oggi presento le mie spezie/erbe preferite : Aglio e Curcuma delle quali faccio uso smoderato
12. Aglio-
Allium sativum - bulbo ingrediente principe della cucina mediterranea. L’aglio è ricco di sapore, può essere gustato crudo o cotto e insaporisce qualsiasi piatto con cui viene a contatto. Ricco di vitamine è anche un antibatterico naturale. Pensate che in tempi antichi si suggeriva di mangiare un capo d’aglio al giorno masticandolo per scongiurare malattie virali.
Esistono diversi tipi di aglio: bianco, rosso e rosa sono quelli diffusi nella nostra penisola. Esiste anche un tipo di aglio selvatico che però è differente alla vista rispetto a quello tradizionale, più allungato e dal sapore simile a quello del porro. In commercio possiamo trovare l’aglio anche in compresse, gocce o tintura madre.
I
composti solforati contenuti nell'aglio sono responsabili della formazione del tipico odore, in particolare l'allicina: questa viene liberata quando l'enzima allinasi agisce sull'alliina, un composto incolore ed insapore che rappresenta il componente principale della droga fresca.
L'aglio sprigiona il suo odore caratteristico ogni volta che viene “danneggiato”, per esempio durante la masticazione, il taglio, oppure la spremitura; questo è il motivo per cui gli spicchi interi non hanno odore. In effetti, nella cellula intatta l'alliina e gli altri solfossidi sono confinati nel citoplasma, mentre il suo enzima idrolitico - allinasi - è presente solo nel vacuolo: la distruzione della struttura cellulare dell'aglio libera così il suddetto enzima, che determina idrolisi dei solfossidi e loro trasformazione in disolfuri e trisolfuri.
L'allicina è un antibiotico notevole, il cui forte potere inibente su numerosi tipi di batteri (tra cui quelli responsabili del tifo) venne notato già nel 1858 da Louis Pasteur.
Oltre all'allicina, l'aglio contiene
altre sostanze antibatteriche come la garlicina; è ricco di
sostanze minerali ed oligominerali, quali magnesio, calcio, fosforo, iodio e ferro; sono presenti tracce di zinco, manganese, selenio, vitamina C (solo nell'aglio fresco), provitamina A, vitamine B1-B2-PP; contiene sostanze ormono-simili ed enzimi (lisozima e perossidasi).
Ecco principiali proprietà benefiche dell’aglio.
- E’ un
anticoagulante: l’allicina, uno dei principi attivi più importanti contenuti nell’aglio, contrasta, riducendola, l’aggregazione piastrinica, cioè la tendenza e la capacità delle piastrine di aggregarsi formando pericolosi coaguli nel circolo sanguigno.
- Tra le proprietà medicamentose dell’aglio c’è la sua capacità di favorire
la vasodilatazione. In questo modo, è in grado di garantire un’azione ipotensiva, di prevenzione dell’ipertensione, tenendo sotto controllo la pressione sanguigna.
- Benefica la capacità dell’aglio di contenere l’azione, ma soprattutto, l’accumulo all’interno del vasi sanguigni, del
colesterolo cattivo, nemico “numero 1” della salute cardiovascolare.
- L’aglio è l’alleato ideale contro batteri, virus, parassiti e funghi: è un
antibiotico naturale, antisettico, antibatterico e immunostimolante, cioè capace di rafforzare le difese immunitarie dell’organismo.
- E’ un vero concentrato di benefici per l’organismo: grazie alla sua
azione antiossidante, l’aglio è in grado di contrastare il processo di invecchiamento a carico dei tessuti.
- Ha il pieno controllo, o quasi, sui livelli di glicemia nel sangue: l’aglio, grazie agli alcaloidi che contiene, è utile per
tenere a bada i valori degli zuccheri nel sangue.
- Grazie alle sue proprietà
antinfiammatorie e antisettiche, l’aglio si conferma un ottimo rimedio fitoterapico per combattere molti malanni di stagione, come, in particolare, le infezioni delle prime vie aree, tipiche dei disturbi da raffreddamento.
- Esercita anche una notevole
attività antispastica, utile per prevenire spasmi muscolari e dolori addominali.
- L’aglio svolge anche un’efficace
azione chelante, che contrasta il pericoloso accumulo di metalli pesanti che si insinuano nell’organismo annidandosi tra le polveri sottili dello smog, per esempio.
13. Curcuma - La pianta, il cui nome scientifico è
Curcuma longa, appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. Si tratta di piante erbacee perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente nelle regioni tropicali. La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe. Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa zafferano, infatti la Curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie.
I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati fino ad ottenere una polvere giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina del Sud Asia.
La dose di riferimento della curcuma, dalle tante proprietà e dai molti benefici, può dipendere dal gusto personale e dal fatto che bisognerebbe procedere con un utilizzo graduale, anche per abituarsi al sapore deciso di questa spezia. Un uso salutistico consiglia generalmente di basarsi su un cucchiaino, corrispondente a 3-5 grammi, che sono sufficienti anche ad insaporire bene i piatti.
