Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
che belle storie...veramente bravi.Complimenti
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Ragazzi innanzitutto grazie di cuore a tutti per il super tifo! E complimenti a tutti i partecipanti di ogni percorso, sicuramente meraviglioso!
Mi prendo anche io qualche giorno per mettere giù due righe doverose, ma anticipo già poche cose scontate. Meravigliose le Dolomiti, la risalita della Val Fiscalina è bellissima, e quando arrivi in cima ti spuntano all’improvviso le tre cime, imponenti, e stupende, mozzafiato. Ovviamente è stata durissima, ma siamo stati fortunati con il meteo, fino alle 22.30, poi purtroppo ha grandinato e al passo Giau è stata interrotta la corsa. Io sono arrivato poco prima.
Ho fatto la UltraDolomites 80k in 14h29 e spicci!
Grazie ancora del tifo!
Mi prendo anche io qualche giorno per mettere giù due righe doverose, ma anticipo già poche cose scontate. Meravigliose le Dolomiti, la risalita della Val Fiscalina è bellissima, e quando arrivi in cima ti spuntano all’improvviso le tre cime, imponenti, e stupende, mozzafiato. Ovviamente è stata durissima, ma siamo stati fortunati con il meteo, fino alle 22.30, poi purtroppo ha grandinato e al passo Giau è stata interrotta la corsa. Io sono arrivato poco prima.
Ho fatto la UltraDolomites 80k in 14h29 e spicci!
Grazie ancora del tifo!
"...Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori..."
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Ho dimenticato di scriverlo nel post precedente, ma mi accodo e faccio i complimenti a tutti quelli che hanno partecipato!
Aggiungo anche che per me l'organizzazione è stata davvero buona ed il tifo fa la sua parte.
PS: Dovrò armarmi di bastoncini la prossima volta, direi che un buon 80% li avesse
Aggiungo anche che per me l'organizzazione è stata davvero buona ed il tifo fa la sua parte.
PS: Dovrò armarmi di bastoncini la prossima volta, direi che un buon 80% li avesse

3000 m: 11'36"
5000 m: 19'40"
10 km: 42'01" (transito mezza)
21 km: 1h28'56"
Maratona: 3h32'38"
Dall'asfalto alla terra, e viceversa.
5000 m: 19'40"
10 km: 42'01" (transito mezza)
21 km: 1h28'56"
Maratona: 3h32'38"
Dall'asfalto alla terra, e viceversa.
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Complimenti a tutti i partecipanti a queste meravigliose gare! Spero di riuscire a tornarci anche io prima o poi in mezzo a quelle montagne 

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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
My first 50miles:
penso che la cosa più bella di questo sport, sia che non bisogna mai dare nulla per scontato, bisogna partire con la testa sgombra e valutare metro per metro la situazione. Sabato ero sulla UD, la mia prima over 60k, e ho zompato a piè pari questa regola fondamentale: ascoltare sempre il proprio corpo.
Partenza da Sesto, dopo 5h di sonno post tifo alla partenza degli amici sulla LUT (ok, bisognerebbe riposare, ma chi se la perde un'atmosfera del genere?). Non partire da Cortina è davvero un peccato, passare dalle vibrazioni di Piazza Dibona, al parcheggio di una funivia non è il massimo...però ci vuole poco, e poi si va. Primi km per cercare di capire cosa stiamo facendo, e subito le sensazioni non sono buone: la gamba gira, ma non si riesce a mantenere il ritmo che vorresti, il cuore sale subito alto, e sembra di avere un muro davanti...annamo bene! Però la salita della Val Fiscalina è qualcosa di stratosferico, i passaggi sotto Cima Undici, e le 3 Cime che fanno capolino all'orizzonte valgono la fatica!
