[DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Discussioni e domande sugli infortuni e sui metodi per superarli

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Jollyroger
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da Jollyroger »

A me è stata proposta l'operazione chirurgica, ma sinceramente
1) non mi fido molto, ne ho sentite troppe, anche recentemente, di gente che si è fatta aprire e anziché risolvere ha peggiorato la situazione;
2) non mi sembra di essere così messo male.

Un amico sta per farsi operare, ma lui in effetti ha dolori fortissimi e problemi a camminare ed anche rimanere in piedi.
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deborah72
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da deborah72 »

Purtroppo si è ripresentato il dolore.
Credo che l'ultimo ciclo di onde d'urto mi abbia risvegliato il tutto.
Non credo passerà a breve
Forse ci vorranno anni.
Invidio chi corre ma ora anche chi solo cammina.
Mi sento sempre più depressa....
Credo che mi buttero' nel nuoto (sperando di riuscirci)
Non mi rimane che concentrarmi su quel che posso fare e non su quello che vorrei....
Ultima modifica di deborah72 il 6 ago 2018, 7:15, modificato 1 volta in totale.
Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita

26/04/14 km 10,32 min 64
15/06/14 km 11,95 min 72
26/06/15 km 14,38 min 86
16/08/16 km 14,48 min 87
17/09/16 km 15,14 min 90
23/08/17 km 15,91 min 94
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elisa udine
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da elisa udine »

Forza Deborah! un abbraccio
21km: 1h36'33" 2020
42km: 3h24'02" Cividale 2019
6h: 70,3km Biella 2021
75km: 7h21'20" Ob Mrzli Reki 2019
100km: 9h18'51" Imola 2021
viewtopic.php?t=40338 :flower:
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labboro
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da labboro »

forza Deborah anche a me è successo che le onde d’urto hanno fatto peggiorare la situazione
Non pensare piu a correre per ora , io ho approfitato di questo infortunio per imparare a nuotare come si deve e ho anche fatto delle “traversate” nei laghi a nuoto che sono delle belle manifestazioni senza troppe tensioni . Ho ripreso una volta passata un po la fase acuta anche il mio primo amore la bicicletta !
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Riky
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da Riky »

labboro ha scritto: 16 dic 2017, 9:34 @riky alternavo più che altro perché correre con drop basso mi ha aiutato ad imparare a tallonare meno , e mi piaceva la sensazione di "libertà" che scarpe tipo le Nike Free davano , però ovviamente per distanze lunghe mi serviva più protezione! :-)
Delle drop 0 su asfalto per 10 km in 45 min (187 x 65 kg, pianta stretta, piedi piatti con plantari) sono protette a sufficienza? Non ho esperienza diretta di drop specifico, dunque vorrei capire bene, grazie :wink:

PS: riporto di seguito il mio post nel quale approcciai la questione del drop:
Riky ha scritto: 14 dic 2017, 9:57 @ Cagnulein

Quando approcciai la questione spiegai ampiamente il problema della fascite, bensì feci successivamente molto di più: curo dati precisissimi del prima/durante/dopo gli allenamenti, ed aggiorno il tecnico ciclicamente (sono un estremista dei dati, in particolare per la nutrizione ed il mio sport, dunque mi viene facile farlo a prescindere :D ). Premesso questo, non esiste un plantare per la fascite, esiste solo il plantare "giusto", cioè quello che elimina il più possibile gli scompensi di ognuno di noi, i quali molto spesso derivano da fattori molteplici (pianta dei piedi, caviglie, anche, ecc., ecc., ecc.). I plantari vanno utilizzati su scarpe completamente neutre, siccome qualunque variazione data dalle scarpe modifiche per forza di cose l'azione del plantare. Riguardo alla differenza di altezza tra il tallone e la punta, cioè del "drop" o "offset" della scarpa (lo specifico per chi tra noi leggendoci, come nel mio caso, non sapesse cosa significhi), io ho delle Asics Ziruss (modello esclusiva Decathlon, il quale corrisponde sostanzialmente alle Nimbus, probabilmente alle Nimbus 15) le quali hanno 10 mm di drop: non ho mai tenuto in considerazione questo dettaglio, siccome i plantari di base devono poggiare su una superficie più neutra possibile, ma d'ora in poi lo farò, siccome, pensandoci, potrebbe comunque influire (io corro 10 km su asfalto in 45 min. circa, quindi non sono particolarmente veloce, questo potrebbe portare a non sfruttare molto l'avanpiede, o comunque non particolarmente, scaturendo, forse, nella forte vescica la quale si manifesta in corrispondenza del I° cuneiforme del piede destro, la quale non si manifesta senza plantari, ma devo limitare le uscite o salta fuori la fascite).

Quindi grazie mille per l'imboccata, e ti pongo una domanda: quali potrebbero essere delle scarpe neutre, con drop 0, adatte per l'asfalto, magari suddivise tra pianta stretta e larga? Grazie mille.

