? depressione podistica
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amay450
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Re: Calo di desiderio
ciao, mi sono iscritto un'ora fa e il tuo messaggio è il primo che apro. C'è un perché, anch'io, come te e tutti quelli che ti hanno risposto prima, l'ho assaggiato. Certo è un po' disarmante, corro da sempre! bada, senza nessun risultato, solo per mantenere il tenore alimentare e quello muscolare(dopo tutto questo tempo immagino che sia anche per passione). A parte gli stop per infortunio ho sempre corso, quando ad un certo punto sono diventato svogliato e nonostante fossi in condizioni di normale allenamento non mi andava di correre. Ho superato il problema imponendomi un obbiettivo. Lavorare a qualcosa mi ha ridato energia, entusiasmo e voglia di correre. Io ho trovato la mia dimensione nel lungo, ma penso che ognuno interpreti a suo modo la corsa, per distanza, velocità, confronto, sfida di sé stesso...insomma a seconda della predisposizione fisica e del carattere. Dopo questa disavventura mi è capitato di nuovo il calo del desiderio e di nuovo l'ho superato con una nuova sfida. Credo di aver trovato la mia medicina, provaci...magari è anche la tua!
in bocca al lupo...oppure corri e salvati!
paolo
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paolo
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Lalla
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- Località: Roma
Re: Calo di desiderio
tra le tante cose lette, queste rispecchiano il mio pensiero. A me è capitato un paio di volte, e in tutte e due i casi il malessere generale (mi riferisco a problemi di lavoro, seri problemi di salute in famiglia) ha preso il sopravvento anche sulla corsa. Mi dicevo "e dopo tutto questo, dovrei anche uscire a faticare???", e me ne rimanevo a casa. E come in tutte le cose, passato il momentaccio, è tornata anche la voglia di correre (vabbè sono sempre tartaruga ma passatemi il terminemadeinjapan ha scritto:Diverso è, come dite voi, se uno già durante la preparazione di una gara è nervoso, deluso, insoddisfatto....
Secondo me dipende da come la vivi durante le altre attività (lavoro, tempo libero), certo che se poi sei irritabile durante tutto il giorno o sempre incazz.. con gli altri allora forse c'è qualcosa che non va. Ma siamo sicuri che quel qualcosa sia la corsa? Non è che a volte riversiamo nello sport le nostre frustrazioni ed insicurezze?
E per finire, penso che se uno ha un momento di difficoltà, lo viene a raccontare qui perchè sa che ci sono 5000 persone che hanno la stessa passione e che lo possono capire, o perchè ci sono già passati o perchè sanno che può accadere a chiunque, e anche solo una parola di conforto può far tornare il desiderio.
"La cosa peggiore non è cadere, bensì non rialzarsi e giacere nella polvere. Soltanto chi desiste è sconfitto. Tutti gli altri possono dirsi vittoriosi"
P. Coelho
P. Coelho
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haglund
- Mezzofondista
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? depressione podistica
Mi scuso in anticipo se è un argomento già trattato.
Questo è un forum di corsa, di entusiasti.
Qui parlerei, in modo impopolare, ma spero non jettatorio, di NON-corsa.
Non mi va più.
Non me ne tiene affatto.
Io che credevo che solo un infortunio megagalattico, di quelli veramente truci, mi potesse fermare.
Invece, dopo 24 anni da allegro tapascio grufolante, di colpo, il "muro". Un muro mentale, ma bello solido.
Non mi va di uscire la mattina presto, ma dopo è troppo tardi, so che dovrei ma... se mi capita una scusa per non uscire, tuttosommato sono contento.
Penso solo a un bel pranzetto di pesce, con un vinello fresco. Integratori addio, manco ai cani.
Mi ripugna il solito percorso, mi spaventa il percorso nuovo.
Odio il solo pensiero delle ripetute, odio le salite, anche le discese. E trovo noioso e inutile "correre per correre", senza obiettivi.
Non sopporto più il rumore del mio passo appesantito.
Odio allenarmi con qualcuno, ma da solo non mi diverto, sento solo che ho il fiatone.
La vista di una pista d'atletica mi metta l'ansia.
Non ne posso più di pioggia, vento, umidità, caldo, freddo, tiepido, e anche delle "condizioni ideali" che ti obbligano moralmente ad andar forte.
Gare? Ma per carità!
Alzarsi presto la DOMENICA, sciropparsi decine di chilometri di auto (che odio), e poi il solito, sempre identico e frettoloso, rituale: pettorale-vestizione-gabinetto di fortuna-riscaldamento-pisciatina-pronti-via-fatica-fatica-fatica...
Non sopporto più le facce tese degli altri tapascioni, tirati a lucido e concentrati sulla loro performance, sui loro cardio-GPS. Perchè le loro facce sono la mia.
Non sopporto più il solito bla-bla podistico, tempi-personali-infortuni-tecnica-allenamento-pretattiche... PERCHE' NON PARLIAMO DEI PAESAGGISTI INGLESI?
Ok. E' l'età.
Gli "anta".
