Tralascio ogni presentazione (chi lo desidera può leggere il post iniziale del mio diario) e vado subito al sodo.
Corro da 4 mesi costantemente (3 uscite alla settimana) e sto applicando, più o meno alla lettera, i principi con cui mi sono allenato, precedentemente, in palestra facendo circuit training.
Mi spiego meglio: mese dopo mese, il trainer variava la mia scheda di allenamento in funzione dei miglioramenti ottenuti e delle nuove capacità acquisite (resistenza in primis) introducendo nuovi esercizi, modificando le serie e i carichi; fin qua nulla di nuovo.
Ricordo che egli diceva che "non puoi pensare di sollevare 50 Kg di bilanciere per 4-5 volte se prima non riesci a sollevare 30 Kg per 15 volte senza che sopraggiungano stanchezza e affanno"; è semplicemente una frase che sintetizza la filosofia che prima di arrivare a sessioni/esercizi/sedute caratterizzate da prestazioni apicali (ossia raggiungere il proprio limite prestazionale in un determinato periodo) occorre creare una base solida di resistenza muscolare e cardiaca altrimenti le "apicali" te le puoi sognare anche se, potenzialmente, il tuo fisico è in grado di raggiungerle.
Beh, senza consultare alcun runner di esperienza o trainer, da quando ho iniziato a correre ho cercato di applicare alla corsa questa filosofia, totalmente ignaro se essa sia sbagliata o meno.
In sostanza, non posso pensare di superare il "moribondo" (attualmente sono work in progress

E' giusta applicare la filosofia del Body Building alla corsa oppure finora ho (sto) sbagliato tutto?
I risultati, in effetti, sono arrivati (dal camminare per 4 Km a correre per 12 c'è un universo in mezzo

Ringrazio anticipatamente chi vorrà illuminarmi!
