volevo condividere con voi un ragionamento relativamente alla classificazione delle scarpe da running.
Quella che viene usata normalmente (A0, A1, A2, A3, ecc) tiene conto fondamentalmente dei seguenti parametri:
1) Tipo di appoggio
2) Peso del podista
3) Passo
4) Utlilizzo (gara, allenamento, asfalto, sterrato, ecc)
Esempio (sto in casa asics ma ovviamente l'esempio potrebbe essere fatto per le altre marche):
Un podista neutro come scarpa d'allenamento con un passo non veloce si rivolge ad una A3.
Se il podista in questione è medio-leggero il modello di riferimento è la Cumulus, se è medio-pesante la Nimbus.
Ovviamente ce ne sono altri, ma è solo un esmepio per far capire come di solito "si ragiona", per lo meno così ho percepito.
Le A2 normalmente vengono consigliate per podisti più veloci (o comunque per lavori come ripetute ecc.) oppure per podisti comunque poco pesanti.
Ora, il mio dubbio è il seguente:
Non si dovrebbe tenere conto anche (o soprattutto) del tipo di appoggio e/o della meccanica di corsa ?
Spiego meglio: le A3 sono tutte pensate per avere molta ammortizzazione, e gran parte di questa ammortizzazione è sul tallone.
Inoltre parliamo di scarpe che hanno un drop grosso modo dagli 8mm ai 12mm e che quindi sono pensate più per un appoggio di tallone.
Ora, rifaccio l'esempio di cui sopra:
Un podista neutro che ha bisogno di una scarpa d'allenamento con un passo non veloce che NON appoggia di tallone, ma corre appoggiando di mesopiede, quindi con una meccanica di corsa diversa da quella per cui sono state pensate le A3.
Secondo voi non cambia nulla e deve sempre rivolgersi ad una A3 (con però il rischio di non riuscire a correrci nel modo corretto per via dell'elevata ammortizzazione sul tallone e del drop siginficativo) ?
Oppure può pensare ad una A2, meno ammortizzata, più leggera, e cercandone una con drop ridotto (es. 4mm) ?
(Attenzione, non sto parlando di barefoot, ma semplicemente di chi corre appoggiando di mesopiede e vuole comunque una scarpa protettiva).
Insomma, il parametro "tipo di appoggio" non è un parametro fondamentale che non viene quasi mai considerato nella scelta di una scarpa (soprattutto oggi che il natural running, inteso come meccanica di corsa, si sta diffondendo) ?
Posso anche riportare quella che è la mia esperienza da neofita in tal senso, ma per ora mi fermo qui, ho già scritto un pippone di cui non sono nemmeno certo che interessi a qualcuno
