopratutto nei termini in cui te li stai ponendo ora. Credo invece che tu ti sia sentito praticamente "invincibile", in grado di superare qualsiasi sfida (fisica, ma sopratutto psicologica) che il futuro ti avrebbe riservato.
Probabilmente la verità sta nel "mezzo", la maratona è una sfida dura, sia dal punto fisico che (e direi sopratutto) mentale ed organizzativo (vedi: riuscire ad incastrare tutti gli impegni durante la preparazione...). E come tutte le sfide dure, ci appagano enormemente quando riusciamo a superarle con le nostre forze, e ci deprimono quando invece non ci riusciamo.
Se correre la maratona non ti appaga completamente (sia fisicamente che psicologicamente) fai benissimo ad abbandonarla, e magari dedicarti a distanze a te più congeniali. L'importante, credo, sia solamente non lasciarsi sopraffare dallo sconforto momentaneo post-ritiro che (dicono ) comunque se ne andrà presto!
Buone corse!
"Quando la sorte ti è contraria e mancato ti è il successo, smetti di far castelli in aria e va a piangere sul..."
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
Non farei di tutta un erba un fascio io per esempio non ho mai corso una maratona e per ora non ho intenzione di farlo. Forse perchè ho troppo rispetto (non paura ) per questa distanza ma non mi sono ancora deciso a prepararla. Quando mi sarò migliorato (tanto) su distanze più brevi allora ci penserò. Anche perchè, per come sono fatto, non la correrei mai tanto per terminarla ma con ambizioni di tempo ed una preparazione quasi maniacale che per ora non ho voglia di affrontare.
E come me conosco diversi runners che non hanno mai corso una maratona e non hanno intenzione di farlo.
In conclusione io non ne ho bisogno e di certo per questo non mi sento un runner di serie B
E come me conosco diversi runners che non hanno mai corso una maratona e non hanno intenzione di farlo.
In conclusione io non ne ho bisogno e di certo per questo non mi sento un runner di serie B
Il dolore è il modo con cui il corpo si sbarazza della debolezza (Dean Karnazes)
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
Io di maratone ne ho corse 13 con tempi sicuramente alti, nulla a che vedere con chi inizia a fare pista e poi prepara la maratona.
Ma se mi chiedi "ne abbiamo davvero bisogno" la mia risposta è ASSOLUTAMENTE SI e credo che non smetterò mai.
Ma se mi chiedi "ne abbiamo davvero bisogno" la mia risposta è ASSOLUTAMENTE SI e credo che non smetterò mai.
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- Maratoneta
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
No, davvero, la delusione non c'entra. Se avessi voluto finirla a tutti i costi l'avrei finita Milano. Bastava fermarsi per 5 minuti, rifiatare, magari camminare un po'. Ma quando mi son reso conto che il tempo che desideravo non sarebbe venuto, ho preferito fermarmi. Non mi stavo divertendo, ecco tutto. Poi ripensandoci mi sono pentito, perché avevo perso l'occasione per aggiungere un'altra tacca alla mia carriera di "maratoneta", ma non era delusione, quanto appunto "pentimento".deuterio ha scritto:...
Innanzitutto credo che adesso tu stia scontando la (comprensibilissima) delusione dopo il ritiro di tre giorni fa. Non credo però che dopo l'esordio di Verona tu ti sia posto le stesse domande, sopratutto nei termini in cui te li stai ponendo ora. Credo invece che tu ti sia sentito praticamente "invincibile", in grado di superare qualsiasi sfida (fisica, ma sopratutto psicologica) che il futuro ti avrebbe riservato...
PS: buone corse anche a te
I miei PB
Maratona: 3.17'45" (Pisa, 15-12-2013)
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10 km: 39'56" (Roma, 31-12-2013)
Tr. Sprint: 1.12'15" (Piacenza, 25-05-2014)
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
QUOTO!madeinjapan ha scritto: Anche perchè, per come sono fatto, non la correrei mai tanto per terminarla ma con ambizioni di tempo [...] In conclusione io non ne ho bisogno e di certo per questo non mi sento un runner di serie B
Secondo me e` proprio questo l`approccio giusto: arrivare alla maratona per gradi e correrla solo nel momento in cui la si ha nelle gambe. 42 km rappresentano sempre un`incognita, ma diventano molto meno spaventosi (e non per questo meno affascinanti) se affrontati con giudizio.
Questo anche perche` il mito che sia un`impresa e` da sfatare: e` solo una gara molto impegnativa, che puo` diventare "estrema" se la si improvvisa.
Per come la penso io la maratona e` ultimamente diventata un fenomeno pure troppo di massa, alimentato da tante gare di grandissimo richiamo (New York...ma anche Londra, Amsterdam, Roma, Venezia...) e da un equivoco: che se non la si corre non si e` runner fino in fondo.
Io continuo a preferire una buona mezza ad una maratona fatta "per arrivare", sicuramente ci vuole molta piu` bravura a correre 21 km ben fatti che a metterne insieme 42 tanto per avere una medaglia in bacheca.
Detto questo...nei limiti del possibile un paio all`anno le corro ben volentieri! Non di piu`, che tanto non potrei preparle tutte per bene..
