Il 16 aprile ho scritto questa mail a 56 società mediche italiane (di nutrizione, cardiologia, endocrinologia, psichiatria, pediatria, ecc.: elenco):tomaszrunning ha scritto: ↑18 apr 2020, 7:11 Lo sanno ormai anche gli americani che l'esercizio fisico prevent coronavirus patients from developing severe complications like acute respiratory distress syndrome (ARDS),
"Comunicazione personale ad alcune società mediche riguardo al problema della sedentarietà durante i provvedimenti di limitazione agli spostamenti in corso di CoViD-19
Buonasera,
scrivo come privato cittadino, ma informato sulla ricerca scientifica e le raccomandazioni dell’OMS e di diverse associazioni mediche internazionali, per quanto riguarda i consigli all’attività fisico/sportiva, come preventiva e, in diversi casi, curativa, di diverse patologie di tipo cardiovascolare, endocrinologico, immunologico, infettivo, oncologico, psicologico/psichiatrico e nutrizionistico/alimentaristico.
Tralascio la segnalazione della sterminata serie di riferimenti bibliografici a sostegno di quanto sopra.
Nell’attuale situazione di lockdown (più o meno totale) è chiaro che sia pressoché impossibile fare attività outdoor in modo sereno ed abituale, anche in forma singola e rispettando le regole di distanziamento individuale. Sia i provvedimenti, sia l’atteggiamento dell’opinione pubblica, tendono a limitare o a proibire del tutto questo tipo di attività. E’ chiaro che viene consigliata l’attività fisica indoor sia da parte delle istituzioni (Ministero Salute, ISS, ecc.) che da parte di molte società mediche, ma è indubbio che sia molto più complicato organizzarsi in questo senso. Inoltre la confinazione domiciliare rischia di aggravare (o ingenerare) tendenze autolesionistiche come l’alimentazione incontrollata, le dipendenze da alcool e droghe e l’abuso di ansiolitici.
Come Società/Associazione scientifica che si occupa di queste problematiche, le state considerando, anche sensibilizzando le istituzioni, oppure ritenete che l’attuale emergenza sanitaria sopravanzi qualsiasi esigenza di altro tipo, come la promozione dell’attività fisica? Non c’è il pericolo che, costretti a scegliere tra un rischio (di essere contagiati dal SARS-CoV-2) ed un danno certo (la deprivazione di una sufficiente attività fisica), si vada incontro ad un periodo in cui ci sarà un’esplosione di queste patologie, in una popolazione che già non brilla nelle adozioni di comportamenti virtuosi?
Grazie infinite per la cortese attenzione"
Ad oggi hanno risposto solamente 4 (più 1 da cui è arrivata una risposta automatica che dice che sono chiusi ed un'altra che ha addirittura l'email sbagliata sul sito): due hanno detto che ne sono al corrente così come le autorità e comunque hanno consigli sul sito (i soliti delle attività indoor), una ha ringraziato ma non se ne occupano (è una società di nutrizione) e un'altra ha ringraziato per lo stimolo e chiede se ho protocolli validati (di che?).
Male.