Discesa verso Landro, ad incitare tutti i guerrieri che incontro sulla LUT...ma la serenità dura poco, perchè la tanto temuta ciclabile di Cimabanche arriva, e presenta il conto: le energie si spengono pian piano, i battiti rimangono alti, e la fatica si fa sentire. Risultato: una salita facile come Forcella Lerosa diventa un viaggio infinito. Non si va avanti, e cominciano a balenare in testa idee di ritiro. Pian piano però si arriva a Ra Stua, pausa ristoratrice, dove per fortuna trovo degli amici sulla lunga. Decido di partire con loro verso Pian de Loa, così da abbassare il ritmo e rimettere le cose a posto. Così partiamo chiaccherando, e chiedendo come fosse andata a loro la notte...piano piano la crisi passa, e quando comincia la Val Travenanzes, le sensazioni sono di nuovo buone...riesco finalmente ad entrare nel "mio" ritmo, quello dove mi ci ritrovo meglio. A malga Travenanzes però, faccio l'errore di non mangiare abbastanza, e la fatica della salita precedente presenta il conto: Col dei Bos diventa un inferno dantesco, scollino che barcollo, e per fortuna che la discesa è larga e facile, sennò sarei ancora là. Per fortuna prima di Col Gallina mi viene incontro una mia amica...quanto valore ha il sorriso di un volto conosciuto in questi casi! Mi fermo e cerco di recuperare le batterie, ma fatico a stare in piedi e sento ancora la parola "ritiro" che mi entra in testa...però vengo spronato a ripartire, e con un piatto di minestrina e riso in pancia decido di partire verso l'Averau. La prima parte della salita è un 'inferno, ma pian piano la "magic minestrina" fa effetto, e le cose si rimettono al loro posto! Arrivo in cima sempre in progressione, pausetta per un paio di bicchieri di acqua frizzante digestiva, un pezzo di barrette e via verso il Giau.
Ormai ho capito il trucco da seguire in questa giornata complicata, e dopo ogni micro asperità cerco sempre di mangiare qualcosa, ed in questo modo neanche la pugnalata finale di Forcella Giau si fa sentire troppo! Discesa verso Cortina sempre in spinta, assaporando le fasi finali di questa giornata "all'inferno e ritorno".
Finisco in Corso Italia, 12h53', alla partenza speravo qualcosa meno, ma la lezione è chiara: non si deve mai dare nulla per scontato, e non si smette mai di imparare!
Anyway, dopo due anni di purgatorio, grazie Cortina! Tornare a vivere un weekend di gare, ha avuto un sapore più speciale di altre volte! Mancavano le vibrazioni pre gara, Morricone, seguire gli amici sulle altre gare e fare il tifo per loro...tutto perfetto! See you in 2022!
penso che la cosa più bella di questo sport, sia che non bisogna mai dare nulla per scontato, bisogna partire con la testa sgombra e valutare metro per metro la situazione. Sabato ero sulla UD, la mia prima over 60k, e ho zompato a piè pari questa regola fondamentale: ascoltare sempre il proprio corpo.
Partenza da Sesto, dopo 5h di sonno post tifo alla partenza degli amici sulla LUT (ok, bisognerebbe riposare, ma chi se la perde un'atmosfera del genere?). Non partire da Cortina è davvero un peccato, passare dalle vibrazioni di Piazza Dibona, al parcheggio di una funivia non è il massimo...però ci vuole poco, e poi si va. Primi km per cercare di capire cosa stiamo facendo, e subito le sensazioni non sono buone: la gamba gira, ma non si riesce a mantenere il ritmo che vorresti, il cuore sale subito alto, e sembra di avere un muro davanti...annamo bene! Però la salita della Val Fiscalina è qualcosa di stratosferico, i passaggi sotto Cima Undici, e le 3 Cime che fanno capolino all'orizzonte valgono la fatica!