(infatti i giovani che leggono difficilmente possono capire in fondo).
E poi famiglia-lavoro-responsabilità.
Responsabilità.
Non c'è il tempo. La forza se ne va.
Sai che comunque, qualunque sforzo tu possa fare, non potrai mai più (MAI PIU') migliorarti nella corsa, perchè è fisiologico.
Poi qualche acciacco fisico, che ti costringe a lunghi, noiosi rituali ginnico-paramedici prima, dopo e talvolta durante l'allenamento.
Scusate se vi ho annoiato col mio climaterio podistico.
Non cerco solidarietà.
Vorrei capire.
Esiste la "depressione podistica"?
E' una vera "patologia"? E' un malessere del podista o dello sportivo in genere? O è il risultato di un quadro di stress/depressione più generale? E' il riflesso di uno stile di vita troppo... "troppo"? Troppo cosa?
Vedo podisti molto più grandi di me allenarsi e gareggiare con lo stesso entusiasmo. Come fanno? Hanno solo tempo, figli maggiorenni e una ricca pensione sicura? E' tutto qui? O alcuni soggetti sono psico/fisicamente più inclini a mandar tutto in malora rispetto ad altri?
Mi piacerebbe qualche testimonianza circostanziata da qualcuno di voi.
ciao a tutti,
ora mi vado a fare un collinare progressivo da 23 km con 3 km finali massimali
.
Questo è un forum di corsa, di entusiasti.
Qui parlerei, in modo impopolare, ma spero non jettatorio, di NON-corsa.
Non mi va più.
Non me ne tiene affatto.
Io che credevo che solo un infortunio megagalattico, di quelli veramente truci, mi potesse fermare.
Invece, dopo 24 anni da allegro tapascio grufolante, di colpo, il "muro". Un muro mentale, ma bello solido.
Non mi va di uscire la mattina presto, ma dopo è troppo tardi, so che dovrei ma... se mi capita una scusa per non uscire, tuttosommato sono contento.
Penso solo a un bel pranzetto di pesce, con un vinello fresco. Integratori addio, manco ai cani.
Mi ripugna il solito percorso, mi spaventa il percorso nuovo.
Odio il solo pensiero delle ripetute, odio le salite, anche le discese. E trovo noioso e inutile "correre per correre", senza obiettivi.
Non sopporto più il rumore del mio passo appesantito.
Odio allenarmi con qualcuno, ma da solo non mi diverto, sento solo che ho il fiatone.
La vista di una pista d'atletica mi metta l'ansia.
Non ne posso più di pioggia, vento, umidità, caldo, freddo, tiepido, e anche delle "condizioni ideali" che ti obbligano moralmente ad andar forte.
Gare? Ma per carità!
Alzarsi presto la DOMENICA, sciropparsi decine di chilometri di auto (che odio), e poi il solito, sempre identico e frettoloso, rituale: pettorale-vestizione-gabinetto di fortuna-riscaldamento-pisciatina-pronti-via-fatica-fatica-fatica...
Non sopporto più le facce tese degli altri tapascioni, tirati a lucido e concentrati sulla loro performance, sui loro cardio-GPS. Perchè le loro facce sono la mia.
Non sopporto più il solito bla-bla podistico, tempi-personali-infortuni-tecnica-allenamento-pretattiche... PERCHE' NON PARLIAMO DEI PAESAGGISTI INGLESI?
Ok. E' l'età.
Gli "anta".
(infatti i giovani che leggono difficilmente possono capire in fondo).
E poi famiglia-lavoro-responsabilità.
Responsabilità.
Non c'è il tempo. La forza se ne va.
Sai che comunque, qualunque sforzo tu possa fare, non potrai mai più (MAI PIU') migliorarti nella corsa, perchè è fisiologico.
Poi qualche acciacco fisico, che ti costringe a lunghi, noiosi rituali ginnico-paramedici prima, dopo e talvolta durante l'allenamento.
Scusate se vi ho annoiato col mio climaterio podistico.
Non cerco solidarietà.
Vorrei capire.
Esiste la "depressione podistica"?
E' una vera "patologia"? E' un malessere del podista o dello sportivo in genere? O è il risultato di un quadro di stress/depressione più generale? E' il riflesso di uno stile di vita troppo... "troppo"? Troppo cosa?
Vedo podisti molto più grandi di me allenarsi e gareggiare con lo stesso entusiasmo. Come fanno? Hanno solo tempo, figli maggiorenni e una ricca pensione sicura? E' tutto qui? O alcuni soggetti sono psico/fisicamente più inclini a mandar tutto in malora rispetto ad altri?
