Prendo spunto dalla parte finale del punto 2 di Piertutor ma la butto giù più generale :
Secondo me non è necessaria nessuna educazione "tecnica" per la corsa naturale. Non c'è nulla da imparare, ed anzi rifarsi a dottrine specifiche rischia di forzarsi a compiere gesti standardizzati non necessariamente compatibili con il nostro fisico. La corsa è semplicemente un gesto spontaneo ed ineludibile, la cui efficienza ed efficacia, la padronanza del gesto atletico, migliorano soltanto nel tempo, correndo. Siamo progettati per correre in quel modo (con tutte le varianti da individuo ad individuo, legati alle infinite variazioni biomeccaniche, di proporzione tra busto ed arti, tra destra e sinista, e tantissimi altri aspetti) , sono la fisiologia e la biomeccanica a dimostrarcelo, e non esiste un modo non naturale.
La famosa prova della corsa a piedi nudi per quanto proverbiale è essenzialmente la prova del nove, che non fallisce mai. La potete fare voi stessi tallonatori (c'è qualche tallonatore qui ?

credo di no!

) o la potete far fare al più tallonatore convinto che conoscete.
Esistono anche video in slo-mo che dimostrano come un tallonatore quando corre a piedi nudi (o con scarpe minimali) esegue le prime falcate come ha imparato a fare e poi le informazioni mandate al cervello restituiscono output per cui l'appoggio si sposta rapidamente sul mesopiede o sull'avampiede, con gradienti che, ripeto, variano da individuo ad individuo.
Anche il punto per cui da stanchi o a ritmi bassi si utilizza di più il tallone non è un problema ma solo un dato di fatto della naturalità del gesto. Io non corro con scarpe proprio minimali ma corro spesso a piedi nudi e lo faccio ad andature lentissime, uscendo senza nemmeno il gps. Vado pianissimo e il tallone tocca terra sempre, eppure è tutto così morbido e naturalmente auto ammortizzato che sembra di correre sulle nuvole.
Il "crimine" delle cushion è quello di aver, e per motivi meramente di marketing, tradotto una propria feature in una risposta ad un limite fisico che invece non sussisteva. Facendo passare il messaggio che bisognasse correre di tallone per fare le cose per bene, quando non era vero. Questa verità si è poi così sedimentata nella concezione quotidiana da essere diventata una tautologia, è così perché è così.
Pensate qualche anno fa, dopo un po' di anni di stop da quasi ogni attività fisica, ho cominciato a correre. E subito gli spiegoni degli esperti (negozianti e runner stagionati) su come il giusto appoggio fosse solo di tallone, e così ho cominciato a tallonare nonostante fino ad allora avessi sempre corso (come attività preparatoria e propedeutica ad altri sport) di mesopiede.