Discesa verso Landro, ad incitare tutti i guerrieri che incontro sulla LUT...ma la serenità dura poco, perchè la tanto temuta ciclabile di Cimabanche arriva, e presenta il conto: le energie si spengono pian piano, i battiti rimangono alti, e la fatica si fa sentire. Risultato: una salita facile come Forcella Lerosa diventa un viaggio infinito. Non si va avanti, e cominciano a balenare in testa idee di ritiro. Pian piano però si arriva a Ra Stua, pausa ristoratrice, dove per fortuna trovo degli amici sulla lunga. Decido di partire con loro verso Pian de Loa, così da abbassare il ritmo e rimettere le cose a posto. Così partiamo chiaccherando, e chiedendo come fosse andata a loro la notte...piano piano la crisi passa, e quando comincia la Val Travenanzes, le sensazioni sono di nuovo buone...riesco finalmente ad entrare nel "mio" ritmo, quello dove mi ci ritrovo meglio. A malga Travenanzes però, faccio l'errore di non mangiare abbastanza, e la fatica della salita precedente presenta il conto: Col dei Bos diventa un inferno dantesco, scollino che barcollo, e per fortuna che la discesa è larga e facile, sennò sarei ancora là. Per fortuna prima di Col Gallina mi viene incontro una mia amica...quanto valore ha il sorriso di un volto conosciuto in questi casi! Mi fermo e cerco di recuperare le batterie, ma fatico a stare in piedi e sento ancora la parola "ritiro" che mi entra in testa...però vengo spronato a ripartire, e con un piatto di minestrina e riso in pancia decido di partire verso l'Averau. La prima parte della salita è un 'inferno, ma pian piano la "magic minestrina" fa effetto, e le cose si rimettono al loro posto! Arrivo in cima sempre in progressione, pausetta per un paio di bicchieri di acqua frizzante digestiva, un pezzo di barrette e via verso il Giau.
Ormai ho capito il trucco da seguire in questa giornata complicata, e dopo ogni micro asperità cerco sempre di mangiare qualcosa, ed in questo modo neanche la pugnalata finale di Forcella Giau si fa sentire troppo! Discesa verso Cortina sempre in spinta, assaporando le fasi finali di questa giornata "all'inferno e ritorno".
Finisco in Corso Italia, 12h53', alla partenza speravo qualcosa meno, ma la lezione è chiara: non si deve mai dare nulla per scontato, e non si smette mai di imparare!

Anyway, dopo due anni di purgatorio, grazie Cortina! Tornare a vivere un weekend di gare, ha avuto un sapore più speciale di altre volte! Mancavano le vibrazioni pre gara, Morricone, seguire gli amici sulle altre gare e fare il tifo per loro...tutto perfetto! See you in 2022!
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Grazie per la condivisione @youngblood e complimenti per non aver mollato.
21km 1:33:34 ('18) - 30km 2:45:41 ('16) - 42km 3:27:40 ('19) - 50km 4:57:44 ('19) - 100km 13:20:10 ('19) Finisher: 11 Ultra - 24 Maratone - 50 di Romagna - Pistoia Abetone - Passatore - GTC55 - UMF - LUT
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
beh @young direi che al di la delle crisette, che in gare così ci stanno alla grande, sei andato forte, complimenti 

…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Youngblood grazie di averci reso partecipe della tua “scampagnata”
dolomitica

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Re: Lavaredo Ultra Trail & Cortina Trail - Cortina d’Ampezzo (BL) - 25-28/06/2020
Nel 2019 ho partecipato e finito la mia prima LUT (conoscevo parte del percorso avendo fatto già 2 CT). Nel 2020 ho avuto la fortuna di essere stato sorteggiato nuovamente e ho spostato l'iscrizione al 2021 quando la gara è stata annullata.
Da gennaio 2021 mi sono allenato molto e bene sia in termini di km (~1800km) che di dislivello (~40000D+), niente a che vedere con l'allenamento 2019, nonostante i limiti imposti dai vari colori delle zone causa Covid-19 che mi hanno impedito di raggiungere le montagne per diverso tempo. Obiettivo provare a stare sotto le 24 ore considerato i tempi generosi spesi ai ristori nel 2019 e che in quell'edizione dovetti camminare tutte le discese dalle 3 Cime in poi per problemi ad un piede. Nonostante questo non mi sono fatto un piano preciso con tempi da rispettare, voglio andare come riesco.