Mi piacerebbe qualche testimonianza circostanziata da qualcuno di voi.
ciao a tutti,
ora mi vado a fare un collinare progressivo da 23 km con 3 km finali massimali
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cesarecolasanti
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- Iscritto il: 23 ott 2010, 19:18
- Località: ostia lido (ROMA)
Re: ? depressione podistica
... allora riposati 
a me proprio la depressione che dici tu non è venuta ma è capitato di staccare la spina perchè mi era venuta la nausea... passata qualche settimana mi è ritornata la voglia e sono ripartito.. niente di patologico comunque..
aciao
a me proprio la depressione che dici tu non è venuta ma è capitato di staccare la spina perchè mi era venuta la nausea... passata qualche settimana mi è ritornata la voglia e sono ripartito.. niente di patologico comunque..
aciao
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haglund
- Mezzofondista
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- Iscritto il: 26 nov 2010, 15:06
Re: ? depressione podistica
la fai facile, cesare.
non è questione di riposo. nel mio caso, mi sento abbastanza riposato.
non è questione di riposo. nel mio caso, mi sento abbastanza riposato.
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GabydiCorsa
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- Iscritto il: 20 giu 2008, 11:48
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Re: ? depressione podistica
Esiste esiste
La mia medicina (che e' la mia e non e' detto funzioni per tutti) e': variare...con altri sport,altre attivita' magari non necessariamente collegate alla corsa.
Da quando faccio cosi' ho comunque sempre stimoli diversi anche se ovviamente spalmando il tempo su piu' cose i miei tempi sono decisamente peggiorati...ma se al momento non t'interessa il PB tanto vale provare

La mia medicina (che e' la mia e non e' detto funzioni per tutti) e': variare...con altri sport,altre attivita' magari non necessariamente collegate alla corsa.
Da quando faccio cosi' ho comunque sempre stimoli diversi anche se ovviamente spalmando il tempo su piu' cose i miei tempi sono decisamente peggiorati...ma se al momento non t'interessa il PB tanto vale provare
"Godetevi ogni secondo...perche' il primo fa ingrassare."
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MarcelloS.
Donatore
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- Iscritto il: 26 mag 2010, 22:45
- Località: Arezzo proveniente da Erba (CO)
Re: ? depressione podistica
Mah, penso che le passioni possano finire. Soprattutto se vissute intensamente per oltre 20 anni, come mi pare di capire dal messaggio. Non è detto che una cosa che si fa a 20/30/40 anni si debba fare fino a 80.
Anch'io ti direi di staccare per un po', se non ne senti più bisogno e se correre non ti diverte più. Correre controvoglia è controproducente, diventa una forzatura.
Se poi tra uno/due/sei/dieci mesi non sentirai di nuovo la voglia di uscire con le scarpette forse potresti trovare nuovi hobby o nuovi sport che ti diano la scintilla e la voglia di iniziare una nuova avventura.
Ma a mio parere, staccando per un po', ricarichi le pile e ti torna la voglia di correre che è stata con te per tutto questo tempo. In ogni caso, in bocca al lupo!
Anch'io ti direi di staccare per un po', se non ne senti più bisogno e se correre non ti diverte più. Correre controvoglia è controproducente, diventa una forzatura.
Se poi tra uno/due/sei/dieci mesi non sentirai di nuovo la voglia di uscire con le scarpette forse potresti trovare nuovi hobby o nuovi sport che ti diano la scintilla e la voglia di iniziare una nuova avventura.
Ma a mio parere, staccando per un po', ricarichi le pile e ti torna la voglia di correre che è stata con te per tutto questo tempo. In ogni caso, in bocca al lupo!
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:114 (2 ritiri)
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:114 (2 ritiri)
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Lalla
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- Iscritto il: 27 ott 2010, 10:13
- Località: Roma
Re: ? depressione podistica
quoto, anzi straquotoGabydiCorsa ha scritto:La mia medicina (che e' la mia e non e' detto funzioni per tutti) e': variare...con altri sport,altre attivita' magari non necessariamente collegate alla corsa.
Anche se ti senti riposato fisicamente, sei stanco mentalmente. Non ti preoccupare , come se ne è andata, la voglia di correre tornerà
"La cosa peggiore non è cadere, bensì non rialzarsi e giacere nella polvere. Soltanto chi desiste è sconfitto. Tutti gli altri possono dirsi vittoriosi"
P. Coelho
P. Coelho
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cesarecolasanti
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Re: ? depressione podistica
haglund ha scritto:la fai facile, cesare.
non è questione di riposo. nel mio caso, mi sento abbastanza riposato.
... be nel mio caso probabilmente era solo una carenza di stimoli.. cmq se credi che sia passata la fantasia trova altri stimoli in altri sport e poi vada come vada.. mica esiste solo la corsa per essere felici..
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mantissa
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Re: ? depressione podistica
se ti garba di chiamarla depressione. queste cose le sento tali e quali anche io che non sono negli anta, da sempre in ogni tipo di attività.haglund ha scritto:...
Non sopporto più le facce tese degli altri tapascioni, tirati a lucido e concentrati sulla loro performance, sui loro cardio-GPS. Perchè le loro facce sono la mia.
Non sopporto più il solito bla-bla podistico, tempi-personali-infortuni-tecnica-allenamento-pretattiche... PERCHE' NON PARLIAMO DEI PAESAGGISTI INGLESI?
...
evito, sto da solo; così risolvo.

