Se si plottano su carta log-log (in cui entrambi gli assi sono logaritmici) i record mondiali sulla distanza rispetto ai tempi si ottiene piuttosto sorprendentemente, almeno secondo me, una retta quasi perfetta, di inclinazione 1.1 (in realtà a ben guardare si tratta di 2 rette, una per distanze < di circa 3-5000 e una per le altre, con una inclinazione leggermente differente).

Quindi:
log T = 1.1 * log D
da cui con semplici passaggi:
T = D ^ 1.1
molto simile alla formula di Riegler, sebbene con un esponente leggermente diverso (1.1 contro 1.06), forse dovuto al fatto di avere usato un gruppo di corridori allenati come campione, invece di recordmen su diverse distanze.
Ma la "fisiologia" del problema è la stessa. Insomma, un fondamento c'è, poi entra in gioco la preparazione, come fatto notare giustamente, se mirata ai 10, alla mezza o alla mara.