Soglia critica
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Soglia critica
Ciao a tutti,
come i bambini nella fase di apprendimento, sono nella classica fase di domande e dubbi (o meglio, che per una cosa che leggo, mi vengono 10 dubbi/domande!).
Allora, fino a poco fa, come molti, avevo chiaro il mio traguardo: arrivare (con calma, per tempo, preparato) a correre una maratona. E (addirittura) forse anche una ultramaratona.
Adesso mi vengono i dubbi leggendo su vari siti, tra cui ad esempio questa pagina di Albanesi http://www.albanesi.it/medsport/distanza_critica.htm sulla DISTANZA CRITICA. da cui emerge(rebbe) che:
- circa il 50% non riesce a correre più di 24 km senza problemi
- pochissimi riescono a correre più di 44 km (l'1% circa)
dove per distanza critica si intende "[...] quella distanza superata la quale aumenta nettamente la probabilità di infortunio".
Che ne pensate al riguardo?
Come si fa a scoprire la propria, senza farsi male (=c'è un modo)?
Grazie
Ciao
come i bambini nella fase di apprendimento, sono nella classica fase di domande e dubbi (o meglio, che per una cosa che leggo, mi vengono 10 dubbi/domande!).
Allora, fino a poco fa, come molti, avevo chiaro il mio traguardo: arrivare (con calma, per tempo, preparato) a correre una maratona. E (addirittura) forse anche una ultramaratona.
Adesso mi vengono i dubbi leggendo su vari siti, tra cui ad esempio questa pagina di Albanesi http://www.albanesi.it/medsport/distanza_critica.htm sulla DISTANZA CRITICA. da cui emerge(rebbe) che:
- circa il 50% non riesce a correre più di 24 km senza problemi
- pochissimi riescono a correre più di 44 km (l'1% circa)
dove per distanza critica si intende "[...] quella distanza superata la quale aumenta nettamente la probabilità di infortunio".
Che ne pensate al riguardo?
Come si fa a scoprire la propria, senza farsi male (=c'è un modo)?
Grazie
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PB 21k: 1h41'41'' (RomaOstia 13.3.2016)
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Re: Soglia critica
ma finora, quale distanza massima hai corso?
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Re: Soglia critica
21kmDoriano ha scritto:ma finora, quale distanza massima hai corso?
Ma che c'entra?
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Re: Soglia critica
Dipende da quanto corri e quanti chilometri hai nelle gambe.....da qui la domanda di Doriano.
Penso volesse avere un tuo valore massimale per poter ipotizzare quanti chilometri potresti supportare.
Considera che questa soglia la puoi alzare correndo ed aumentando il tempo che stai sulle gambe
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Non esistono condizioni avverse, esistono uomini arrendevole.
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Re: Soglia critica
Ok, capisco.Diegocop ha scritto:Dipende da quanto corri e quanti chilometri hai nelle gambe.....da qui la domanda di Doriano.
Penso volesse avere un tuo valore massimale per poter ipotizzare quanti chilometri potresti supportare.![]()
Considera che questa soglia la puoi alzare correndo ed aumentando il tempo che stai sulle gambe
A dire il vero nell'articolo che ho postato all'inzio, pareva che la soglia critica fosse abbastanza pre-determinata o insomma modificabile solo marginalmente SE (attenzione) si è già ottimizzati per la corsa (chiaro che se peso 90kg sono alto 165cm e corro da 1 settimana...la soglia critica di partenza sarà minima!).
Io sono magro (IMC 21) e corro da 5 mesi circa. Da oltre 1 mese faccio 4 uscite per un totale di 45-50km settimanali.
Il lungo di solito va al max 16-17km; i 21km li ho fatti solo 1-2 volte con amico + allenato.
Ciao e grazie
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Re: Soglia critica
diegocop ci ha visto giusto.
al momento, la tua soglia critica è secondo me sui 30-32.
ti racconto il mio caso: dopo 6 mesi in cui mi occupai di ottimizzare la mezza (da 2h02 a 1h41), a fine 2012 iniziai la preparazione per la mia prima maratona (MCM 2013); il primo lunghissimo, di 28k, fu un disastro, nel senso che lo terminai veramente distrutto, pensavo che non avrei mai potuto, nella vita, fare un metro in più (ed erano solo 2/3 di maratona...)...poi però si migliora e la distanza critica aumenta..
però al momento questo è un calcolo teorico e credo sia più "pratico" che tu lo scopra da te, più che applicare formulette..
al momento, la tua soglia critica è secondo me sui 30-32.
ti racconto il mio caso: dopo 6 mesi in cui mi occupai di ottimizzare la mezza (da 2h02 a 1h41), a fine 2012 iniziai la preparazione per la mia prima maratona (MCM 2013); il primo lunghissimo, di 28k, fu un disastro, nel senso che lo terminai veramente distrutto, pensavo che non avrei mai potuto, nella vita, fare un metro in più (ed erano solo 2/3 di maratona...)...poi però si migliora e la distanza critica aumenta..
