Certo che dopo aver letto la storia di Luca, ci si sente davvero ridicoli nel riportare le proprie magagne.
Comunque sia, con sommo rispetto per tutti, quando ci si è dentro, si vede solo il proprio "lato della medaglia" e si sente come un "umano desiderio" di essere assecondati.
Per farla breve, 26 anni fa (all'età di 14 anni) ho mandato in fumo nel giro di qualche minuto una promettente carriera di schermitrice e velocista.
Un torneo "provinciale", una tapasciata insomma, alla quale non volevo nemmeno partecipare; ma per far felice società e genitori ci sono andata comunque. Ebbene, manco me la sentissi, ho fatto fuori crociato anteriore e menisco.
All'epoca le ricostruzioni del crociato non erano un intervento semplice, comunque, grazie all'ortopedico che mi ha operato, mi sono rimessa in piedi, ma nulla è stato più come prima....
E vabé, la mia vita me la son fatta ugualmente e, tutto sommato, sono riuscita a praticare tanti altri sport a livello amatoriale.
Finché, complice un mal di schiena da sedentarietà, decido di rimettermi a correre. Tutto stava andando a gonfie vele....ok, qualche contrattura, qualche doloruccio al tallone qua e là, ma nulla che potesse interrompere i miei allenamenti; che nel frattempo stavano diventando sempre più mirati e sempre più soddisfacenti.
Insomma, come rivivere una seconda giovinezza sportiva.
Però, si sa, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo ed ecco che il doloruccio al ginocchio (quello malandato s'intende) si trasforma ad un dolore più acuto, con annessa difficoltà di deambulazione.
Il tutto quand'ero arrivata a 3/4 della mia tabella ed in vista di un appuntamento del 12 ottobre, a cui tengo molto.
Menisco, quasi certamente è lui; ma il responso lo avrò solo venerdì.
Così mi son trovata a dover interrompere gli allenamenti ed a riflettere su cosa sia meglio fare.
La parte riflessiva mi dice di star ferma, che dopotutto è solo una delle tante occasioni che potrei avere in futuro.
La parte "idiota" e cocciuta (quella che prevale insomma

) mi dice di fregarmene. Tutto sommato si può mettere una ginocchiera, ingurgitare un bell'antidolorifico, stringere i denti......non vorrai mica aver fatto tutta quella fatica, per buttare tutto al vento....
Certo è che questi giorni di fermo mi pesano come un macigno e non riesco ad accettare. Lo sport, come la vita, ci insegna che nulla vien per niente; che l'unica sconfitta é quella di arrendersi ai primi problemi.
E allora mi chiedo dove stia in questo momento l'ago della bilancia, se sia meglio essere riflessivi o cocciuti.......