Non mi risulta proprio.gnr ha scritto:Il certificato e' chiesto anche per calcetto, tennis ecc.adrenalina ha scritto:Quoto Enjoyash.
Allora ragionando con la (finta?) preoccupazione della salute, dovremmo richiedere il certificato anche per tornei di calcetto, di tennis ecc. visto che, riportando il ragionamento di Danilogue "perché prendersi la responsabilità di far gareggiare gente senza certificato medico" al povero Circolo / Ente che organizza il torneo?
E' piuttosto evidente che il mercato è pingue e va ben spolpato. Poi naturalmente essendo in Italia, sempre tante regole in più, ma anche 258 modi di bypassarle - per esempio certificati medici fatti "alla carlona" con 2 minuti di step per non dire altro.
Il rischio e' anche piu' alto proprio in sport che richiedono accelerazioni frequenti (e coinvolgono soggetti spesso semi-sedentari) piuttosto che il podismo.
Ma il discorso e' OT qui ove si parla di norme FIDAL e di rapporti FIDAL/EPS, volendo si potrebbre riaprire questo vecchio dibattito nel topic sull'idoneita:
viewtopic.php?f=21&t=6203
Ho citato quei due sport proprio perché li ho praticati in passato, inclusi tornei (ovviamente tornei minori, i classici organizzati dal circolo x) e MAI è stato chiesto un certificato.
Diciamo che l'unica "scusa" che posso trovare per la FIDAL è che nelle loro gare di podismo si partecipa tutti insieme, dal campione mondiale al cicciopanza di turno e quindi formalmente sono equiparati (cicciopanza potrebbe vincere ecc.); cosa ovviamente non replicabile in gran parte degli altri sport, calcio e tennis in primis.
La domanda resta: come mai in molti altri paesi (europei) non è necessario il certificato?
Come dicevano altri utenti, non mi risulta ci sia un'incidenza più alta di morti in tutti questi paesi. O sono tutti "selvaggi" tranne noi?