Parto con la terza onda e vado a sensazione, allegro ma senza strafare. Da Ospitale comincia a fare fresco quindi corro anche in quei tratti non troppo ripidi, in cui solitamente camminerei, per tenermi caldo. Metto i guanti a metà salita per Forcella Son Forca quando ho già quasi perso sensibilità ai pollici (genio!), poi va meglio. In discesa mi diverto e riesco a guadagnare quasi sempre più posizioni di quante ne perda in salita. Ai ristori mangio bene, ricarico le borracce ma cerco di non perdere tempo inutilmente. Uscendo dal ristoro di Misurina fa un bel freddo e corro tutto il sentiero che costeggia il lago che di solito mi sembra lunghissimo, questa volta invece passa in fretta e sono già con la mente all'Auronzo. Purtroppo durante la salita i quadricipiti iniziano a dimostrarsi contrariati e per una ventina di minuti continuo a salire costante sull'orlo dei crampi ma senza mai fermarmi. Per un po' la cosa sembra calmarsi ma poi riprende poco prima di arrivare all'Auronzo. Corricchio sul piano e poi sù fino a Forcella Lavaredo senza grossi problemi. Da qui mi lancio in discesa e la corro tutta fino al lago di Landro guadagnando qualcosa come 80 posizioni. Sul piattone prima di Cimabanche so che si possono lasciare giù minuti preziosi quindi alterno 30 passi di corsa e 30 di camminata per raggiungere la base vita poco dopo le 11 di mattina. Mangio bene, mi cambio e cerco di uscire in poco più di 30 minuti mantenendo praticamente la posizione.
Salire a Forcella Lerosa si fa un po' più pesante ma continuo costante col mio passo senza guardare gli altri, tuttavia è sulla discesa verso Malga Ra Stua che realizzo di essermi fottuto le gambe bombando la discesa dalle 3 Cime: posso corricchiare sì ma fa male. Da Pian de Loa formiamo un gruppetto con un ragazzo e una ragazza e ci tiriamo sù per la Val Travenanzes senza infamia e senza lode, e a dirla tutta altre 10 posizioni guadagnate prima di malga Travenanzes. Ultimo tratto lento e costante faticando abbastanza ma senza grosse crisi. Fino a qui scoprirò poi che avevo un passo per proiezione finale poco sotto le 22 ore e 30 minuti. Dannatamente troppo veloce.
Il conto da pagare per le discese spinte in tutta la prima parte di gara sta per arrivare. Al Col dei Bos sono deciso ad arrivare al traguardo perché c'è ancora molto tempo ma non appena inizio la discesa mi è impossibile correre. Posso farlo per brevissimi tratti ma è uno strazio per le gambe. Se non bastasse ho le soft flask Salomon (quelle con il fondo semi rigido) che mi stanno entrando nelle costole e decido di spostarle dalle loro tasche a quelle più laterali...risalgo lentamente lo strappetto prima di iniziare a scendere veramente verso il Col Gallina dove mi aspetta la famiglia e inizio a fare un po' di calcoli per capire se ha senso continuare o se è meglio fermarsi. Mi viene da piangere sinceramente perché dovrò dire ai miei figli che oggi non correranno verso il traguardo assieme a me (cosa che aspettano con trepidazione ogni volta che vengono a qualche gara) e ogni incitamento da parte dei tifosi che hanno risalito il sentiero per incitare e dar man forte a persone che nemmeno conoscono da una parte mi solleva un po' ma dall'altra non fa altro che farmi realizzare che sono alla frutta. Grazie a voi sconosciuti che mi avete regalato una rotella di liquirizia.
Considerando l'edizione 2019 quando già dovetti camminare parecchio so che mi ci vorrebbero circa 7 ore per arrivare da qui alla fine senza poter correre bucando inevitabilmente l'obiettivo delle 24 ore. Vado al ristoro e mi ritiro.
La prossima volta toccherà andare più piano e avere un programma ben definito. Il problema ora è rifare i punti necessari per accedere al sorteggio per la prossima edizione considerando che il buco del 2020 non aiuta. Via a cercare gare qualificanti entro fine settembre che abbiano ancora pettorali a disposizione e siano facilmente raggiungibili dal nord-est...
Da gennaio 2021 mi sono allenato molto e bene sia in termini di km (~1800km) che di dislivello (~40000D+), niente a che vedere con l'allenamento 2019, nonostante i limiti imposti dai vari colori delle zone causa Covid-19 che mi hanno impedito di raggiungere le montagne per diverso tempo. Obiettivo provare a stare sotto le 24 ore considerato i tempi generosi spesi ai ristori nel 2019 e che in quell'edizione dovetti camminare tutte le discese dalle 3 Cime in poi per problemi ad un piede. Nonostante questo non mi sono fatto un piano preciso con tempi da rispettare, voglio andare come riesco.
