PREPARAZIONE MARATONA CON ALBANESI [THREAD UFFICIALE 2]

[Conca]

Concordo anch'io con @stevi e @marathonfinisher, giusto puntare al massimo ma poi bisogna prenderla con filosofia. @tattarugo, io scrivo mai qui ma vi leggo sempre, i tuoi allenamenti mi facevano impressione da quanto forte vai, prova solo per un momento pensare alla gioia che proverai quando raggiungerai l obiettivo perché è nelle tue potenzialità, sarà ancora meglio, sarà un riscatto ancora maggiore. Le gioie dopo le delusioni sono le più belle, tutto subito è quasi uno spreco da un certo punto di vista. Io ci sono molto distante al sub 3h anche se sarebbe il mio sogno, vedremo come andrà, sicuramente non questa stagione, dovrò sudare sangue e se andrà male pazienza, tu ci sei vicinissimo quindi goditi la corsa e non farla diventare frustrazione.

[vitovalente]

Concordo anch'io con @stevi e @marathonfinisher, giusto puntare al massimo ma poi bisogna prenderla con filosofia. @tattarugo, io scrivo mai qui ma vi leggo sempre, i tuoi allenamenti mi facevano impressione da quanto forte vai, prova solo per un momento pensare alla gioia che proverai quando raggiungerai l obiettivo perché è nelle tue potenzialità, sarà ancora meglio, sarà un riscatto ancora maggiore. Le gioie dopo le delusioni sono le più belle, tutto subito è quasi uno spreco da un certo punto di vista. Io ci sono molto distante al sub 3h anche se sarebbe il mio sogno, vedremo come andrà, sicuramente non questa stagione, dovrò sudare sangue e se andrà male pazienza, tu ci sei vicinissimo quindi goditi la corsa e non farla diventare frustrazione.

@Tattarugo è solo questione di tempo. Avrà ancora più gusto quel momento

[lucaibe74]

@tattarugo capisco la delusione e immagino che tu sia un gran bel agonista,per cui ti sono vicino,lo sono anche io e tanto...quando ti poni obbiettivi importanti e fai tutto per mesi alla perfezione a caldo un 3h02 sembra un fallimento...pensa che c’e’ gente,molta gente,tantissima gente che quel tempo farebbe carte false per farlo,per cui sbollisci la delusione e se te la senti ti aspetto a ravenna per fare trenino,sarei lieto insieme a te a disintegrare il fatidico muro...pensaci

[Skiptomylou]

Perché? Siamo amatori, non ci paga nessuno per correre anzi siamo noi che paghiamo per la nostra passione. Ok gli obiettivi, giusto provare a migliorarsi e fare del proprio meglio per vedere dove si può arrivare, ma dopo un risultato del genere con personal best battuto per me bisognerebbe solo guardare il bicchiere mezzo pieno a mente lucida. Ovviamente posso capire la delusione, ci sono passato anche io l'ultima volta a Milano quando negli ultimi 10 km ho avuto problemi e sono calato inaspettatamente. Ma è finita lì...

Con tutto il rispetto, dissento. Se si ha un obiettivo, non arrivarci è un fallimento, il resto sono scuse (è un discorso generale e totalmente avulso dalla prestazione di tattarugo). In qualsiasi frangente, anche nella corsa.

[CorriBabboneCorri]

come giusto abbiamo tutti il nostro modo di vedere la corsa, io personalmente lo trovo l'unico momento veramente mio rimasto nella mia vita, non e' una cosa negativa credetemi, non tollererei un altro minuto della mia vita in assenza di mio figlio (lavoro permettendo ovviamente) e quei pur rarissimi momenti in cui corro e mio figlio e' a casa gia' faccio fatica emotivamente a rubarli.
ma quando accendo l'mp3 e inizio a correre spengo il resto, e divento competitivo con me stesso, voglio correre si, ma voglio imparare, migliorare, analizzare quanto faccio.
corro una maratona solo se dietro l'angolo c'e' un obiettivo, e se l'obiettivo e' un PB, o un sub 3h, allora devo raggiungerlo.
se non riesco sono severo con me stesso, ma severo come un padre che non vuole che suo figlio commetta nuovamente lo stesso errore.
non accetto il bicchiere mezzo pieno perche' non mi arrendo, preferisco subito rimettermi a testa bassa e lavorare sodo, cercando di correggere gli errori.
ma quando sono a casa, allora non mi importa, la corsa e' il mio momento di liberta', ma tutto il resto del tempo sono felicemente in prigione

in sostanza il mio allenatore interiore e' il sergente maggiore Hartman

[Stevi]

Perché? Siamo amatori, non ci paga nessuno per correre anzi siamo noi che paghiamo per la nostra passione. Ok gli obiettivi, giusto provare a migliorarsi e fare del proprio meglio per vedere dove si può arrivare, ma dopo un risultato del genere con personal best battuto per me bisognerebbe solo guardare il bicchiere mezzo pieno a mente lucida. Ovviamente posso capire la delusione, ci sono passato anche io l'ultima volta a Milano quando negli ultimi 10 km ho avuto problemi e sono calato inaspettatamente. Ma è finita lì...

