Cambiando attività i principi restano validi?

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RAEL70
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Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da RAEL70 »

Cari amici, volevo sottoporvi un mio quesito per verificare la bontà o meno della mia filosofia di allenamento.

Tralascio ogni presentazione (chi lo desidera può leggere il post iniziale del mio diario) e vado subito al sodo.

Corro da 4 mesi costantemente (3 uscite alla settimana) e sto applicando, più o meno alla lettera, i principi con cui mi sono allenato, precedentemente, in palestra facendo circuit training.

Mi spiego meglio: mese dopo mese, il trainer variava la mia scheda di allenamento in funzione dei miglioramenti ottenuti e delle nuove capacità acquisite (resistenza in primis) introducendo nuovi esercizi, modificando le serie e i carichi; fin qua nulla di nuovo.

Ricordo che egli diceva che "non puoi pensare di sollevare 50 Kg di bilanciere per 4-5 volte se prima non riesci a sollevare 30 Kg per 15 volte senza che sopraggiungano stanchezza e affanno"; è semplicemente una frase che sintetizza la filosofia che prima di arrivare a sessioni/esercizi/sedute caratterizzate da prestazioni apicali (ossia raggiungere il proprio limite prestazionale in un determinato periodo) occorre creare una base solida di resistenza muscolare e cardiaca altrimenti le "apicali" te le puoi sognare anche se, potenzialmente, il tuo fisico è in grado di raggiungerle.

Beh, senza consultare alcun runner di esperienza o trainer, da quando ho iniziato a correre ho cercato di applicare alla corsa questa filosofia, totalmente ignaro se essa sia sbagliata o meno.

In sostanza, non posso pensare di superare il "moribondo" (attualmente sono work in progress :wink:) se prima non mi creo una base solida di percorrenza sugli 8 Km (nel senso che dovrei percorrerli ad ogni uscita senza percepire chissà quale stanchezza), poi tenere una andatura meno lenta sulla stessa distanza allo stesso modo con cui cerco (attualmente senza risultati positivi) di aumentare la mia andatura sui 5 Km per poi lanciarmi, definitivamente, a fare ripetute sessioni da 10 Km avendo una base solida di resistenza muscolare e cardiaca.

E' giusta applicare la filosofia del Body Building alla corsa oppure finora ho (sto) sbagliato tutto?
I risultati, in effetti, sono arrivati (dal camminare per 4 Km a correre per 12 c'è un universo in mezzo :mrgreen:) ma prima di proseguire (l'obiettivo è sconfiggere il moribondo entro la fine dell'anno) vorrei sapere se posso perseguire con questa filosofia o meno?

Ringrazio anticipatamente chi vorrà illuminarmi! :wink:
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marcominuti

Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da marcominuti »

Esattamente. Prima di pensare di velocizzare, ci deve sempre essere una solida base aerobica!
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Doriano Utente donatore Donatore
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da Doriano »

ma ora che allenamenti fai?
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RAEL70
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da RAEL70 »

Caro Doriano, non seguo nessuna tabella :wink:

Le mie uscite si basano unicamente sul tempo a disposizione (quelle lunghe la faccio solo nel weekend), sull'umore, sulle condizioni ambientali (da noi il caldo si fa sentire tremendamente) e ovviamente sulla condizione fisica (posso anche partire avendo in mente di fare 10 Km e invece mi fermo a 7).

Ovviamente non faccio ripetute, progressioni, fartlek, allunghi perché non sono in condizioni di svolgerle; solo semplici sessioni dove cerco di spuntare la migliore prestazione possibile (non sempre corredata da PB).