Parto con la terza onda e vado a sensazione, allegro ma senza strafare. Da Ospitale comincia a fare fresco quindi corro anche in quei tratti non troppo ripidi, in cui solitamente camminerei, per tenermi caldo. Metto i guanti a metà salita per Forcella Son Forca quando ho già quasi perso sensibilità ai pollici (genio!), poi va meglio. In discesa mi diverto e riesco a guadagnare quasi sempre più posizioni di quante ne perda in salita. Ai ristori mangio bene, ricarico le borracce ma cerco di non perdere tempo inutilmente. Uscendo dal ristoro di Misurina fa un bel freddo e corro tutto il sentiero che costeggia il lago che di solito mi sembra lunghissimo, questa volta invece passa in fretta e sono già con la mente all'Auronzo. Purtroppo durante la salita i quadricipiti iniziano a dimostrarsi contrariati e per una ventina di minuti continuo a salire costante sull'orlo dei crampi ma senza mai fermarmi. Per un po' la cosa sembra calmarsi ma poi riprende poco prima di arrivare all'Auronzo. Corricchio sul piano e poi sù fino a Forcella Lavaredo senza grossi problemi. Da qui mi lancio in discesa e la corro tutta fino al lago di Landro guadagnando qualcosa come 80 posizioni. Sul piattone prima di Cimabanche so che si possono lasciare giù minuti preziosi quindi alterno 30 passi di corsa e 30 di camminata per raggiungere la base vita poco dopo le 11 di mattina. Mangio bene, mi cambio e cerco di uscire in poco più di 30 minuti mantenendo praticamente la posizione.
Salire a Forcella Lerosa si fa un po' più pesante ma continuo costante col mio passo senza guardare gli altri, tuttavia è sulla discesa verso Malga Ra Stua che realizzo di essermi fottuto le gambe bombando la discesa dalle 3 Cime: posso corricchiare sì ma fa male. Da Pian de Loa formiamo un gruppetto con un ragazzo e una ragazza e ci tiriamo sù per la Val Travenanzes senza infamia e senza lode, e a dirla tutta altre 10 posizioni guadagnate prima di malga Travenanzes. Ultimo tratto lento e costante faticando abbastanza ma senza grosse crisi. Fino a qui scoprirò poi che avevo un passo per proiezione finale poco sotto le 22 ore e 30 minuti. Dannatamente troppo veloce.
Il conto da pagare per le discese spinte in tutta la prima parte di gara sta per arrivare. Al Col dei Bos sono deciso ad arrivare al traguardo perché c'è ancora molto tempo ma non appena inizio la discesa mi è impossibile correre. Posso farlo per brevissimi tratti ma è uno strazio per le gambe. Se non bastasse ho le soft flask Salomon (quelle con il fondo semi rigido) che mi stanno entrando nelle costole e decido di spostarle dalle loro tasche a quelle più laterali...risalgo lentamente lo strappetto prima di iniziare a scendere veramente verso il Col Gallina dove mi aspetta la famiglia e inizio a fare un po' di calcoli per capire se ha senso continuare o se è meglio fermarsi. Mi viene da piangere sinceramente perché dovrò dire ai miei figli che oggi non correranno verso il traguardo assieme a me (cosa che aspettano con trepidazione ogni volta che vengono a qualche gara) e ogni incitamento da parte dei tifosi che hanno risalito il sentiero per incitare e dar man forte a persone che nemmeno conoscono da una parte mi solleva un po' ma dall'altra non fa altro che farmi realizzare che sono alla frutta. Grazie a voi sconosciuti che mi avete regalato una rotella di liquirizia.
Considerando l'edizione 2019 quando già dovetti camminare parecchio so che mi ci vorrebbero circa 7 ore per arrivare da qui alla fine senza poter correre bucando inevitabilmente l'obiettivo delle 24 ore. Vado al ristoro e mi ritiro.
La prossima volta toccherà andare più piano e avere un programma ben definito. Il problema ora è rifare i punti necessari per accedere al sorteggio per la prossima edizione considerando che il buco del 2020 non aiuta. Via a cercare gare qualificanti entro fine settembre che abbiano ancora pettorali a disposizione e siano facilmente raggiungibili dal nord-est...