Se si intende utilizzarla a scopo curativo, però, tutto questo non basta ed è necessario quindi, su consiglio di un esperto, assumere un integratore titolato e standardizzato che contenga quindi una quantità di principio attivo decisamente superiore a quello che si riesce ad ingerire con il solo utilizzo alimentare della spezia.
Proprio la curcuma è uno degli ingredienti principali della bevanda nota con il nome di
golden milk. Quest’ultimo è usato nei tradizionali rimedi orientali, soprattutto
per contrastare i dolori e le infiammazioni che interessano i muscoli e le articolazioni. Si prepara con acqua, latte (anche vegetale), olio di mandorle, miele, curcuma ed eventualmente con l’aggiunta di cardamomo e cannella.
Proprietà:
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Disintossicante: la curcuma viene impiegata nella medicina tradizionale indiana e in quella cinese come disintossicante dell’organismo, in particolare del fegato. Queste proprietà salutari attribuite dalla tradizione popolare sono le stesse che oggi vengono confermate dalla medicina ufficiale, anche alla luce dei numerosissimi studi e scoperte che la scienza attuale ha ufficialmente confermato.
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Antitumorale: in base a recenti studi è risultato che la curcumina potrebbe essere utile a contrastare l’insorgere di almeno
otto tumori: colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia. Il particolare che ha “catturato” l’attenzione degli studiosi è il fatto che nei paesi asiatici e in particolare in India, dove il consumo di curcuma è altissimo, l’incidenza dei tumori è molto bassa. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research, la spezia avrebbe un ruolo fondamentale nella
prevenzione e nel trattamento del tumore alla prostata. Si è inoltre constatato che l’effetto della curcumina è ancora più evidente quando associato ad un isotiocianato presente in verdure come il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa. Vi sono motivi per ipotizzare che il consumo di curcuma possa influire positivamente sulla prevenzione della
leucemia nei bambini. È quanto è emerso da alcuni studi condotti alla Loyola University Medical Centre di Chicago
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Antiossidanti: molto interessanti le proprietà antiossidanti della curcumina che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo oltre naturalmente a rallentare l’invecchiamento del nostro patrimonio cellulare. Questo è molto importante in molte malattie come ad esempio l’artrite reumatoide dove i radicali liberi sono responsabili dell’infiammazione e del dolore alle articolazioni. Questa combinazione di antiossidanti ed antinfiammatori spiegherebbe perché molte persone con infiammazioni articolari provano sollievo quando consumano la curcuma.
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Cicatrizzante: la curcumina ha anche proprietà cicatrizzanti. In India viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.
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Antinfiammatorio: la curcuma,
la curcumina per essere più precisi, ha anche proprietà antinfiammatorie molto marcate, tanto che il suo effetto è paragonabile a quello di alcuni farmaci antinfiammatori senza però avere effetti collaterali. Tali proprietà apportano benefici in caso di artrite. Questa patologia infatti è provocate da una sorta di infiammazione delle articolazioni. A differenza dei farmaci antinfiammatori che sono associati ad effetti tossici (ulcere e riduzione dei globuli bianchi), la
curcuma è un antinfiammatorio naturale che non presenta effetti collaterali.
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Fa bene alla mente: La curcuma ha anche proprietà che apportano benefici alla funzione cerebrale e di conseguenza la sua assunzione può essere utile per prevenire alcune patologie come la depressione ed il morbo di Alzheimer. Si ritiene che la spezia sia anche in grado di aumentare memoria ed intelligenza ma non vi è ancora nulla di certo, gli studi riguardo a questa proprietà sono ancora in corso.
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Malattie cardiovascolari: come sappiamo le malattie cardiache sono la principale causa di morte nel mondo. A quanto pare la curcuma è in grado di rafforzare il tessuto endoteliale, ovvero il rivestimento dei vasi sanguigni. La disfunzione endoteliale è una delle principali cause delle malattie cardiache e ha come conseguenza l’incapacità dell’endotelio di regolare la pressione sanguigna e la coagulazione del sangue. Gli studi hanno dimostrato che la curcuma apporta miglioramenti alla funzione endoteliale con i conseguenti benefici per la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.
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Abbassa il colesterolo: secondo una ricerca indiana pubblicata sul Journal of Physiology and Pharmacology, la curcuma, nello specifico la curcumina, sarebbe in grado di prevenire l’ossidazione del colesterolo. Una volta ossidato il colesterolo si deposita nei vasi sanguigni con gravi rischi per la salute che possono manifestarsi con attacchi di cuore o ictus. Oltre a questa proprietà la curcuma è in grado di ridurre di circa l’11 % i livelli di colesterolo cattivo LDL e di aumentare del 29 % quelli del colesterolo buono HDL.
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http://www.my-personaltrainer.it/integratori/aglio.html
http://www.viversano.net/alimentazione/ ... dicazioni/
http://www.tantasalute.it/articolo/le-1 ... lio/28993/
http://www.mr-loto.it/curcuma.html