Tendinite tibiale posteriore
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Re: Tendinite tibiale posteriore
Sarebbe meglio Purtroppo con l'eta' cala la forza muscolare e puo' essere che il carico che prima sopportavi senza problemi (magari anche perche' senza infortuni correvi con continuita' e quindi ti rafforzavi) ora non riesci piu' a tenerlo. Il problema grosso degli infortuni e' che si entra in circolo vizioso da cui e' difficile uscire: infortunio -> riposo -> tendini e muscoli perdono forza/elasticita' -> il dolore passa e si riprova a correre, magari ai ritmi che si tenevano prima dell'infortunio -> ci si rompe di nuovo. Qualche anno fa, e penso ci siano i miei messagi su questo thread, ogni volta che ricominciavo mi facevo male allo stesso punto, all'interno della caviglia appunto. Fino a che non ho preso un anno di pausa e lavorato un po' sulla forza non ne sono uscito.
Questo e' un bel video in cui si riassumono statistiche e dati sugli infortuni dei runner
La cosa ovvia che viene fuori dai tre studi che sono discussi nel video e' che ci corre piu' di 40 miglia alla settimana (60/70 km) tende ovviamente a infortunarsi di piu', sopratutto se si e' infortunato recentemente. In pratica piu' ci infortuniamo e piu' ci ri-infortuniamo. La regola delle 40 miglia non vale per chi e' riuscito a correre con costanza negli ultimi due anni: in pratica il corpo si abituato al carico e non accusa piu' problemi.
Gli infortuni si verificano quando:
1) dato un carico massimo che un tendine/muscolo puo' sopportare (tendine di Achille, quadricipiti etc etc)
2) data una frequenza del carico (quante volte andiamo a correre)
3) data una intensita' del carico (quanto forte corriamo)
4) dato una durata dello stress (per quanto tempo corriamo)
gli stress (fattori negativi) ai punti 2, 3 e 4 superano i fattori positivi al punto 1. E' un modello quasi matematico (quasi perche' e' difficile da quantificare le variabili) che ha perfettamente senso. La prevenzione degli infortuni quindi richiede che:
- si aumenti il carico massimo che il corpo sopporta, attraverso pesi e esercizi vari
- o si diminuiscano gli stress (intensita', frequenza e durata)
Il video e' molto interessante, altamente consigliato
Questo e' un bel video in cui si riassumono statistiche e dati sugli infortuni dei runner
La cosa ovvia che viene fuori dai tre studi che sono discussi nel video e' che ci corre piu' di 40 miglia alla settimana (60/70 km) tende ovviamente a infortunarsi di piu', sopratutto se si e' infortunato recentemente. In pratica piu' ci infortuniamo e piu' ci ri-infortuniamo. La regola delle 40 miglia non vale per chi e' riuscito a correre con costanza negli ultimi due anni: in pratica il corpo si abituato al carico e non accusa piu' problemi.
Gli infortuni si verificano quando:
1) dato un carico massimo che un tendine/muscolo puo' sopportare (tendine di Achille, quadricipiti etc etc)
2) data una frequenza del carico (quante volte andiamo a correre)
3) data una intensita' del carico (quanto forte corriamo)
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gli stress (fattori negativi) ai punti 2, 3 e 4 superano i fattori positivi al punto 1. E' un modello quasi matematico (quasi perche' e' difficile da quantificare le variabili) che ha perfettamente senso. La prevenzione degli infortuni quindi richiede che:
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“You can have excuses or results, not both”
https://www.strava.com/athletes/16547371
https://www.instagram.com/massimiliano__federici/?hl=en
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Re: Tendinite tibiale posteriore
effettivamente io vengo da un periodo di due anni di molte pause per infortuni: prima sono caduto, poi pubalgia, poi questa tendinite, ora mi sono pure operato alla spalla.
hai per caso qualche proposta di questi esercizi per rinforzare la caviglia?
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Re: Tendinite tibiale posteriore
Ciao Doriano, ti parlo da "esperto" di tendinite al tibiale posteriore.
Anzi, esperto di tendinosi al tibiale posteriore.
