Corsa e... amore

[shaitan]

Seeee bonanotte... devo butttare giù ancora 5 kg dal primo lockdown... lo yogurt della muller lo mangio il giorno del mai. Ho mangiato lo skyr. E' uno yogurt islandese che sa di cemento. Pochi grassi e parecchie proteine.

Sempre meglio del fage che è un sostituto della calce

[cicciofuser]

parlando della mia esperienza diretta con lo sport in generale, il problema a mio parere non è avere accanto uno sportivo/a praticante, quanto una persona rispettosa dell'altro, dei suoi spazi e tempi e delle passioni altrui. Senza mugugni, piagnistei, ripicche bambinesche o anche solo semplicemente "delusioni" . Non è banale ed è legato a doppio filo con la sicurezza personale, a mio parere.

[shaitan]

hai veramente ragione, però per sostenere uno che prepara seriamente una maratona (mi metto nei panni degli altri) ci vuole molta molta pazienza, non solo rispetto... tra lunghi che portano via 3/4 ore e il resto della giornata che sei in modalità semi zombie...

Poi chiaro uno può sempre correre dalle 4 alle 8 di mattina per non togliere spazio alla famiglia. Tocca vedere poi quante anfetamine deve usare per stare in piedi

[elenamandy]

Il concetto di sicurezza personale è davvero interessante, e in effetti i comportamenti antagonisti (pur magari inconsci) del partner intaccano persino la performance e il piacere delle uscite. Così come un partner che controlla le tue uscite, della serie "Non sei andata oggi? Quando esci? Quanto hai fatto? Mi raccomando fai tot... Ecc ecc", mi mette un'ansia pazzesca questo atteggiamento.

@shaitan io non ho famiglia, però se mai dovessi farne una sarei ben attenta a scegliere qualcuno che capisca fino in fondo l'impegno che richiede questo sport. Lo so, è facile a dirsi, ma credo che diversamente non sarebbe possibile costruire un rapporto basato sulla fiducia e il rispetto.

[cicciofuser]

@shaitan: assolutamente si, infatti ho vari amici che vanno all'alba, dalle 5 alle 8 e sfruttano il weekend per i lunghi . Però il mio concetto è che se c'è rispetto reciproco si discute anche apertamente su come ottimizzare/migliorare/pianificare/organizzare/etc etc , piuttosto che "anche domani devi allenarti? ma stai diventando proprio fissato" . Infatti gli amici di cui parlo sopra hanno dovuto mediare con gli impegni familiari e lo hanno potuto fare in virtù di un rapporto con pieno rispetto dell'altro :(es "capisco che vuoi allenarti, però magari il sabato mattina è complicato perchè <un qualche motivo>. Si può cambiare giorno? Possiamo organizzarci diversamente?") .

Anche perchè, ipotizzo, oggi sono io che voglio preprare una maratona o fare trail e passare 8 ore in giro per le montagne. Domani sarà lei che vorrà fare, che so, andare in bici e farsi 8 ore con amici/amiche a pedalare la domenica mattina. E se io chiedo rispetto, lo devo anche dare.

Poi con i figli si apre un filone di discussione ancora diverso, più ampio e moooooolto più complicato.

@elena: sempre a mio parere, preferisco qualcuno che rispetti e cerchi collaborazione reciproca più che uno che capisca l'impegno dello sport specifico. Perchè con il primo puoi sempre trovare dialogo e soluzioni. Con il secondo, uscito fuori dal seminato, è la fine.

[shaitan]

@shaitan: assolutamente si, infatti ho vari amici che vanno all'alba, dalle 5 alle 8 e sfruttano il weekend per i lunghi .

è quello che faccio io, anche la domenica sono a casa per colazione, ma dire che sei presente il resto della giornata come se non avessi fatto 30/36km è abbastanza utopistico (per non dire che ti stai / la stai pijando per i fondelli...)

[cicciofuser]

io la uso come scusa per non superare i 15km . Attualmente nel weekend metto insieme la corsa (tra le 8 e le 10, io di alzarmi all'alba per correre non sono proprio capace) e il tennis con la mia dolce metà, così tutti contenti
Il resto del weekend è solo famiglia.

Mai provata l'esperienza dei 30/36 km quindi non posso replicare. Mi fido ciecamente

[mnoga]

anche io preferisco persone energiche e sportive con me... avere qualcuno che non condivide la passione è, purtroppo, limitante.

[Stef83]

Io ho iniziato a correre poco prima del matrimonio (sperando fosse un aiuto a stare dentro il vestito), quando ci siamo sposati ero un cinghialone (cit.) che cercava di arrivare a correre 10km. Quindi mia moglie non sapeva a cosa andava incontro, e neanche io. Poi sono arrivate le prime gare brevi, i primi lunghi (che poi lunghi non erano), la prima mezza quasi casuale, le prime tabelle serie, la prima Regina, e poi tante altre, ma nel frattempo anche la prima casa “nostra”, il primo figlio, e poi anche il secondo, e tante altre evoluzioni, più o meno positive, della nostra famiglia.

In tutto ciò lei è assolutamente non sportiva, ha proprio un’avversione per l’attività fisica strutturata. Le piace però passeggiare, la natura, ecc. ma soprattutto c’è un grande rispetto e forse anche un po’ di orgoglio e ammirazione per quello che faccio, per i miei (modesti) risultati sportivi ma soprattutto per i miei sacrifici e la mia dedizione, e di questo la ringrazierò sempre. Così come io ho grande rispetto per i suoi spazi, anzi a volte la incito a prendersene di più perché mi sento un po’ in colpa. Una grossa mano me la dà il suocero, che è un grande appassionato di bici e mi supporta in tutto e per tutto, e credonsvolga un’ottima influenza positiva.

L’unica volta in cui mia moglie si è davvero arrabbiata è stata quando ho fatto la prima Resegup, abbandonandola da sola col secondo figlio nato da meno di un mese (e primo figlio già geloso e noiosissimo): totalmente inesperto della gara e del trail in generale, avevo stimato di rientrare nel tardo pomeriggio, ma mi sono presentato a casa a sera inoltrata, senza fare avere notizie per molto ore disperso com’ero nei boschi del Resegone. Mi ha tenuto il muso per giorni, ma me lo meritavo...

Che dire, non so se la mia esperienza possa essere un esempio, nel mio piccolo concordo con @cicciofuser: non credo sia necessario condividere le passioni, può anche essere bello ma non garantisce un buon rapporto come ci ha raccontato @berre, fondamentale invece è rispettare passioni e desideri del proprio compagno, che se diversi possono anche rappresentare degli spazi personali e delle piccole camere di decompressione, che specie con l’arrivo dei figli sono molto utili.

Ps siamo sposati da 8 anni e stiamo insieme da 11...

[ludovico_van]

Io non faccio altro che quotare quello che è stato scritto nel post precedente ( anche io mi presento ai trail totalmente temerario e senza preparazione, ma tu sei un pazzo la resegup è durissima) e che poi è una rivisitazione di quello che ha scritto ciccio. Cioè funziona benissimo anche se uno fa triathlon e l'altra persona ama la cucina e fare le tagliatelle in casa. Rispettare le passioni dell'altra persona e i suoi spazi ed avere i propri, senza stare col bilancino a vedere chi porta via più spazio per se stesso.