Il viaggio verso Schilthorn inizia alle 10.15. Decido di seguire i consigli di Gab e Franco, e parto piu' leggero del previsto. Il cielo è coperto, ci sono una decina di gradi, lo speaker invita alla prudenza perché su non si andrà oltre i 2-3 gradi. Metto intimo tecnico leggero e su la divisa della squadra (maniche corte e pantalonconi corti). Manicotti giu' ai polsi. L'antivento che ho è troppo pesante, provo a legarlo in vita e correrci un po' ma non mi sento a mio agio. Allora decido che è il momento di battezzare lo zaino Salomon che Marcella mi ha regalato per il 40.mo compleanno. E' leggerissimo, sembra quasi non averlo.
In partenza siamo quasi 500, nella valle il segnale gps non arriva bene, parte il cronomentro ma non ha i satelliti. Poi li ritrova dopo 500 metri. Primo km in piano in paese, poi si si inizia ad andar su. Sudo molto ma dura solo un paio di km, entriamo nel bosco e si sta decisamente piu' freschi. Gestisco bene i primi 5 km di salita, siamo intorno al 10%, tengo i bpm tra i 160 ed i 165 con passo tra i 7'30" ed 8'. Il 7.mo km invece è piu' duro. Va su di 150 metri su un percorso molto irregolare. Alterno corsa e cammino, cio' nonostante faccio molta fatica a tenere il cuore sotto i 165. Poi viene la parte piu' facile con lunghi tratti pianeggianti, sto bene e le gambe vanno una meraviglia. Dopo 11 km siamo a Mürren, a quota 1600. Molto carino il passaggio in paese, tanta gente per strada, tanti turisti che ci guardano come marziani. Saluto Marcella e bimbi che hanno deciso di non venir su per via del tempaccio in quota. Al km 13 usciamo dal paese e sostanzialmente la parte di corsa finisce. Seguono 3 km durissimi, con quasi 600 metri di dislivello. Dal profilo altimetrico sul sito sembrerebbero a pendenza costante, ed invece non è proprio cosi'. Mi trovo al cospetto della "Kanonenrohr", una rampa di forse 200 metri dove veramente si fa fatica a muovere i piedi. Intanto intorno a quota 2000 ci infiliamo nelle nuvole e la visibilità scende a non piu' di 10-20 metri. E' un po' inquietante, ma il percorso è segnato benissimo. Inizia a far piu' freddo e metto su l'antivento. Intorno ai 2300-2400 inizio a respirare male. Gli ultimi 3 km sono davvero duri, respiro sempre peggio e perdo contatto con il mio amico/collega. Arriverà al traguardo 4 minuti prima. L'ultimo km e mezzo ha 400 metri di dislivello. Lo scenario cambia, non sono piu' rampe ma per lo piu' gradoni di roccia. La cosa paradossalmente mi favorisce, inseriesco delle pause qua e là ad intervalli regolari e faccio dei respiri profondi, ci sono dei passaggi un po' al limite, almeno per me, ma non mi sono mai sentito particolarmente in pericolo. Certo, il passaggio in cresta che si vede in tante foto forse non l'avrei fatto senza le reti di protezione...
Poi pian piano inizio a sentire la voce dello speaker e finalmente appare Piz Gloria. Ultima rampa di scale e taglio il traguardo, dopo 3h21'.
Purtroppo siamo circondati dalle nuvole e non si vede nulla. Allora decido di scendere giu' e mi metto in fila per la funivia. Piccolo momento di debolezza quando la funivia parte, ma per fortuna dura solo pochi secondi. A Mürren incontro il resto della truppa, treno e poi in auto per tornare a casa.
Per strada ovviamente i pensieri si rincorrono. In quota ho problemi di ossigeno, era successo allo Stelvio ed è successo anche adesso. Forse è normale e ci faro' l'abitudine col tempo, ma in gara non è piacevole. Poi allo Stelvio avevo una strada asfaltata all'8%, qui dovevo arrampicarmi sulle rocce al 20% e oltre, la qual cosa richiede comunque uno sforzo, per quanto piano tu possa farla. Il secondo punto è che questa gara è una via di mezzo tra la corsa e l'hiking. Correre in salita fino al 10-12% mi piace, arrampicarmi sulle rocce un po' meno. O magari mi piacerebbe anche, ma forse preferirei non mescolare le due cose, e soprattutto prendermela piu' comoda. A naso sarei propenso a non fare piu' gare del genere. Poi magari domani cambio idea e mi iscrivo alla prossima

Le mie maratone:
2010:Coast to Coast
2011:Berlino
2014:Zurigo, Biel, Jungfrau, Losanna, Firenze
2017:Terre Verdiane, Milano, Jungfrau, Parma, Losanna
2018: white marble, Boston
2019: Stoccolma, Chicago
Best: Terre Verdiane 3h09'31"
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