
Ai primi di giugno, in seguito da un lungo (al mio ritmo del lungo, non tirato insomma), in un periodo di buona forma, mi è venuto un dolore alla pianta del piede, verso le dita. Mi è insorto dopo un'oretta e mi è durato per un paio di giorni. Niente di tremendo, però al mattino appena sveglio mi tirava e doleva appoggiando il piede a terra. Il dolore si è spostato nei giorni successivi verso il tallone, e li è rimasto. Non ho mai smesso di correre, ma, per via del caldo che io soffro incredibilmente, ho ridotto la intensità delle uscite (niente ripetute da luglio) e ho smesso con i lunghi (ma tutte le estati faccio così, per poi riprendere l'allenamento intenso ai primi freschi).
Corro senza problemi, non ho dolore, arrivato intorno agli 8 km alle volte sento un senso di tensione ma posso correre tranquillamente. Appena finito, nei minuti e ore successive la pianta (zona di attacco al tallone) mi duole un poco, ma basta che mi massaggio con le dita e stiro le dita del piede perché si allevi quasi del tutto. Anche se non ho dolore, però, e pizzico tra indice e pollice l'inserzione della fascia sul tallone, il dolore lo sento (non forte ma c'è). Corro anche tutti i giorni.
Se rimanesse così non mi dispero, ma temo nel momento in cui intensificheró gli allenamenti.
Ma si può trattare di fascite? Altrimenti?