La filosofia che però utilizzo è quella che ho descritto: non posso "attaccare" i 10 Km se non corro bene gli 8 e non posso pensare di aumentare l'andatura nelle uscite lunghe se non riesco a migliorarla in quelle brevi (5 Km).
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mircuz
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da mircuz »

Ciao, secondo me è un grosso errore cercare di "spuntare la miglior prestazione possibile" ad ogni uscita. All'inizio ci può anche stare perché si migliora velocemente. Ad un certo punto però questo metodo diventa deleterio. Devi organizzare delle uscite tirate al massimo con altre a ritmo più blando, magari alternando tratti veloci ad altri più lenti. Questo senza parlare di tabelle, ripetute ecc...e sempre se ho intepretato in maniera corretta i tuoi post. Prima di attaccare i 10 "a tutta" direi che sarebbe meglio che tu arrivassi a correre i 12 a ritmo tranquillo, senza andare in affanno. Questa è una buona base aerobica su cui iniziare i lavori di velocizzazione.
Itadakimasu (con umiltà ricevo).
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RAEL70
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da RAEL70 »

mircuz ha scritto: Prima di attaccare i 10 "a tutta" direi che sarebbe meglio che tu arrivassi a correre i 12 a ritmo tranquillo, senza andare in affanno. Questa è una buona base aerobica su cui iniziare i lavori di velocizzazione.
Ciao Mircuz e grazie per il tuo intervento :wink:.

Tu quindi mi consigli di provare distanze più lunghe (è quello che faccio durante il weekend) ma è ovvio che anche lì scatta sempre il meccanismo del voler migliorare.

Proprio domenica scorsa (l'ho scritto nel mio diario) ho fatto il mio PB sui 12 Km migliorandolo di quasi 8 minuti; se me la prendevo comoda, fin troppo comoda, forse avrei eguagliato il tempo ma non battuto ed essendo conscio di poter fare di più ritornerei a casa con la netta sensazione di aver perso una occasione (potevo andare più forte, potevo migliorare il mio limite e invece mi sono trattenuto) dato che non sempre si è nelle condizioni psicofisiche per migliorare i propri PB. :-"

Io le sessioni lunghe le faccio ma sto avendo problemi su quelle corte (5 Km): sono due mesi esatti che non riesco a battere il mio PB al contrario delle distanze superiori dove ho migliorato nettamente. :asd2:

Ho la sensazione netta di essere una specie di vecchio motore diesel: entro in coppia non appena supero i 5 Km (forse è uno steccato psicologico) perché più la distanza aumenta e più la sessione mi da soddisfazioni (aldilà dei PB o meno) mentre sulla distanza breve sono solo fatiche e affanni ma non riesco a migliorare... :cry:
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da Doriano »

in generale, quoto mircuz.
quello che non ho capito è se hai già consolidato l'ora di corsa (ma direi di sì) e quali sono ora i tuoi obiettivi.
sicuramente se non fai allenamenti di qualità, come quelli che hai detto di non fare (ripetute, medi, ecc.), diventa difficile impostare un percorso di miglioramento; il quale però non si sa dove orientarlo, se non si hanno chiari gli obiettivi: correre una mezza o migliorarsi sui 5k sono due cose piuttosto diverse.
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da RAEL70 »

Caro Doriano, di fatto non ho alcun obiettivo se non continuare a dimagrire :wink:

Una piccola personale soddisfazione sarebbe quella di sconfiggere il moribondo ma, aldilà di disquisizione tecniche, per farlo bisogna andare al ritmo di 6/Km per 10.000 metri, una missione assolutamente impossibile per me in questo momento. [-(

Non ho alcuna scadenza (certo mi piacerebbe riuscirci entro la fine dell'anno) ma sono realista e non ci penso: se migliorerò l'andatura bene altrimenti chissenefrega! :mrgreen:
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da Doriano »

diciamo che io ti "prescriverei" le14 ore di Massini...come educazione a sentire il tuo corpo, ai cambi di ritmo, a non stare troppo attento alle prestazioni, a tenerti sotto controllo: ti farebbero bene!
statisticamente, alla fine delle 14 ore, molti battono il moribondo, io compreso alcuni anni fa..
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Re: Cambiando attività i principi restano validi?

Messaggio da RAEL70 »

Caro Doriano, credo di aver capito alla tabella a cui ti riferisci e potrei metterla in pratica già dalla settimana prossima.

Aldilà delle difficoltà che incontrerò, tutto si giocherà sulla mia capacità di stabilire il confine tra CRLI e CRI :nonzo:

Ok, dalla settimana prossima inizio questo percorso e vediamo dove mi porterà!

Grazie mille! :wink:
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