Mi sono allenato con un programma DIY e ho voluto affrontarla con tranquillità, godendomi la giornata e conservando un bel ricordo.
Ho quindi deciso di prenderla al ritmo dei miei lenti (RG+10"/15") consapevole anche della seconda parte più impegnativa a livello altimetrico (con salita finale al 40° km), una sfida non da poco per me che in 9 anni ho sempre e solo corso in piano.
Ottima organizzazione, anche se un po' "francese", molte parole e zero musica alla partenza, che invece avrebbe caricato a dovere. Idem all'expo, atmosfera un po' austera.
Percorso stupendo in una città (ma io sono di parte) favolosa, tifo presente per tutti i 42k (spesso ho sentito gridare il mio nome o anche solo 'Italia'), ristori molto frequenti, medaglia bellissima (a differenza di quelle degli ultimi anni), t-shirt bruttina.
Ho raggiunto i miei 3 obiettivi: arrivare vivo al traguardo, non camminare, correrla in meno di 4h.
A dire il vero anche il dislivello l'ho superato più che egregiamente, mai stato in difficoltà vera, mai andato in crisi. Mentre vedevo gente camminare sul falsopiano di Bois de Boulogne e sulla salita finale di Avenue Doumer, io ho tenuto il mio ritmo, con un 42° km, grazie anche al tifo dei parigini. a RG-40".
Sono soddisfatto anche perchè alla fine sono stato l'allenatore di me stesso e questo significa che in questi anni ho imparato a conoscermi a sufficienza.
Chiusa in 3h54'34" (5'34"/km) che, per come l'ho presa in tranquillità, mi lascia soddisfatto. Se avessi osato un po' di più avrei avuto anche un 3h50', con un percorso piatto sicuramente le 3h45 per cui mi ero iscritto mesi fa. Ma era la mia prima e va bene così.
Ora mi attende una settimana di cene per festeggiare, in cerca di una nuova maratona a cui iscrivermi