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Re: Soglia critica
Secondo me, che ne dica Albanesi, il corpo è allenabile e soprattutto si adatta. Ma non era lui che ostentava appunto la grande capacità di adattamento del corpo? Certo, ci vuole pazienza, dedizione e tanto tempo (oltre che programmi di allenamento fatti bene) ma secondo me ci si può fare.
Però c'è un "se": secondo me si possono raggiungere distanze importanti quando la macchina è perfetta. Piccole imperfezioni possono bloccare il fisico su una distanza oltre la quale non si riesce ad andare.
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------- * Francesco * ---------
Ripreso a correre Marzo 2013
5k - 23'30" Mugello GP Run - Scarperia (FI) 25/01/2015
10k - 47'49" Mugello GP Run - Scarperia (FI) 25/01/2015
21k - 1h48'33" Maratonina di Arezzo - Arezzo 26/10/2014
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Re: Soglia critica
Grazie per le risposte.
In effetti sembra che ci riferiamo a due variabili un pò diverse. Una conto è dire "oggi quanto potrei correre al max (anche andando con Ritno Lento); un conto è appunto l'articolo di Albanesi che sembra sottintendere non dei limiti fisici a fare certe distanze, bensì ad aumentare in maniera critica le probabilità di (micro)infortuni.
Detto in altre parole, ho/avevo paura che - al di là di arrivarci chiaramente allenato, progressivamente ecc. - sopra certe distanze rischio di farmi male "facilmente".
Ciao e grazie ancora
EDIT provo a metterla in un altro modo ancora. Due persone identiche (età; fisico di partenza ecc.), una si dedica tutta la vita alla preparazione (e gare) sui 10k; una sulla maratona. Possiamo dire che la seconda ha in media più possibilità di infortunarsi (anche allenandosi correttamente)?
In effetti sembra che ci riferiamo a due variabili un pò diverse. Una conto è dire "oggi quanto potrei correre al max (anche andando con Ritno Lento); un conto è appunto l'articolo di Albanesi che sembra sottintendere non dei limiti fisici a fare certe distanze, bensì ad aumentare in maniera critica le probabilità di (micro)infortuni.
Detto in altre parole, ho/avevo paura che - al di là di arrivarci chiaramente allenato, progressivamente ecc. - sopra certe distanze rischio di farmi male "facilmente".
Ciao e grazie ancora
EDIT provo a metterla in un altro modo ancora. Due persone identiche (età; fisico di partenza ecc.), una si dedica tutta la vita alla preparazione (e gare) sui 10k; una sulla maratona. Possiamo dire che la seconda ha in media più possibilità di infortunarsi (anche allenandosi correttamente)?
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Re: Soglia critica
penso che l'affermazione di Albanesi sia relativa anche alle caratteristiche fisiche di ognuno di noi (e degli amatori in particolare).
faccio un esempio personale: fino a quando correvo per divertimento/mantenere la forma, quindi con durate inferiori a 1h.30, non ho mai avuto problemi.
quando ho cominciato a preparare la prima maratona e sono andato 2/3 volte oltre le 2 ore mi sono dovuto fermare per un dolore al ginocchio.
praticamente i miei difetti fisici e di appoggio (niente di clamoroso, ma non essendo un keniano....penso siano problemi abbastana comuni) non creavano danni restando a correre sotto i 90 minuti, ma superata questa soglia hanno fatto emergere le conseguenze dolorose, risolte con visita e plantare.
quindi penso che per distanza critica non si intenda solo quella che uno riesce a correre (che è allenabile, ovviamente fino al proprio limite cronometrico) ma anche quella oltre la quale la nostra struttura fisica presenta il conto.
faccio un esempio personale: fino a quando correvo per divertimento/mantenere la forma, quindi con durate inferiori a 1h.30, non ho mai avuto problemi.
quando ho cominciato a preparare la prima maratona e sono andato 2/3 volte oltre le 2 ore mi sono dovuto fermare per un dolore al ginocchio.
praticamente i miei difetti fisici e di appoggio (niente di clamoroso, ma non essendo un keniano....penso siano problemi abbastana comuni) non creavano danni restando a correre sotto i 90 minuti, ma superata questa soglia hanno fatto emergere le conseguenze dolorose, risolte con visita e plantare.
quindi penso che per distanza critica non si intenda solo quella che uno riesce a correre (che è allenabile, ovviamente fino al proprio limite cronometrico) ma anche quella oltre la quale la nostra struttura fisica presenta il conto.
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Re: Soglia critica
mi sembra totalmente evidente che se uno corre 12 ore al mese in allenamento abbiamo meno probabilità di infortunarsi di chi ne corre 300...
poi anche chi ne corre 300 può e deve cercare di avere tutti gli accorgimenti per ridurre la possibilità di infortunio
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