Con tutto il rispetto, dissento. Se si ha un obiettivo, non arrivarci è un fallimento, il resto sono scuse (è un discorso generale e totalmente avulso dalla prestazione di tattarugo). In qualsiasi frangente, anche nella corsa.

OK, ma non è che se non ce la fai una volta sei finito (a parte il fatto che devono essere veri obiettivi e non sogni). Hai sempre l'opportunità di riprovarci, non è morto nessuno. Penso che i fallimenti siano ben altri nella vita.

https://www.albanesi.it/arearossa/artic ... ordman.htm

Dato che siamo nella stanza dedicata ad Albanesi....consiglio la lettura. Io mi sento in sintonia con questa visione:

Negli ultimi anni mi sono un po’ defilato dal mondo “ufficiale” della corsa amatoriale perché ne ho scoperto un potenziale terribile limite. Tutti (atleti e allenatori) lavorano in funzione della prestazione, quasi fossero professionisti. Ciò porta a un miglioramento delle conoscenze, ma ha anche un limite enorme: il fraintendimento del valore dello sport.

[marathonfinisher]

Concordo con stevi e conca; anche io sono un agonista nato e sono stato fin da piccolo il giudice più severo di me stesso ma riuscire a contestualizzare la situazione e a conferirle il giusto peso aiuta, a mio avviso, a viverla meglio; detto questo anche io ho un obbiettivo che è il sub 3h15’ in una maratona primaverile...mi allenerò sodo e senza sconti ma se non dovessi riuscirci per miei limiti fisici (non credo) o perché dovrò confrontarmi con il mio essere padre di un meraviglioso bimbo di 17 mesi o il mio essere medico urgentista di pronto soccorso (non dormo 7-8 notti al mese +stress psicofisico annesso e connesso!!), amen...non mi abbatteró o non mi deprimerò ma, caparbio come sono, semplicemente riproverò col sorriso sulle labbra!
Continuerò a sognare di raggiungere il mio scopo senza il sogno diventi il mio padrone.

[CorriBabboneCorri]

credo che tutti, indipendentemente da quanto siamo "severi" con noi stessi, siamo amatori capaci di dare alla corsa la giusta dimensione, senza lasciare che le dinamiche ad essa legate cambino quella che e' la nostra vita di tutti i giorni, famiglia e lavoro in primis.
detto questo c'e' chi vede le cose in maniera piu' rilassata, chi (come me) invece si diverte di piu' se sfida se stesso, ma con la serenita' di chi sa che non si puo' sempre vincere.
ad oggi nel 2017 ho corso 2466 km, una cosa senza dubbio straordinaria, soprattutto se pensata 4 anni fa quando pesavo 90 kg... ma se a Firenze non faccio sub 3h non venite a dirmi di guardare il bicchiere mezzo pieno, posso essere contento del percorso fatto, ma non posso essere soddisfatto del risultato finale

sempre ottime riflessioni qui in stanza

[pippotek]

Avete tutti ragione e vi ammiro. Alle vostre riflessioni aggiungete questa considerazione: un conto è allenarsi per fare il sub 45' (o qualsiasi altro tempo) in una 10km. Se l'allenamento per quel tempo c'è (soprattutto se è albanesi), il risultato si porta a casa. Più si allunga la distanza, più è possibile che sorgano "contrattempi". La maratona (che io non ho ancora corso) è sempre un'incognita, la maturità nell'affrontarla sta non solo nell'averne diverse nelle gambe, ma anche nell'essere consapevoli che su quella distanza ci potranno essere sempre imprevisti. Per dirne una, Kipchoge con tutto il suo entourage-Nike non è riuscito a battere il record del mondo a Berlino, nonostante fosse tutto confezionato per l'evento, e si presentava con la frase "per me il record del mondo e inferiore al mio PB".

[Muttley_76]

Secondo me è legittima la delusione per non avere raggiunto un obiettivo alla propria portata, l’importante è trasformare la delusione in motivazione per raggiungere l’obiettivo in futuro!

Per me oggi FP di 28 km miseramente fallito, non mi piace cercare scuse ma penso di sapere il motivo: 16 ore di aereo e 3 di auto dal Giappone all’Australia, passaggio da 14 gradi a 27, allenamento sotto il sole portando in mano 2 bottigliette d’acqua, niente gel... Fatto sta che sono crollato, mi sono fermato una prima volta dopo 20 km, poi a 24 km, poi a 27 km mi sentivo svenire dalla disidratazione ed ho camminato 1 km fino all’albergo... Ora sono sdraiato in coma cercando di non addormentarmi prima della cena!