The Observer ha scritto: ↑30 mar 2020, 11:22
A me sembra che altri Paesi abbiano provato altre strade. Non capisco perché ignorarle, Pacio. E la risposta "non si può fare in Italia" nella tua stessa logica non vale finché non venisse almeno considerata.
TO tu sei un fisico no? I calcoli puoi farli anche tu con il numero attualmente processabile di tamponi (e relativo tempo) e il numero da testare... Manco tutti gli operatori sanitari riusciamo a testare in un tempo degno da non dover tornare a ritestarli d'accapo.
Altrove (Corea) si è fatto? Vero. Con numeri da testare infinitesimali e possibilità di farlo in numero maggiore dei nostri.
Quando, speriamo presto, arriverà un test con la stessa sicurezza ma tempistiche e numeri processabili diversi se ne potrà parlare.
Ultima modifica di shaitan il 30 mar 2020, 13:06, modificato 1 volta in totale.
Il mio diario tra pesi corsa e (ogni tanto) dieta 5k 19.07 (passaggio test) 10k 38.34 (test pista 01/22) 21k 1h23.23(Roma Ostia '22) 42k 2h58.47 (Milano '22) 6h 70.4km (Grosseto '24)
Concordo che la soluzione cinese possa essere non applicabile da noi. Ma quella della Corea del Sud forse sì. Mi sarebbe piaciuto vedere (ammesso che non lo abbiano fatto, ma non comunicato o forse mi è sfuggito) una task force e mobilitazione dell'industria chimico-farmaceutica nazionale per incrementare i test (tamponi) di un uno o due ordini di grandezza al più presto. Per ora viaggiamo intorno ai 30 mila al giorno. Pochi.
The Observer ha scritto: ↑30 mar 2020, 12:19
ripeto: non è detto. Ricordo che Wuhan è una città di 11 milioni di abitanti (19 milioni di area metropolitana). Non capisco proprio questa ostinazione a non considerare una tecnica che ha funzionato sulla base di un non provato "noi siamo diversi".
In cina non hanno fatto test massivi all'intera popolazione. Stai confondendo il metodo cinese e quello coreano. Metodo cinese = chiudere con coprifuoco e esercito in strada il nord (ma a questo punto l'intera Italia vista la diffusione) per due mesi.
Ultima modifica di shaitan il 30 mar 2020, 13:09, modificato 1 volta in totale.
Il mio diario tra pesi corsa e (ogni tanto) dieta 5k 19.07 (passaggio test) 10k 38.34 (test pista 01/22) 21k 1h23.23(Roma Ostia '22) 42k 2h58.47 (Milano '22) 6h 70.4km (Grosseto '24)
Per chiarire, penso che al mondo non ci siano buoni e cattivi ma gesti corretti e scorretti. Certamente non invoco la Cina come sistema, ma ci mancherebbe! E certamente hanno fatto un errore madornale e non scusabile all'inizio.
Dico solo che la metodologia usata - soprattutto - dalla South Korea è stata di successo. Che fosse la Cina, la South Korea o la Tanzania ad averla applicata è irrilevante. Bisogna guardare a quello che hanno fatto e applicarlo, ma per intero. Così, ripeto, non dureremo molto. E come fatto notare rischiamo effetti sull'economia e sulla società ancora più potenzialmente pericolosi.
Se si controllassero sistematicamente i positivi si potrebbero evitare conseguenze gigantesche sul resto del paese. Fattibile? Si, altri l'hanno fatto. Applicabile in Italia? Dipende da tutti noi, ma io ci proverei intanto prima di dire di no.
Shaitan: leggi tutto quello che ho scritto da ieri ad oggi. Ho incluso anche l'ennesimo articolo che parla della Corea del Sud come esempio di sistema che ha in qualche bloccato l'esplosione del male. Ho usato Wuhan solo come esempio di una zona ENORME e popolosissima dove in qualche modo l'epidemia è stata fermata, contro l'argomento che "a Roma non si può applicare".
Il problema è, ripeto, che non si può da un lato affermare che così non si può andare avanti a lungo e allo stesso tempo concludere (senza prove) che non vi siano strategie di successo o che queste strategie non siano applicabili nel nostro paese. E' un'affermazione basata sul nulla.
Ultima modifica di The Observer il 30 mar 2020, 13:13, modificato 2 volte in totale.
“Great things are done when men and mountains meet" -- William Blake, circa 1793
Il mio DIARIO. Le mie corse su Strava
Ho appena visto un video di un ragazzo che racconta della sua quarantena totale in una città a 1000 km da Wuhan, con i "sorveglianti" sotto al palazzo che, quando usciva ogni 4 giorni gli prendevano nome e temperatura e li registravano e che, se serviva, gli portavano la spesa in casa pur di non farlo uscire. Prova a fare un cerchio di 1000 km intorno a Codogno... Capo Spartivento sono 1050km, dentro ci sono Timisoara, quasi tutta la Germania, buona parte della Danimarca, Bilbao, Londra... Tutti in isolamento con i sorveglianti davanti al portone?
zeromaratone ha scritto: ↑29 mar 2020, 22:12
Come si è già detto non si può tenere il Paese fermo e in quarantena ancora per un mese, credo che dopo Pasqua debbano iniziare a far girare un po’ l’industria e le attività commerciali.
Basterebbe dotare gli italiani di mascherine chirurgiche. Le metti obbligatorie per girare e per lavorare e al costo di 1 euro in farmacia.
Non è una cosa molto difficile IMHO
Verissimo. ..ma chissà perché nessuno ci ha pensato
Come diceva un politico della Prima Repubblica a pensare male si fa' peccato ma a volte si indovina ( o qualcosa del genere )
io son della stessa idea forse lo avevo anche già scritto non ricordo . Dovrebbero mettersi a produrre queste cose tutti gli stabilimenti esteri e non di ditte italiane che fanno abiti . Non serve che sia chirurgica . e' sempre meglio di non avere niente . si puo' usare il cotone , il tessuto non tessuto . il tessuto non tessuto si trova per assurdo anche nei sacchi filtro aspiratori . Non sono certificate ma chi se ne frega ! se anche danno la possibilità di proteggere il 50% è sempre meglio di niente . In giappone/cina c'è rispetto dell'altra persona . se hanno l'influenza indossano la mascherina . da noi se hanno l'influenza ti scatarrano per terra mentre sei in fila .
ipotizziamo la riapertura :
festa che tutti si ammassano - ritorno alla vita . nel mucchio 5 ammalati - e si ricomincia .
ps . oggi al supermercato commesse che discutevano su due vecchietti che conoscono : prima è stata la moglie - 40 minuti - poi è venuto il marito - 1 ora e 30 .
Che da noi non si possano fare, oggi e nemmeno nell'immediato, non è un'affermazione basata sul nulla. E' basata sulla nostra organizzazione, struttura sociale e Costituzione. Tutte cose modificabili, per carità ma con i loro tempi. E non so se valga la pena. Un altro video interessante sul: si poteva fare di più: https://www.ansa.it/sito/videogallery/i ... 4cd96.html
La cosa che mi rattrista, in questo video, è il passaggio dove dice "non c'è un manuale". Ecco, ci doveva essere perché era un evento prevedibile. Se la mia azienda perde tutti i dati l'IT non può dire "non c'era un manuale"; ci doveva essere! Spero che ci sarà per il futuro.