fisioandrea ha scritto:
Ti ricordo che in medicina è chi propone una terapia (di qualunque ntipo) a dover dimostrare che sia efficace, senza la dimostrazione (metodo scientifico) entriamo nella superstizione o nella Guru-medicine.
Riconoscerai pero' che spesso il mondo medico rimane arroccato su vecchie nozioni, rifiutando a priori le nuove idee... vogliamo parlare di Marshall e ulcera? Per quanti anni e' stato letteralmente sbertucciato dalla comunita' medica mondiale che rifiutava di credere ai risultati dei suoi studi?
Sulle ortesi plantari poi, riconoscerai che il mondo degli "addetti ai lavori" (ortopedici, fisiatri, fisioterapisti ecc.) e' diviso in 2 fazioni: quelli che li raccomandano indiscriminatamente a tutti e quelli che invece sostengono siano inutili/dannosi.
Non so se tu sia schierato da una parte o dall'altra ma, come spesso accade in queste cose, la verita' sta nel mezzo, forse (ipotizzo nella mia ignoranza) andrebbero usate a seconda del soggetto e dell'eventuale patologia dopo una valutazione attenta, consapevole e soprattutto non prevenuta.
Comunque tornando in tema, ho fatto realizzare da poco le nuove ortesi plantari ed ho notato molte differenze dalle precedenti, in particolare:
1. scansione pianta del piede per acquisire l'impronta fatta tramite scanner/PC anziche' sui vecchi fogli carta/carbone, ciclostile o simili
2. esame DINAMICO del cammino e della corsa fatto su tapis roulant collegato a PC, il nastro del tapis ha oltre 5000 celle di carico per rilevare la pressione e l'azione della corsa con la distribuzione delle pressioni viene visualizzata direttamente sullo schermo (il tutto viene naturalmente memorizzato), unitamente a questo c'e' una telecamera (sempre collegata al PC) che riprende la corsa da dietro per vedere i movimenti di caviglie, ginocchia, bacino e schiena. Una volta c'era il calco statico e nella migliore delle ipotesi un tappeto di 2mt circa sul quale camminare avanti ed indietro per l'acquisizione del dato.
3. l'ortesi realizzata tramite macchina CNC dedicata pesa 22gr in taglia 41, e' flessibile e lo spessore e' identico a quello delle solette "standard" delle scarpe, e' quindi sufficiente sostituire la soletta e non tutta la scarpiera per comprare scarpe piu' grandi.
Insomma, la mia impressione e' quella che si tratti di tutto un'altro prodotto rispetto a quelli che venivano realizzati una decina di anni fa', quando il tecnico che realizzava l'ortesi poteva basarsi solo sul calco, sulla sua esperienza e sul suo occhio. Non che la figura del tecnico sia meno importante, intendiamoci, semplicemente credo che ora un buon tecnico abbia in mano uno strumento in grado di offrirgli molte piu' informazioni ed in modo piu' corretto, conseguentemente per lui dovrebbe diventare piu' difficile sbagliare.
Questi plantari funzionano? Boh! Non sono ancora in grado di dirtelo, ci ho corso meno di 100km ed e' troppo presto per dare giudizi, devo ancora adattarmi e non mi fido ancora a farci i lunghi, pero' perlomeno ci riesco a correre, coi vecchi plantari (70/80gr l'uno, poco flessibili e molto ingombranti) si poteva camminare bene ma era veramente difficile correrci.
Scusate per la lungaggine ma ci tenevo a raccontarvi la mia esperienza coi nuovi plantari.
fisioandrea, non prendere la mia replica come polemica nei tuoi confronti, tantomeno voglio "convincerti" di qualcosa, non vendo nulla io!
PS Appena riesco posto delle foto dettagliate dei plantari vecchi e nuovi, tanto per farvi notare le differenze.