Il topic certo parla anche di giudizi (altrui), ma legandoli alla timidezza. Forse è una questione più diciamo..introspettiva. Su quello ci si lavora, credo, in modo meno legato agli altri, ma di più al proprio modo di vivere le cose.
Per questo avevo scritto di provare a capire se fosse possibile considerare il correre come un motivo di maggior piacere rispetto al fastidio che comporta il doversi esporre. Che poi spesso siamo portati a pensare stiano guardando tutti quello che facciamo noi quando magari la maggior parte delle persone manco lo nota che stiamo correndo arrancando.
Io mi ricordo bene che da bambino (parlo proprio a 5 o 6 anni) mi avevano regalato una maglietta di quelle che si facevano allora nelle fiere di paese e sembravano modernissime. Disegno di un super eroe e il nome messo sopra con le lettere a trasferimento termico.
Andavo in giro con sta maglietta convinto che tutti fossero lì a vedere come mi chiamavo. E' ovvio che a pensarci oggi in realtà nessuno notasse che c'era scritto Stefano sulla maglia. Ma io la vivevo come una forte esposizione...come se tutti quelli che stavamo incrociando ora sapessero che ero Stefano...ed era una sensazione strana, ma del tutto infondata (razionalmente).
Forse quindi correre in ambiti dove magari non si incontra nessuno e si è da soli con sè stessi poi provoca quel piacere che spinge, successivamente, in secondo piano la presenza di altre persone. non tanto perchè più o meno conciate, ma perchè ci si è concentrati su di sè e sul piacere di fare una cosa.
io non sono mai stato particolarmente timido ma credo di capire che sia una condizione difficile da "sentire" se non la si prova.
Concordo con SteVa. Per alcuni (anche per me) è molto facile provare imbarazzo e si cerca quindi di prevenire qualsiasi possibile fattore di esposizione o caduta in ridicolo. Però quando questa si presenta malgrado le misure precauzionali, è sempre un po' una staffilata. Io per dire sono uno di quelli che riesce a provare disagio e imbarazzo anche per gli altri, se li vedo in situazioni in cui sono messi in ridicolo.
Per questo penso di aver sviluppato una certa "cattiveria" nel reagire alle situazioni di disagio in cui vengo a trovarmi... la prevenzione spesso non basta.
Giusto proporre tapasciate domenicali, facile per noi che abitiamo in zone dove la Domenica hai svariate scelte entro 15km.
Nel caso di Gantina penso sia molto più difficile trovare una corsetta di gruppo domenicale.
Comunque Gantina leggo che ormai hai rotto il ghiaccio e pertanto il tuo timore iniziale penso sia in netta diminuzione.
Con la costanza otterrai anche un ottima forma fisica!!! assicurato!
... i secondi persi all'inizio, sono minuti guadagnati alla fine... 43 Maratone: LMM 3h13' , Six Stars Finisher IM Emilia Romagna x2 - IM Zurigo - IM Hamburg 2023
Bark, uguale anch'io...mi capita di imbarazzarmi molto o essere a disagio nei confronti di altre persone se si rendono ridicole o se vengono trattate "male", in quest'ultimo caso mi incazzo proprio...
beh a me capita tutt'ora (anni 43) di trovarmi a disagio quando guardo un film nel quale un personaggio si rende ridicolo, alle volte provo anche rabbia...
Fino a 19/20 anni facilmente mi imbarazzavo poi la vita e le esperienze mi hanno trasformato. ...ora ho una grandissima faccia di bronzo (o altro dipende da chi la prova [WHITE SMILING FACE]).
9/2014 10K 50'51"
10/2014 Mezza di Arezzo 1h53'53''
10/2015 Munchen Marathon 4h46''
08/2018 ricostruzione lca
10/2019 5k 24'28"
Meglio correre il rischio di non farcela che rimpiangere di non aver avuto il coraggio