Ciao lablinux!
Oddio, è una domanda difficilissima!
Allora, ti do due versioni di risposta:
Versione breve
Arrivo a casa. Mi cambio. Esco. Corro. Torno a casa. 4x o 5x settimana.
Versione lunga
Eh... non credo di essere proprio un esempio. Partirei da quello che
non faccio:
- Non faccio potenziamento (e dovrei)
- Non faccio cross training (e un pochino non farebbe male)
- Non curo l'alimentazione (tranne evitare di ingozzarmi di pasta e pizza per enne giorni di fila, per il resto non ci sto attento. E dovrei)
- Non guardo il GPS. Tranne qualche volta nell'allenamento un po' più lungo della domenica, per il resto mai, neanche nelle ripetute, le faccio secondo il programma e poi vedo a casa quanto vicino o lontano sono rimasto ai tempi prefissati
- Non recupero allenamenti persi per impegni. Se salta salta, non divento matto, lo dico sempre a me stesso: io comando, non la corsa.
- Non seguo più una tabella prefissata, ho maturato la convinzione che siano troppo generiche, bisogna prenderle come linea guida, un'indicazione di massima a seconda del metodo che si vuole seguire, ma niente di più.
- Non sono molto sistematico nel fare riscaldamenti e defaticamenti. A volte si, a volte no. E anche qui, forse dovrei impegnarmi di più.
Cosa faccio invece:
- Ho aumentato tanto il chilometraggio. Ma non ci sono riuscito grazie a chissà quale sforzo di volontà. Molto più semplicemente da qualche mese finisco prima il lavoro, alle 17.30 sono fuori ufficio, alle 18.00 spesso riesco ad essere in strada e posso fare un allenamento senza dover poi cenare da solo (cosa che non mi piace, a cena ci troviamo a casa tutti e tre e ci raccontiamo la giornata, a TV spenta, quando non è così mi dispiace molto e mi sembra di aver perso qualcosa)
- Ho fatto mie le indicazioni di runner più veloci e più esperti: quando c'è da andar piano si va piano, quando c'è da menare si mena. E così ho imparato a fare la CL lenta, anzi a volte penso che dovrei farla anche un po' più lenta. E di conseguenza arrivo all'allenamento di qualità un po' più riposato e con un po' più voglia di darci dentro.
- Ho cercato di portare le proporzioni corsa lenta-facile / corsa impegnata di qualità intorno al 70-30 o 80-20. Nella preparazione per Reggio Emilia sono riuscito a fare un discreto numero di settimane da 5 allenamenti con: 1° all. CL, 2° all. CL, 3° all. qualità (ripetute o progressivi), 4° all. CL e 5° all. domenicale lungo con almeno metà CL e poi in progressione.
- Un dettaglio nelle ripetute: ho cercato di fare sempre i recuperi intorno al ritmo maratona che mi ero prefissato. Mi viene da pensare che dopo un 1000 tirato, se fai un recupero a ritmo maratona (ovviamente bisogna riuscirci bene, cioè deve essere proprio un recupero), beh.. allora è come se il messaggio che lanci al corpo è tipo: vedi, a ritmo maratona si va piano, è facile, lo puoi tenere per tanto tempo. Sono ignorantissimo in materia, ma scommetterei che questo tipo di allenamenti sia quello che dà luogo ai maggiori stimoli allenanti.
- Ho corso solo se ne avevo voglia: non è quasi mai successo durante la preparazione per RE, però un paio di volte si, non ne avevo proprio voglia. E non sono uscito (vedi concetto di prima, io comando, non la corsa, che lo so, è pericoloso se ci si pongono obiettivi, la scusa per non uscire uno se vuole la trova sempre, però è più importante per me non far diventare questa cosa un'ossessione)
E' in base a questa impostazione che sono migliorato? Non lo so. Probabilmente, un miglioramento ci sarebbe stato lo stesso, alla fine la corsa è adattamento costante, credo che per la maggior parte di noi tapascioni, se continui a correre, migliori comunque, siamo così distanti dall'essere ottimizzati.
Se ce la faccio un giorno metto l'elenco con un po' di dettagli delle ultime 12 settimane prima di Reggio Emilia, magari a qualcuno può venir buono.
