Dipendenza dallo sport

[ghepardo]

Io corro 4 volte a settimana e seguo una tabella di allenamento solo se devo preparare una maratona, ma non in modo rigido. Se non ho voglia di fare le ripetute, mi faccio un su e giù e non mi sento in colpa. Quasi ogni domenica faccio una gara, ma non guardo mai il cronometro, non do mai il mio 100%. Per me la corsa è divertimento, uno svago che mi permette di conoscere nuovi amici e scoprire posti che altrimenti mi rimarrebbero ignoti. Mi sento anch'io dipendente dalla corsa, ma lascio l'agonismo nel cassetto, corro perché mi fa stare bene.

ma a parte le gare che uscite fai in settimana? la cosa che mi preoccupa è che subentri un po' di noia...

[ghepardo]

penso che @crop si riferisca al fatto che se uno dice di non fare agonismo e di non guardare cronometro è strano che poi metta i tempi in firma appunto perché non li ritiene importanti...anche perché non sono neanche i suoi pb se non ha mai dato il 100%...
Comunque non è la dipendenza positiva il mio problema ma l'ansia che mi provoca il susseguirsi degli allenamenti...dovuti magari al gps, al voler sempre superarsi, o ad altri motivi che sto analizzando.

[grantuking]

Adesso sono in prepazione maratona e seguo una tabella. Altrimenti corro dove e quanto ho voglia. Posso fare del piano o collinare, nella bella stagione vado a camminare in montagna. Ho la fortuna di averle a 15 minuti di auto.
@ghepardo hai ragione potrebbe essere un controsenso, non sono competitivo, ma ho i PB in firma. Però quello della mezza mi ha aiutato a ricevere risposte mirate quando ho preparato la mia prima maratona senza dover sempre citarlo.

[poco82]

Concordo sul fatto che parlarne è il primo passo, che il confronto con gli altri è molto importante, purché gli altri non siano dei fissati dei tempi, io non sono un agonista spinto e corro principalmente per divertirmi, però non disdegno allenarmi cercando di migliorarmi ma senza eccessivi patemi.
I PB in firma li trovo utili non per vantarsi (c'è anche chi lo fa) ma per capire e far capire a che livello siamo e per confrontarci tra di noi sugli allenamenti.
Il mio consiglio, se ne hai possibilità, è di partecipare alle corse non competitive, dove non contano i tempi, ma emergono molti altri valori come la condivisione, l'altruismo, l'amicizia,... Spesso si scoprono tante bellezze naturali, si conoscono tante persone più o meno amatori ma spesso molto divertenti, ... Se poi entri a far parte di un gruppo sportivo che le frequenta, ancora meglio!

[mb70]

Ghepardo hai aperto una discussione veramente opportuna. Come hai già scritto si tratta di un argomento che nonostante i tantissimi utenti di RF nessuno ha mai apertamente proposto. Penso infatti che alcuni ragionamenti a riguardo di queste sensazioni o momenti di disagio sono comuni a molti, o almeno penso siano fasi transitorie che prima o poi si presentano a tutti.
Alle volte un fattore esterno non modificabile come un infortunio riesce a farci uscire da un vicolo cieco e a darci quel minimo distacco per capire che si può riconsiderare la corsa in una visione più ampia della nostra vita e dei nostri interessi.
Ma sarebbe meglio riuscire a raggiungere questa consapevolezza da soli.
Anche io in passato ho dovuto affrontare una fase in cui i risultati, i tempi e la pianificazione degli allenamenti stava per prendere il sopravvento su tante altre cose.
Credo che per chi raggiunge tempi interessanti per un amatore ex sedentario sia quasi scontato entrare in questi meccanismi mentre chi è più lento magari dovrebbe essere già più distaccato.
Io l'ho immaginata come un'altra tappa di consapevolezza che la corsa mi ha aiutato a raggiungere. Così come mi ha permesso di raccogliere traguardi impensabili in termini di peso, salute, volontà e km, allo stesso modo ho iniziato un percorso interiore che fa riferimento alla corsa come una metafora.

[ghepardo]

non so se gli amministratori lo ritengono opportuno ma io sposterei la discussione in "salute" visto tutte le sfaccettature che la "dipendenza dallo sport" presenta.

[JenaPlinsky]

Interessante questo tema...
Io corro da 4 anni, seguo tabelle quando mi avvicino ad un evento (vedi Firenze il 27/11), ma dentro di me cerco sempre il benessere, il tempo poi arriva ed è una logica conseguenza. E' bello fare la tapasciata o la gara, che sia un 10k, una Mezza o una Maratona, quello che mi piace è il racconto della festa, del percorso. Cerco le emozioni nel contesto della giornata, che sia da best time o no, tanto uno più veloce lo trovo senz'altro...

[ghepardo]

Concordo sul fatto che parlarne è il primo passo, che il confronto con gli altri è molto importante, purché gli altri non siano dei fissati dei tempi, io non sono un agonista spinto e corro principalmente per divertirmi, però non disdegno allenarmi cercando di migliorarmi ma senza eccessivi patemi.
I PB in firma li trovo utili non per vantarsi (c'è anche chi lo fa) ma per capire e far capire a che livello siamo e per confrontarci tra di noi sugli allenamenti.
Il mio consiglio, se ne hai possibilità, è di partecipare alle corse non competitive, dove non contano i tempi, ma emergono molti altri valori come la condivisione, l'altruismo, l'amicizia,... Spesso si scoprono tante bellezze naturali, si conoscono tante persone più o meno amatori ma spesso molto divertenti, ... Se poi entri a far parte di un gruppo sportivo che le frequenta, ancora meglio!

ho partecipato per anni alle non competitive , ora ho rinunciato perché seguo mio figlio col calcio.
confermo la bellezza della natura soprattutto in quelle collinari...un po' mi mancano e le farò ancora quando possibile.
Anche questo è un fattore significante penso: un conto è allenarsi 3 volte a settimana sempre solo, un altro è fare due uscite e la terza alla domenica con le non competitive...

[ghepardo]

quello che non capisco...come fate a fare le gare se non vi interessa il tempo? io le ho sempre intese come un modo per migliorarmi e misurarsi con gli altri...altrimenti farei solo le non competitive...risparmiando anche...preparare una gara con o senza tabella vuol dire anche trovare la forma migliore e quindi ambire al tempo...
Penso che per me abbassare l'asticella nella corsa per allentare l'ansia implica rinunciare all'agonismo e quindi alle gare perché non mi darebbe soddisfazione fare una mezza senza stare sui miei tempi!

[grantuking]

Come già detto in precedenza faccio gare per il gusto di farle, per la compagnia, per visitare posti nuovi e a volte inaccessibili. Sono appassionato di motosport, aver avuto la possibilità di correre all'autodromo del Mugello e in quello di Monza mi ha reso felice. Non baratterei mai queste esperienze per una prestazione monstre. E arrivare nella piazza dei miracoli a Pisa? Tanta roba! Senza dimenticare i trail, paesaggi mozzafiato (al Cervino x-trail è più il tempo che ho passato a fotografare che quello passato a "gareggiare"). Io corro più per questo che per il cronometro e mi piace ☺