Antidolorifico e gara: dubbio "etico"

[Gert]

Buongiorno,

Mi sono svegliato con questo dubbio: prendo o non prendo un antidolorifico?

Questo il contesto:

-mi sono svegliato con un gran mal di schiena (penso una semplice contrattura passeggera) dopo aver passato la notte in spiaggia a osservare con i bimbi la nascita di trenta tartarughine (esperienza bellissima)

-questa sera alle 20 ho una gara di 10 km

Che faccio? Prendo una pastiglia di antidolorifico un paio di ore prima e allevio il dolore alla schiena? Se ci penso, ho molti dubbi, sia perché di base prendo le medicine solo in casi in cui è strettamente necessario, sia perché probabilmente il tempo che farò questa sera non lo sentirei tutto mio se dovesse arrivare a fronte del dolore alleviato con aiuto "esterno". Mi dico: meglio fare un minuto in più che uno in meno dopo aver preso un farmaco.

Che dite? Voi come vi regolate in questi casi?

Francesco

[shaitan]

guarda io una sola volta ho fatto una gara prendendo l'oki... mai più, ma non tanto per la questione etica (non è doping), ma perché alzi enormemente le probabilità di spaccarti serio. Infatti quella fu una delle poche volte in 10 anni di corsa ormai in cui mi infortunai. Peraltro per non saltare quella gara mi feci poi 2 mesi fermo.

Sinceramente, evita.

[same]

Dal punto di vista etico per me il problema proprio non sussiste. Se riesci ad alleviare il dolore e goderti meglio la gara perché no? Indipendentemente dal tempo. Siamo amatori e vogliamo divertirci, soffrendo il giusto.
Piuttosto l' antidolorifico potrebbe dati problemi di stomaco, quindi valuterei questo aspetto

[same]

@shaitan ahah mi hai preceduto di un minuto! Pensa che per me Oki è acqua fresca..
Comunque io credo che non ti sei spaccato per colpa del Oki ma perché avevi già un problema in atto e la gara ti ha dato il colpo di grazia

[grantuking]

Secondo me prima di tutto dipende dal tipo di problema da quanto è invalidante e di quanto potrebbe peggiorare.
Poi bisogna vedere se il gioco ne vale la candela. Se è una gara tanto per allora mi fermo e mi riprendo nei tempi giusti. Fai una 10km e poi magari stai fermo 3 mesi perché hai azzardato, mentre riposi 2/3 giorni e sei nuovamente ok.
Se è la gara dell'anno che ho preparato per mesi allora il problema non si pone. Faccio tutto quello che è lecito per partecipare.

[filattiera]

@Gert quoto sia @shaitan che @same .
Un antidolorifico non e' doping a meno non sia tachiflued o contenga cortisonici. Trovi comunque scritto nel bugiardino. Il problema, oltre al fattore stomaco, e' che il dolore e' un allarme del nostro corpo e correrci sopra puo' fare danni. Ora, avessi dolori come mal di testa (faccio esempio), ossia che non c'entrano molto con articolazioni e muscoli, OK, altrimenti rischi. Nel tuo caso, non rischierei.

[Gert]

Grazie dei feedback. Diciamo che il dubbio si è risolto: anche a fronte del rischio infortunio. Farò cosi:faccio un riscaldamento lento e accurato, se il dolore continua non faccio la gara oppure la vivo come un lento rigenerante. Se invece il dolore si scioglie provo a spingere

[KGiga1979]

Il dubbio etico lo capisco ma non è assolutamente questo il caso.
Nella migliore delle ipotesi non avresti alcun vantaggio sulla prestazione ma solo la possibilità di fare la gara.
Purtroppo invece gli inconvenienti possibili sono tanti...ti consiglio di evitare.
La mia unica esperienza di gara sotto antidolorifico e impaccato di medicine come una cavia ( e io non ne prendo se non in casi di estrema necessità) è stata la 6 ore di Roma. Risultato ho fatto in 6 ore la distanza che avrei fatto in 4 in allenamento e per tutta la settimana successiva non riuscivo neanche a fare le scale pur avendo corrichiato per 3 ore contro le 5 fatte in allenamento senza alcun tipo di risentimento

[KGiga1979]

Cmq 10 km se il riscaldamento va bene si possono anche tirare...il problema semmai sono i postumi se non eri al top

[grantuking]

Quando faccio gli ultra trail sono "obbligato" a prendere medicinali leciti, alcuni anche in modo preventivo. Non ho mai pensato all'aspetto etico, lo posso fare e lo faccio.