[DIARIO] Trovare il Lato Positivo... Iniziare a correre

[victor76]

Hellboy
Sei un grande, continua così!

[enzodm]

Bravo!

[Cavras]

Ciao Hellboy... Ti faccio i complimenti per la tua capacità di mettere nero su bianco le tue emozioni, ma soprattutto per la tua costanza nel raccontare i tuoi progressi, i tuoi traguardi, ma anche i tuoi dubbi e i tuoi errori. Sono capitato per caso sul tuo diario, ma sei riuscito alla grande a trasmettermi tutto... A farmi appassionare al tuo percorso che è molto simile al mio, sia per quanto concerne ciò che ci ha spinto a correre, che per quanto riguarda stimoli ed obiettivi.
Anche io ho iniziato a correre dopo aver perso peso (15 kg per me), e poi via via ho spostato l'asticella: ad ottobre ho in programma la mia prima mezza a Pisa. Passo dopo passo... E poi si torna a casa da Anna, che di anni ne ha due, e ogni volta che la guardo ho la certezza che la sfida più grande un po' l'ho già vinta.
Continua così...

[Hellboy]

"Vieni a chiudere la porta??" le sussurravo.
Lei ancora addormentata, i bimbi ben distribuiti, uno nel lettone, l'altro nel lettino.
La camera era semplice ma spaziosa, il bagno rinnovato pochi mesi prima, la vista sul mare con gli ombrelloni perfettamente allineati.
Si alzava con gli occhi semichiusi e i capelli scompigliati, io uscivo e lei tornava a letto.
L'ascensore, pochissimi metri (10??) ed ero sul lungomare, un lungo rettilineo di assi di legno imbullonare a terra che ad ogni passo sembravano farti rimbalzare.
Tanta gente a passeggio, tante persone a correre, io tra loro, alla ricerca di qualche corsa fatta senza affanno, dopo un agosto piuttosto difficoltoso, tra ginocchia doloranti e lente riprese, caldo asfissiante e corse che si trasformavano in camminate.

Correre al mare è bellissimo. Li ho ritrovato un po' di condizione, o forse sono solo riuscito a liberare un po' mente e corpo.
10km la prima uscita, il giorno dopo riposo.
12 km la seconda uscita, il giorno dopo riposo.
8km la terza uscita, il giorno dopo riposo.
16km la quarta ed ultima uscita, e il giorno dopo a casa.
Le corse finivano in riva al mare con il sole che iniziava a salire e a scaldare, l'acqua che sfiorava le mie Brooks e un po' di stretching rigenerante.
Il "Buongiorno" al bagnino, acqua alla fontanella e su in camera, dove ci si preparava per il mare.
Sensazioni sparse di serenità, semplicemente belle.
Perchè alla fine le cose semplicemente belle, sono proprio belle.

Siamo tornati e sono tornato a macinare chilometri, con buona gamba e buone sensazioni.
Le giornate si sono irrimediabilmente accorciate, la mattina presto ci sono ancora le stelle ed io ho dovuto abbandonare le mie strade di campagna poco illuminate per un percorso cittadino.
E' quasi tutto completamente illuminato.
E' tutto in paese, tra ciclabili e marciapiedi, 10km abbondanti, quasi la perfezione.
Qualche buona uscita, qualche fartlek, qualche allungo, e poi un venerdì mattina le gambe andavano, ed ho provato a tirare.
2-3-4-5km... E le gambe andavano.
Allora ho continuato...
6-7-8-9-10km... E alla fine, per la seconda volta nella mia vita, il 4 li davanti.
Non il mio migliore 10km, ma un ottimo risultato, considerato il periodo e i pochi allenamenti fatti bene.

Poi, due giorni dopo mi sono detto: "Facciamo 18 dai. Se però ai 18 sono sotto 1h e 40, ci proviamo!!"
Strategia un po' improvvisata ma comunque un po' ponderata.
"...10km sui 10.30 a km, passo buono, non forzo, poi, vediamo come va.
Non ho gel o altro.
Faccio il giro da 10, bevo alla fontanella.
Giro da 8, ancora fontanella, e poi quel che viene viene."
Mi ritrovo spesso a parlare tra me e me, quando corro.
E sono partito.
10, fontanella.
8, fontanella.

1 ora 39 minuti 30 secondi, circa.

Ci si prova!!
"3km, mi basta correrli a 6 per essere sul tempo della prima Mezza... Dai che sto sotto"
Ultimi 3km, vado vado, continuo ad andare.
Ultimo km, spingo spingo, e continuo a spingere.

La chiudo in 1 ora 55 minuti e 42 secondi, ancora una volta da solo, a stringere i pugni e a congratularmi con me stesso.
Ancora una volta senza un traguardo e senza una medaglia.
Ancora una volta mi dico bravo.
Semplicemente bravo.
Perchè le cose semplici fanno spesso la differenza.

Vedo la in lontananza i 110 minuti.
Sono lontani.
Sarà dura.
Io corro, passo passo, respiro respiro.
Non sarà facile togliere quei 5 minuti.
Ma quando li avrò tolti so che sarà bellissimo.