Lorenzo
Le prossime:
Mezza del Naviglio, Cernusco (Mi) - 22/05/16
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
Io dopo anni di pallone giocato a livello dilettanti mi sono avvicinato alla corsa e nonostante mi sia sempre reputato uno sportivo mi rendo conto che la corsa è tutt'altra cosa.
Personalmente vivendo tutto quello che è sport come un qualcosa di agonistico, credo che la maratona sia bello farla con una preparazione adeguata (non dico a livello dei Kenyoti ma dopo un bel periodo di allenamento); in effetti fare la maratona giusto per arrivare alla fine in 5 o 6 ore sbattendo i piedi e trascinandosi non lo vedo così gratificante anche se premetto che è SOLO LA MIA OPINIONE ovviamente; a questo punto faccio il cammino di Santiago è la stessa cosa.
Io per esempio essendo novizio e sapendo che in una partita di calcio i km percorsi tendenzialmete sono dagli 8 ai 10 mi sono posto come distanza su cui perfezionarmi i 10 km.
Fare una 42 km tanto per farla mi sembrerebbe di avere poco rispetto per questa disciplina e per quelli che la praticano da anni, anche se sono convinto che se partissi per iniziare riuscire cmq a finirla prima o poi.
Personalmente vivendo tutto quello che è sport come un qualcosa di agonistico, credo che la maratona sia bello farla con una preparazione adeguata (non dico a livello dei Kenyoti ma dopo un bel periodo di allenamento); in effetti fare la maratona giusto per arrivare alla fine in 5 o 6 ore sbattendo i piedi e trascinandosi non lo vedo così gratificante anche se premetto che è SOLO LA MIA OPINIONE ovviamente; a questo punto faccio il cammino di Santiago è la stessa cosa.
Io per esempio essendo novizio e sapendo che in una partita di calcio i km percorsi tendenzialmete sono dagli 8 ai 10 mi sono posto come distanza su cui perfezionarmi i 10 km.
Fare una 42 km tanto per farla mi sembrerebbe di avere poco rispetto per questa disciplina e per quelli che la praticano da anni, anche se sono convinto che se partissi per iniziare riuscire cmq a finirla prima o poi.
Federico
Triathleta per Hobby
Ironman 5150 x 1
Ironman 70.3 x 4
Ironman Coming soon..
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- Iscritto il: 26 mag 2010, 22:45
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
Secondo me la maratona fa parte di un percorso "runneristico".
Non si improvvisa, non si dovrebbe fare subito (a mio parere), non bisogna esagerare col numero (sempre a mio parere).
A me diverte correrla, anche se nelle ultime due disputate i finali sono stati un po' sofferti. Bisogna gestirsi in modo saggio (cosa che devo ancora migliorare a fare sulla distanza). Devo imparare a non esagerare con il ritmo tra il 10° e il 25° km se no poi la pago un po'.
Ma ho già lanciato la sfida ulteriore, ai 100 km... ci proverò tra un paio di anni se non ci sono intoppi. Bisogna lavorare bene per questa nuova sfida.
Non si improvvisa, non si dovrebbe fare subito (a mio parere), non bisogna esagerare col numero (sempre a mio parere).
A me diverte correrla, anche se nelle ultime due disputate i finali sono stati un po' sofferti. Bisogna gestirsi in modo saggio (cosa che devo ancora migliorare a fare sulla distanza). Devo imparare a non esagerare con il ritmo tra il 10° e il 25° km se no poi la pago un po'.
Ma ho già lanciato la sfida ulteriore, ai 100 km... ci proverò tra un paio di anni se non ci sono intoppi. Bisogna lavorare bene per questa nuova sfida.
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:105 (2 ritiri)
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- Iscritto il: 21 nov 2010, 22:00
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Re: Maratona: ne abbiamo davvero bisogno?
Ma perchè chiederselo?
Secondo me ci sono cose che, ad un certo punto, ti senti dentro di doverle fare...
ovvio... non tutti hanno stessi bisogni, desideri... c'è chi, forse, pur essendo un top runner, non farà mai una maratona (vedi Olmo... da quanto ho capito credo non abbia mai corso su strada...) eppure... lui è un runner (e che runner ) e di strada e passi ne ha fatti!!!
Il bello e il mistero delle nostre passioni... a volte matte... non sono sempre definibili nè classificabili...
e la maratona (ma così come tante altre gare... anche una 10k può essere così....) sono solo il semplice esplicitarsi della nostra parte più emotiva ed irrazionale... poi certo, la preparazione è frutto anche di ragionamento, tabelle (per chi le segue...), cronometri e velocità di riferimento...
Secondo me ci sono cose che, ad un certo punto, ti senti dentro di doverle fare...
ovvio... non tutti hanno stessi bisogni, desideri... c'è chi, forse, pur essendo un top runner, non farà mai una maratona (vedi Olmo... da quanto ho capito credo non abbia mai corso su strada...) eppure... lui è un runner (e che runner ) e di strada e passi ne ha fatti!!!
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e la maratona (ma così come tante altre gare... anche una 10k può essere così....) sono solo il semplice esplicitarsi della nostra parte più emotiva ed irrazionale... poi certo, la preparazione è frutto anche di ragionamento, tabelle (per chi le segue...), cronometri e velocità di riferimento...
There are Times where the Maddest Dreams CAN come True... As long as You TRY for them