
Premessa doverosa fatta considerando i tempi di percorrenza che ho visto anche post gara … della 55 chi arriva dopo le 8 non ha praticamente nessuna possibilità di entrare nel cancello dello Stulanza delle 15:30
Noi, io e @matrad si arriva a Forno poco prima delle 7:00, si ritirano i pettorali poco dopo la navetta ci porta al Duran, siamo li verso le 7:45. La 55 li non aveva cancello orario quindi si deve attendere le scope che accompagnano gli ultimi concorrenti, queste arrivano verso le 8:10 e ci dicono chi sono gli ultimi, due ragazzi francesi che tutto sembrano che essere coscienti di partecipare ad una gara a tempo

Meno di 3 km e giusto sulla salita al Grisetti ci accodiamo ai ns concorrenti, assieme anche alle scope della 72; i ns. sono due ragazze olandesi e un ragazzo italiano, alla prima esperienza su gare così e che prima aveva fatto qualche treking in montagna. Noi si cerca di non pressare troppo, è sempre fastidioso avere a culo le scope, e lo so x esperienza.
Al Grisetti ci si arriva, e poi inizia la discesa, e li inizio a capire bene che i ragazzi che seguiamo hanno poca esperienza con la montagna, con grosse difficoltà ad affrontare tratti impegnativi si ma che Comunque sono “normali” sentieri di montagna, si percepisce la loro “paura” … nel tratto di canalone cordato per farli scendere più tranquilli avevamo preso i loro bastoncini (io ne avevo 6).
In qualche modo si arriva a Malga Grava, li troviamo un sacco di azzurri (pettorali 55) e gialli (pettorali 72) anche li ci si ferma un sacco per capire chi vuol decidere di ripartire e chi invece si ritira; il nostro amico italiano si ritira, le olandesi proseguono … sono le 12:10 si riparte da M.ga Grava, 8 km fatti (20 km loro) altro pezzo di salita facile e si arriva al bivio Tivan/no Tivan, qui incontro il solito nonno che è li fino all'ultimo concorrente ogni anno (ha 90 anni) e come ogni anno ci diamo appuntamento per il successivo, mitico!! Li ci dicono che è da poco passato unArgentino che sembra nn starci molto con la testa perchè voleva assolutamente salire per il Tivan e stava andando per sentieri anche non segnati … nella discesa cambiamo ultimo uomo, le due olandesi vengono sostituite da un'altro olandese che scende praticamente fermo, non è infortunato ma si capisce che non ne ha più, scendiamo lenti e ... poco prima del punto acqua di Le Palanche mi spunta da un sentiero non balisato sulla destra l'Argentino


Ora siamo liberi bene o male anche se con pochi km sono da 7h che siamo x sentieri e dobbiamo recuperare quelli davanti, salita a Col dei Baldi quasi a tutta anche perchè inizia a tuoneggiare, piccola discesa e poi su al Rif. Belvedere sul Fertazza, anche questa un po' tirata, arriviamo su e chiediamo da quanto è passato l'ultimo e ci fan vedere che è li a fine discesa, si scende di corsa e si rimane un po' a distanza, poi ci si ferma anche per indossare guscio che inizia il temporale con lampi e tuoni; mancano 4 km e raggiungiamo altri 3 concorrenti, 1 ragazzo italiano e 1 signore e una ragazza stranieri, non conosco le nazionalità; con l'italiano si inizia un po' a parlare e chiede informazioni per poter proseguire oltre lo Staulanza

Dopo non poche difficoltà alla fine si chiude l'avventura alla Staulanza, sono le 18:00, li ci aspettano a braccia aperte, anche loro sono in ballo da decine di ore e non vedono l'ora di chiudere.
Le navette son già li ci caricano tutti, fortunatamente anche l'italiano e ci portano a Zoldo, avventura finita, per noi bene, naturalmente per tutti quelli che abbiamo accompagnato meno si percepiva la delusione nelle loro facce, è come la mia quando sono costretto al ritiro, ma sinceramente nessuno di quelli che abbiamo incontrato erano preparati per questo tipo di gara.
Io amo questa gara, non so se ci tornerò ancora da concorrente, ma la scopa la rifarò volentieri

la colazione delle scope





Il Pelmo