[victor76]

Grande, Hellboy! Mi mancavano i tuoi racconti

[jonathan]

@Hellboy ... bravissimo , standing ovation.
e se togliere 5 minuti sarà difficile, vorrà dire che maggiore sarà la soddisfazione quando ci riuscirai

[JJruns]

Grande, Hellboy!!!
Ottimo, ottimo davvero. Che crescita che hai fatto! Vanne fiero.
E comunque sotto i 110 minuti ci sei già, non lo sai ancora, ma ci sei già. E' che 'sto stronzissimo di Covid non ti fa fare una garetta con altri runner, con altre tipo 700-800 lepri che ti tirano sennò vedi te dove finiscono i 110 minuti... Ecco, hai capito, proprio là....

[Valby]

Bravissimo Hellboy! Era un po' che non bazzicavo il forum, per mille ragioni... e la prima cosa che ho voluto leggere erano i tuoi miglioramenti! Alla grandissima! Dai che una mezza con qualche migliaio di persone ti farà volare!

[Hellboy]

Pochi metri, guardo l'orologio.
4.48 - 4.45
"Devo rallentare!!!".
Mi metto sul lato della strada, la corrente mi sorpassa e mi trascina avanti.
Rallento a fatica.
Sento: "Ades at ghe sul da corar!!". Mi sorpassa.
E' un ragazzo del mio paese.
Ed io ho corso.

"A che ora parti da casa???" mi ha chiesto la sera prima, mentre preparavo la borsa.
"Verso le sette, sette e un quarto... Vorrei essere la per tempo, mi scaldo un po', vedo com'è..."
"Ma non è un po' troppo presto???".
Ho messo la sveglia alle 6.00.
Risveglio lento, qualcosa nello stomaco, doccia e, ipotesi ottimistica, espletazione bisogni fisiologici.
Guardo fuori dalla finestra. Il prato ingiallito dal diserbante, il cielo nuvolo che promette pioggia, l'oleandro mosso da un po' di vento.
Mi stupisco che sia ancora così buio...
Una fetta di pane con la marmellata, un goccio di latte.
Non entra più niente.
Doccia veloce, mi vesto, e parto.
Mi scrive mio padre. Arriveremo più o meno allo stesso orario nel parcheggio pattuito.
Supero il posto di blocco con un laconico "Devo correre..." e auguro buon lavoro.
Parcheggio.
Saluto mio padre.
Due chiacchiere.
Ci incamminiamo verso la zona della partenza.
Mi guardo un po' attorno.
Il popolo runner sembra svegliarsi poco a poco.
Chi si cambia nei bauli delle macchine, qualche pulmino, chi fa stretching e chi già corre.
Torniamo alla macchina e decido di prepararmi per un piccolo riscaldamento.
Non corro 21 km da più di un anno.
Non ne corro 18 da febbraio.
Ogni metro in più di riscaldamento può essere più sofferenza in gara.
Corsetta, arrivo ai piedi del Castello, inversione a U e ritorno in zona partenza.
Mi sento bene, mi sento leggero, ho voglia di provare.
Torno di nuovo alla macchina, metto la canotta con il pettorale che Lei mi ha sapientemente posizionato la sera prima.
Sono pronto.
Abbozzo un po' di stretching.
Sono da solo e piuttosto disorientato. E' tutto nuovo...
Il mio Mental Coach cerca di stemperare.
Incontro un gruppetto di ragazzi del mio paese, tra loro un amico di vecchia data che non vedo da secoli.
Ecco il mio gancio.
Saluto mio padre.
Mi avvicino, capiscono, mi accolgono, mi aggrego, ci avviciniamo, entriamo in griglia.
Sono in seconda griglia. "Fortune" dell'avere giudice di gara il responsabile del Gruppo Podistico.
Pochi minuti, le braccia in alto, forse anche un conto alla rovescia, non ricordo.
Poi lo sparo!!!
Si parte. Inizia la mia prima Mezza Maratona, la prima gara della mia vita.
Pochi metri, guardo l'orologio.
4.48 - 4.45
"Devo rallentare!!!".
Mi metto sul lato della strada, la corrente mi sorpassa e mi trascina avanti.
Rallento a fatica.
Sento: "Ades at ghe sul da corar!!". Mi sorpassa.
E' un ragazzo del mio paese.
E io corro.
Il mio rudimentale piano gara prevede di tenere i 5.30 fino ai 12/13km e poi, nel caso, provare ad aumentare.
Ma a 5.30 sembra di camminare.
Primo km, 5.26.
Respiro bene, sto bene, le gambe vanno.
Cerco di tenermi, ma la corrente mi porta avanti.
5.25.
5.24.
5.23.
Beh, se fosse un progressivo sarei a cavallo, ma mancano ancora 17km.
5.25.
5.28.
Mi sorpassano in tanti, io rimango concentrato sulla mia corsa.
Sul ponte affianco un ragazzo. Ha la corsa un po' claudicante, va più o meno al mio passo.
Timidamente gli chiedo "Vai così fino alla fine???".
"Tra poco mi fermo, domenica in montagna mi sono fatto male ad una caviglia..."
Chiacchieriamo per qualche chilometro.
5.22.
5.22.
Poi si stacca e mi saluta con un "In bocca a lupo!!" che aiuta parecchio.
5.27.
Gel. Lo spremo, lo appallottolo, aspetto un cestino. Canestro.
5.26.
Primo ristoro. Agguanto una mezza di acqua, svito il tapo, 3 sorsi, canestro nel bidone.
Rigenerato.
5.24.
Sto bene.
Scatta un click.
Aumento.
5.15.
I primi sorpassi. E nessuno più mi sorpassa.
5.21.
C'è vento contro.
5.26.
Il tendine d'Achille sinistro bussa e si fa sentire. Ginocchio destro ok.
Continuo.
5.20.
Secondo ristoro. Agguanto una mezza di acqua, svito il tappo, 3 sorsi, altro canestro nel bidone.
5.12.
Sto alla grande.
Corro dentro Mantova, che di suo è già meravigliosa.
Correrci dentro però, è magia.
Sembra di planare.
Proseguo nel mio umile forcing, sorpasso, sorpasso, sorpasso (alla fine saranno 35 i sorpassi nella seconda parte di gara).
5.09.
Km 18, 5.10, vento contro, una piccola salita.
Ultimo ristoro. I ragazzi incitano "Dai dai che è fatta!!"
Io sono veramente molto stanco. Il forcing ha lasciato il segno.
Mi aggrappo ad Ale, un ragazzo incitato ed affiancato da un'amica in bici da corsa, con pettorina dell'organizzazione.
Non capisco, ma mi aggrappo.
Km 19, 5.15. Teatro Sociale, pieno centro. Si, è davvero quasi fatta.
Si torna nelle vie del centro.
Km 20, 5.11. E' la testa che sta spingendo, non le gambe. Loro ormai hanno movimenti autonomi, soprattutto la destra.
Sembra anestetizzata.
Rallento, abbozzo un massaggio, riparto.
Via Verdi, Sant'Andrea, Piazza Erbe.
Corro in un museo.
Non ricordo se Ale è ancora davanti a me.
Mi si apre davanti agli occhi Piazza Sordello.
Il percorso svolta un po' a destra, in leggera salita. Li sempre sulla destra, Palazzo Ducale.
Sorrido, rido proprio.
Inizia il ciottolato.
Un ragazzo davanti a me inciampa e cade, rallento, mi volto verso lui, praticamente mi fermo, gli allungo la mano, ma si rialza senza il mio aiuto.
L'ultimo sforzo, 50 metri credo.
Il tappeto rosso, la scritta ARRIVO.
E' fatta, e' fatta!!!!