Le ho provate di tutte, perdendo anni di corse, preziosissimi per noi non più in tenera età.
Alla fine mi sono arreso ai plantari, mi ha convinto il mio ortopedico che me li ha fatti: "li ho fatti per campioni del mondo di maratona, perchè non dovrebbero andare bene per te?"
Per fartela breve, li uso pure nelle scarpe da tutti i giorni.
plantari + taping e non ho più problemi, nemmeno per trail di oltre 20 ore
Ah, questo dicembre ho pure fatto il mio pb sulla mezza dopo 10 anni. Poter allenarsi senza infortuni fa la differenza!
Anzi, esperto di tendinosi al tibiale posteriore.
Le ho provate di tutte, perdendo anni di corse, preziosissimi per noi non più in tenera età.
Alla fine mi sono arreso ai plantari, mi ha convinto il mio ortopedico che me li ha fatti: "li ho fatti per campioni del mondo di maratona, perchè non dovrebbero andare bene per te?"
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La migliore preparazione per domani è fare il tuo meglio oggi (H. Jackson Brown Jr)
http://www.strava.com/athletes/4260305
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Re: Tendinite tibiale posteriore
ti ringrazio e ti ascolto con attenzione: secondo te, qual è l'obiettivo che dovrebbero avere, questi plantari?
taping dove, nello specifico?
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Re: Tendinite tibiale posteriore
L'obiettivo dei plantari è far fare al piede il corretto movimento, aiutandolo nel sostenere il peso del corpo dato che il tendine non ce la fa più.
Se intendi farlo, ti posso passare il nominativo dell'ortopedico che me li ha fatti (è il numero 1 in Italia su questo argomento).
Il taping serve come ulteriore sostegno al tendine, questa volta non alla base del piede, sotto al malleolo, dove c'è il punto di maggior tensione ma lungo tutto il tendine stesso.
Il taping in Italia non è usato per chi soffre al tibiale posteriore, ma in USA si e io ho fatto da cavia su me stesso, e funziona.
Ho trovato un video che sfrutta una tecnica molto interessante che fornisce reale aiuto al lavoro del tendine tibiale posteriore, se sei interessato a provarlo ti posso passare il link.
Prima cosa però devi far sfiammare la zona e per quello ti ci vuole il plantare anche quando cammini.
Quando non sentirai più dolore allora sdarai pronto per ripartire e fare prove
Se intendi farlo, ti posso passare il nominativo dell'ortopedico che me li ha fatti (è il numero 1 in Italia su questo argomento).
Il taping serve come ulteriore sostegno al tendine, questa volta non alla base del piede, sotto al malleolo, dove c'è il punto di maggior tensione ma lungo tutto il tendine stesso.
Il taping in Italia non è usato per chi soffre al tibiale posteriore, ma in USA si e io ho fatto da cavia su me stesso, e funziona.
Ho trovato un video che sfrutta una tecnica molto interessante che fornisce reale aiuto al lavoro del tendine tibiale posteriore, se sei interessato a provarlo ti posso passare il link.
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Re: Tendinite tibiale posteriore
ok grazie, in effetti sotto il malleolo mi fa abbastanza male.
se vuoi mandarmi mp ti sono grato.
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Re: Tendinite tibiale posteriore
Ciao ti potrei chiedere il contatto dell’ortopedico di cui parli, dato che anche io non riesco a uscire da sto maledetto problema? Grazie!almandelli ha scritto: ↑2 apr 2024, 10:23 L'obiettivo dei plantari è far fare al piede il corretto movimento, aiutandolo nel sostenere il peso del corpo dato che il tendine non ce la fa più.
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Re: Tendinite tibiale posteriore
Buongiorno, anche io credo di avere quetso problema, posso chiedere il nome del medico e dove hai messo i plantari? Grazie mille
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- Novellino
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Re: Tendinite tibiale posteriore
Inoltre volevo chiedere come l hanno diagnosticato, se solo con visita o anche risonanza e altri tipi di esami..inoltre sto cercando un paio di scarpe adatte...grazie mille sono un po disperata