PS:

Posto alcuni link i quali ho trovato molto utili in merito al drop:

http://romacorre.it/index.php/comunicat ... o-di-corse

http://www.triathlontime.com/drop-e-inf ... -dachille/

https://www.albanesi.it/corsa/scegliere ... unning.htm

Stando a quanto riportato, un drop superiore ad 8 mm limiterebbe la mobilità della caviglia e, siccome io sono molto mobile (sono un calistenico votato decisamente alla mobilità) potrebbe essere un questione nettamente determinante. Io cominciai a soffrire di fascite plantare dopo uno stupido evento traumatico, bensì una mattina sciagurata mi alzai, al buio, ed andai verso le finestra ignorando la presenza di una sedia la quale lasciai sul percorso la notte precedente, centrandola con il piede destro. Sentii un "tac" all'altezza del malleolo peroneale (o "laterale"), più precisamente fra esso ed il tarso, un po' come si si fosse "allungato" (passami il termine) uno dei piccoli legamenti presenti (vedi foto successiva per la complessità), tant'è che questa "lassità" maturata mi diede fastidio per molto tempo (non correvo quasi, ma la sentivo anche negli esercizi come lo squat profondo).

https://www.patologieortopediche.net/wp ... _piede.jpg

Quindi, forse, il drop potrebbe essere un valore per me importante, siccome riguarda proprio la limitazione della mobilità della caviglia. Prima avevo le Nimbus 18, le quali hanno il medesimo drop (10 mm), ma erano meno ammortizzate ed avevano la pianta più stretta (però su quello non usavo questi plantari, quindi non ho riscontro riguardo alla vescica).
:thumleft:
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aiace.ct
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PRP (plasma ricco di piastrine)

Messaggio da aiace.ct »

Ho 45 anni e continuo a correre da 6 anni piû frequentemente; a tratti durante la preparazione a maratone anche 5 volte a settimana e mai piû di 300 km al mese.non ho il tempo per fare di piû e forse neanche mi interessa. Ho incontrato la fascite plantare e la tendinite bilaterale..di contro abbiamo fatto ginnastica postutale, usato i plantari x 18 mesi, migliorato la qualità e la quantità di alimenti ingeriti....nonostante tutto l età avanza e la lassità alle ginocchia si fa sentire.il mio corpo é inadatto alla corsa di fondo ma non voglio ancora mollare.
Ho quindi sentito parlare di questo intervento non ancora diffuso che pare fino ad una certa età valutabile (50 anni?) sarebbe un rimedio alla rigenerazione dei tessuti cartilaginei dopo la somministrazione via ago delle proprie piastrine centrifugate e lavorate fino ad addivenire ad un gel.con circa 30 cl di sangue in un unico intervento si ritorna in uno stato di forma quasi ottimale.

Qualcuno ha già provato?io vorrei sottopormi.
Ecco se q.uno potesse fornire la propria testimonianza da runner sarei grato ed eventualmente invogliato a fare.
Grazie
Venezia??
dmimmor
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da dmimmor »

Se ti riferisci alle infiltrazioni di gel piastrinico, o PRP, io sono tra coloro che le ha sperimentate con esito positivo per uscire da una Fascite Plantare inserzionale, dopo aver tentato inutilmente con fisioterapia varia, onde d'urto e cortisone.
Se fai una ricerca con il mio nickname troverai diversi post in materia.
Te ne lascio uno tanto per iniziare :
viewtopic.php?f=29&t=49462&p=2159260&hi ... r#p2159260
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aiace.ct
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da aiace.ct »

Grazie dmimmor.ora gli do una bella letta.avrei le ginocchia da "ricreare" e x ora rimedio con pesi in palestra controvoglia.
A dopo
Venezia??
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Riky
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da Riky »

Oltre a tutto quanto ampiamente discusso a più riprese a livello di fisioterapia ed annessi, sappiamo bene quanto le scarpe possano giocare un ruolo fondamentale, ma tranne la questione se siano neutre/pronatrici/supinatrici, a pianta normale/larga/stretta, A1/A2/A3/A4, relativi plantari, ecc., si parla sempre molto di rado del drop (detto anche "offset" o "differenziale"), cioè, della differenza di altezza tra la punta ed il tallone, la quale varia notevolmente la capacità di movimento della caviglia, ripercuotendosi su varie strutture del piede (in particolare la fascia plantare, ma non solo): sto facendo molte ricerche su questo, e sembra che un drop superiore a 4 mm "possa" contribuire al problema (coincidenza, io non ho mai avuto scarpe con meno di 10 mm di drop, ma non ho ancora fatto il test inverso). Nel sito seguente stilano la classifica, in base alle recensioni migliori, riguardo alle scarpe con drop 0-4 mm (dette "minimal"):

https://runrepeat.com/ranking/rankings- ... ning-shoes

Anche in questo interessante video viene citata la questione della potenziale correlazione tra drop e fascite:

https://www.youtube.com/watch?v=kycXMKGB5_E

Ed in un commento al video vengono inoltre consigliate le scarpe seguenti, approvate dall'autore:

https://www.lemsshoes.com/shop/mens-primal-2.html

PS:

Chiaramente non si pensa di risolvere una fascite solo con delle drop 0-4 mm, ma di evitare l'eventuale riacutizzarsi del problema, sempre che sia stato causato dall'impedita motilità della caviglia per un drop elevato, ma secondo me è un argomento che va approfondito a dovere.

Chi ha esperienza di drop 0-4 mm? Grazie! :)
Galletto Nero

Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Fascite plantare 3

Messaggio da Galletto Nero »

Questa schifezza assoluta si comporta come gli elementi radioattivi: la massa si dimezza (quindi si migliora) ma il processo è inarrestabile. Continuo a sentire dei piccoli miglioramenti, ma non esiste una fine del male.

A rettifica di quanto ho detto io stesso qualche pagina fa, vorrei dire che evitando del tutto di fare allungamenti o massaggi avverto che il fastidio tende nettamente ad attenuarsi. Insomma meglio non toccare.

Quello che mi deprime non è tanto il fastidio, con cui bene o male riesco ormai a convivere, ma un certo gonfiore accompagnato da tessuto grumoso/granuloso che è lì fermo da anni e non va via neanche per idea. Da questo punto di vista non c’è mai stato il minimo segno di miglioramento.

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