Con lo sguardo cerco chi avrebbe dovuto essere li ad aspettarmi.
Vedo mio padre, allungo il braccio, saluto.
Vedo loro.
C'è Lei con il telefono in mano.
Ci sono loro, arrampicati sulla transenna.
Corro, ancora, da loro, li abbraccio.
"Papà hai fatto la corsa forte???"
"Si si!!"
"Ma non ti abbiamo visto!!!!"
"Ma perchè l'ho fatta lontano lontano..."
"E hai vinto???"
"Si si!!"
"E cosa???"
"Adesso vi faccio vedere..."
Mi inchino, piego le ginocchia. Acqua sulla testa.
Saluto Lei... Mi dice "Siamo arrivati adesso... Un casino guarda..."
"Beh bene dai..."
Recupero la medaglia, torno dai miei bimbi.
"Guardate!!"
"Papà..."
"Dimmi amore mio!!!"
"Tu sei un Campione!!"
"A si???"
"Si si... Papà, ma sai che abbiamo visto una Ferrari prima???"
"Aaaahhh siii?? Fantastico!!!"
Mangio la banana, divido i Loacker con loro.
Bevo, tanto.
Esco dal transennamento, li riabbraccio, bacio Lei, pacca sulla spalla a mio padre.
Ci incamminiamo verso la macchina.
Ho le gambe distrutte.
Nel tragitto vediamo altre 2 Ferrari e una Porsche.
Bimbi entusiasti.
Hanno 4 anni, compiuti a luglio.
A loro probabilmente rimarrà di aver visto 3 Ferrari e una Porsche.

A me rimarrà tutto il resto, rimarrà un'esperienza indimenticabile, il pettorale 271, loro all'arrivo.

A me rimarrà tutto quello che è vita.

Alla fine sarà un 5.20.
Sarebbe stato un gran risultato chiuderla a 5.29.
E' stato 5.20.
Soddisfazione enorme, al di sopra di ogni aspettativa.
Ma, a conti fatti, è stato tutto il resto che farà si che ciò che è stato, sarà per sempre.

[victor76]

Grande, Hellboy! E' sempre un piacere leggerti.
E bentornato attivo sul forum!