Sempre piu' verso il minimal - riflessioni quasi filosofiche

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mimmori
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Re: Sempre piu' verso il minimal - riflessioni quasi filosofiche

Messaggio da mimmori »

Concordo, la tecnica è importante a prescindere. È una componente che riduce il rischio di farsi male. Cosi, però, è anche vero che il pesare poco ne è un altro elemento assieme al saper ascoltare il proprio corpo.

Facendo le cose con buon senso e gradualità, credo che chiunque possa iniziare a correre.

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Bixio68
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Re: Sempre piu' verso il minimal - riflessioni quasi filosofiche

Messaggio da Bixio68 »

Grazie a tutti per le considerazioni.
Sono alto 1,76 e oggi la bilancia diceva 87,3 quindi dovrei perdere ancora 10 kg., ma man mano che mi avvicino all'obiettivo decido il da farsi. Considerate che ho un fisico robusto, le cosce e polpacci molto muscolosi e spalle larghe come se avessi fatto pesi da una vita ma non ho mai messo piede in una palestra.
Detto questo per cercare di mantenere un peso accettabile ho fatto tante diete e oggi con la sola camminata non sarei andato da nessuna parte.
Non cerco di migliorare la tecnica di corsa per migliorare i tempi ma per correre meglio e voglio farlo oggi che sono lento perché ho la possibilità di "guardarmi" e poi meglio iniziare subito visto che corro da pochi mesi e non dopo.
Intanto da quando ho iniziato a seguire questo metodo la cadenza è passata da 140 a 160 e i dolori alle tibie sono scomparsi.
Il parametro dei miei allenamenti è la frequenza cardiaca (Completamente aerobico secondo il metodo di RunningJo) poi il tempo che cerco di aumentare in base alle sensazioni. Questo periodo lo porterò avanti fino a quando avrò raggiunto il peso-forma, quindi i miei 8-8/30 al km sono ad una fcmedia di 133/135 bpm.
Si impara a correre, correndo !!
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bully
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Re: Sempre piu' verso il minimal - riflessioni quasi filosofiche

Messaggio da bully »

Condivido questa esperienza quasi trascendentale.

Tempo fa sono uscito per una corsa nei viottoli di campagna dell'Hinterland milanese perchè fortunatamente d'inverno non devi sfondare muri di zanzare.
Il viottolo era classicamente fatto da 2 binari di terra battutta ed una parte centrale con erba (alta un 10/15 cm), automaticamente mi sono messo a correre lungo uno dei 2 binari dove vedevi il terreno, pietre ed asperità....
Ad un certo punto ho detto "ma se andassi al centro"???
Ebbene sì mi sono messo al centro ed ho accelerato ed è stata un'esperienza fantastica e frizzante, ogni passo atterrava in modo diverso ed inatteso e dovevi stare attentissimo a percepire istantaneamente gli input.
Atterraggio morbido -> tutto ok
Atterraggio 'storto' -> restare equilibrati e compensare
Atterraggio duro su pietra -> sentire la pietra, e gestire 'la catapulta' che ne consegue...

beh questo è stato il mio trail 'estremo' ... bellissimo! non mi sono slogato perciò dico questo! :D :wink:
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

PB: Miglio: 6:28 - 5K: 22:04 - 10K: 47:08 - Mezza: 1:41:38 - Mara: 3:45:53

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