Dalla pelle al cuore

[vangogh]

Continui a superarti, bravo Miro!

[Miro 69]

Grazie Claudio, tra un po' mi doppio

[fujiko]

ciao miruzzo come va?

[Miro 69]

Aranci aranci, cu havi guai si li chianci.

ciao Rosaria !

[fujiko]

Ottima citazione, a cui si attacca "Chianci chianci, pani c'aranci"

Mi raccomando sempre

[setragono]

Miro, Flo

[Miro 69]

Ti davo disperso per le langhe...

Ciao Mario

[Miro 69]

« La detta città di Firenze è molto ben popolata, e generativa per la buona aria; i cittadini bene costumati, e le donne molto belle e adorne; i casamenti bellissimi, pieni di molte bisognevoli arti, oltre all'altre città d'Italia. Per la quale cosa molti di lontani paesi la vengono a vedere, ma non per necessità, ma per bontà de' mestieri e arti, e per bellezza e ornamento della città »

Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi - Dino Compagni

Incroci Obbligati

Quanta polvere.. da tanto tempo non scrivo qui, forse perché questo è il mio angolino per i momenti speciali, come quei libri che lasci da parte per quando hai fatto pace con l’anima e vuoi goderti quelle sensazioni distillate, senza il rumore della vita che ti disturba.
Sabato pomeriggio: non è una canzone di Baglioni; è una corsa affannosa dalla stazione all’Expo, gremito manco fosse uno stadio, una lotta per recuperare pettorale e pacco gara ed un’incontro inaspettato!
Dopodichè arriviamo all’Albergo dove abbiamo appena il tempo di fare una doccia veloce e prepararci per arrivare al ristorante dove ci attendono gli altri. Con alcuni ci conosciamo già, con altri è Il piacere di dare un volto alle parole, poi tutti a tavola per il carboload. La serata vola via veloce tra una chiacchiera ed una risata (inguardabile Max Hawker con una Fanta davanti !!) Usciamo per la solita foto di rito


un’aria gelida ci consiglia di ritirarci ai nostri alloggi. Non chiudo occhio, è già domani. Mi ritrovo con Rosaria, (la mia spacciatrice di scarpe) per la colazione e dopo la preparazione accurata del runner in gara, partiamo verso il luogo del ritrovo. Le strade sono già gremite di gente , il poco tempo a disposizione ci consiglia di entrare subito in griglia ed incontriamo quasi immediatamente gli altri amici del forum, elegantemente acconciati con un sacchetto che fa pendant con la mia mantalla di RF

Si parte ! Lentamente arriviamo allo start in mezzo a centinaia di runners e poco a poco riusciamo a trovare un passo accettabile. Ho madda3 di fianco a me e Max ci immortala nel nostro gesto atletico degno dei migliori Kenioti , farò i primi Km chiacchierando con lei, finchè un improrogabile sosta plin plin mi costringerà ad un pit-stop obbligato. Rientro nel fiume di runners e non la scorgo più , farà un tempone nonostante ( dica lei ) la sua scarsa preparazione. “Ma la Maratona è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti potrà capitare”, e così incrocio Rosaria; metronoma di professione (Avvocato per hobby). I Km passano veloci, arriviamo alla mezza tra gli incitamenti dei volontari ,della gente accorsa numerosa e vari gruppi musicali che ci gasano un pò. Poco dopo incontriamo mia moglie che ci scatta questa bellissima foto. anche Marcello e Francesca sono appostati nelle vicinanze e riceviamo uno dei saluti più graditi da due campioni di corsa e di umiltà. Al 25esimo Km comincio a sentire il ginocchio sinistro, qui credo sia cambiata la mia gara. Il dolore è sempre più forte, Rosaria è un centinaio di metri avanti a me, rischio di perderla e fermarmi ma non voglio; l’esperienza di questi anni mi ha insegnato che una crisi può arrivare a qualsiasi km, sia in gara che in allenamento e, se si riesce superare il momento critico può tornare a splendere il sole, che fa capolino,mi aiuta a stringere i denti ed a riaffiancare la mia pacer d’eccezione ! Il dolore si attenua, ormai mi duole allo stesso modo ovunque, quindi tutto bene.
Ancora insieme ! Affrontiamo il cavalcavia del 34esimo poi, dopo due Km la vedo scivolare via piano piano, sempre più lontana, capisco che è arrivato il momento di gestirmi perché ormai manca poco, saranno i Km più duri e voglio arrivare in fondo. Au Revoir Shoshannaaaa !! (Cit.)Il percorso si snoda per le vie del centro, il ciottolato è un compagno di viaggio di cui avrei fatto volentieri a meno, ma le ali di folla che circondano le transenne sono una compagnia insolita per chi come me (e come tanti altri) è abituato ad allenarsi nelle solitarie viuzze di campagna. Ho rallentato ma in modo dignitoso, vedo tanti runners che camminano, (pensavo di farlo anch’io come l’anno scorso e sia chiaro che non ci vedo nulla di male anzi..)il fiato è ancora buono, le gambe reggono, vado avanti ormai manca poco, quando vedo la finish line, le mie gambe si mettono a girare e accellerano fino a tagliare quel traguardo. Il cielo è blu sopra Firenze ! Fermo il Garmin e salvo senza guardare, scoprirò dopo, confermato dal Real time il 4h43’13”, il tempo di Reggio Emilia dell’anno scorso sgretolato, ognuno fa quel che può con i mezzi a sua disposizione, sarei stato felice anche solo di finirla ma questo risultato insperato è una ottima gratificazione non lo nego.Mi tolgono il chip e mi mettono la medaglia al collo, poi ritrovo mia moglie ancora un po’ inebetito mi fa indossare la giacca , bevo un the e ci avviamo verso l’albergo.Con mio grande dispiacere apprendo dal gruppo WA che Sammy non è stata bene, per fortuna nulla di grave, si riprenderà presto, "roccia delle 03.55" Doccia e bagagli , un altro viaggio ci attende.

Firenze S.M. Novella
Domenica 27/11/2016 ore 17.30 ; mentre carico il trolley sul treno lo sento più pesante che all'andata. Souvenirs senza un'etichetta ; gli scritti degli amici che sono diventate voci, gli avatar che sono "cangiati" in visi, persone che non avevi mai visto prima ma ti sembra di conoscere da sempre.
Mentre guardo fuori dal finestrino, la luce lascia il posto alla notte, mentre un sorriso bambino mi si disegna sul viso... è la terza stella.
Non brilla, non è dorata, ma se la guardi bene potrai scorgere il percorso che te l'ha portata...
Ognuno è partito dalle proprie case con un bagaglio, non preparato frettolosamente all'ultimo minuto ma figlio dei mesi di sudore e fatica, esaltazione ed incertezze.
Minuti regalati alla speranza, all'esterno di tutto quello che accade nel mondo, all'interno di tutti i tuoi pensieri.
Tutti insieme abbiamo mangiato e brindato e, tutti insieme ci siamo ritrovati la mattina dopo, sotto a quel cielo che, chilometro dopo chilometro si sarebbe tinto d'azzurro ed avrebbe accompagnato i nostri passi verso un nuovo arrivo.

[elisa udine]

Bellissimo racconto Miro!!!

[hawker]

bellissimo racconto miro!
è stato un piacere conoscerti di persona! a presto, anzi, prestissimo!