Muzak ha scritto:mm ottime riflessioni...
Io sabato ho corso tutto di avampiedi e oggi avevo ancora le gambe parecchio indolenzite. Cme giusto che sia penso che debba fare una progressione... Quindi, correggetemi se sbaglio, potrei iniziare con le mie A3 a correre di avampiede e/o mesopiede quando le mie gambe si saranno rinforzate ele scarpe usurate passero a delle scarpe MINIMAL e poi proverò a piedi nudi NO?!?
EDIT: devo correggermi sul fatto che io menzionavo erroneamente mesopiede, in realtà rimane più verso l'arco plantare e giustamente li non atterri...la zona d'interesse è l'inizio dell'avampiede, il cosidetto "ball of the foot", che poi non altro sarebbe che la zona dei metatarsi.
Senza troppe menate sulle scarpe, fatti dei brevi tratti a piedi nudi a fine corsa...inizi con 100mt (o meno se ti da fastidio) in modalità defaticamento e poi progredisci; usa questa fase per elaborare il feedback che riceverai dai piedi e a provare ad aggiustare la postura e l'atterraggio ( regole generali: ginocchia piegate e mai alzate, atterraggio di avampiede, passi brevi ma frequenti e anticipati. All'atterraggio le dita del piede sono tese verso l'alto, non toccano)
A casa cammina scalzo, ogni giorno fai un 15-20min di esercizi propedeutici: set di lunges, calf raises, stretch dell'achille sulle scale, camminata all'indietro e forward skipping (o "scarpagnare" come lo chiamavo da bambino

)
E leggermente esagerato ma per capire il momento dell'atterraggio di norma è questo visibile in foto:
ball of foot -> avampiede e dita -> tallone
In questo modo l'impatto viene distribuito gradualmente su tutta la struttura del piede e l'effetto molla dell'arco plantare viene massimizzato. Il tutto avviene ovviamente in una frazione di secondo
