scarpe minimali si o no?
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Re: scarpe minimali si o no?
quella è una via che comprendo poco pure io, però devo dire che poi molti passano al minimalismo dopo aver provato queste "strane creature". Alla fine sono scarpe "comprensibili" soprattutto per i podisti difficili da ricondizionare per età e per anni passati ad usare le strutturate. Anche se secondo me si dovrebbe riuscire quasi sempre a cambiare. Quasi è da sottolineare: piedi non più tonici in maniera importante, tendini d'achille accorciati possono essere un serio ostacolo.
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allora hanno anche i loro lati positivi.
per esempio: fosse stato per come sentivo le PureFlow avrei abbandonato l'idea di provare scarpe minimali. ma un po' il fatto che sono curioso di provare cose differenti, un po' che corsi (poco e niente) con le PureFlow in un periodo di fastidi insistenti dovuti alla pubalgia non mi sono lasciato fregare da quella sensazione. sensazione che adesso individuo nel fatto che effettivamente non sono né carne né pesce e su di me avevano un effetto che mi confondeva (differenziale mi pare 4mm, intersuola gommosa e spessa). magari ad altri scarpe del genere piacciono e sono o adeguate o una specie di giusto trampolino verso scarpe più semplici (tipo le MR00, le Bare Access, alcune Inov-8 di cui non ricordo i nomi eccetera eccetera).
per esempio: fosse stato per come sentivo le PureFlow avrei abbandonato l'idea di provare scarpe minimali. ma un po' il fatto che sono curioso di provare cose differenti, un po' che corsi (poco e niente) con le PureFlow in un periodo di fastidi insistenti dovuti alla pubalgia non mi sono lasciato fregare da quella sensazione. sensazione che adesso individuo nel fatto che effettivamente non sono né carne né pesce e su di me avevano un effetto che mi confondeva (differenziale mi pare 4mm, intersuola gommosa e spessa). magari ad altri scarpe del genere piacciono e sono o adeguate o una specie di giusto trampolino verso scarpe più semplici (tipo le MR00, le Bare Access, alcune Inov-8 di cui non ricordo i nomi eccetera eccetera).
Ultima modifica di mantissa il 26 mag 2013, 17:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: scarpe minimali si o no?
l'intersuola molto gommosa effettivamente mal si concilia con il minimalismo, però può essere utile per soggetti molto poco elastici! Certo la grande altezza di stacco sicuramente influisce sulla dinamica di atterraggio del piede, dovrebbe portare il piede ad un atterraggio un poco più arretrato.
Anche se le mr00, che sono abbastanza morbide in realtà, possono svolgere bene il ruolo di minimalista per tali soggetti, a patto di aver pazienza nell'abituarsi al drop 0, chiaro. Il segreto di una scarpa piacevolmente bassa come la nb è, secondo me, nel fornire la giusta stabilità alle articolazioni, che è importantissima per i soggetti che con le scarpe strutturate tendono ad iperpronare: secondo me tali soggetti con scarpe molto alte e morbide rischiano di avere un appoggio compromesso e di sfrozare le articolazioni
Anche se le mr00, che sono abbastanza morbide in realtà, possono svolgere bene il ruolo di minimalista per tali soggetti, a patto di aver pazienza nell'abituarsi al drop 0, chiaro. Il segreto di una scarpa piacevolmente bassa come la nb è, secondo me, nel fornire la giusta stabilità alle articolazioni, che è importantissima per i soggetti che con le scarpe strutturate tendono ad iperpronare: secondo me tali soggetti con scarpe molto alte e morbide rischiano di avere un appoggio compromesso e di sfrozare le articolazioni
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Re: scarpe minimali si o no?
O più che altro più secco: infatti sarei curioso di provare le merrell road glove (e poi ci sarebbero le vapor glove, praticamente solo suola...)
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Re: scarpe minimali si o no?
Io con le pureflow mi trovo bene perche' quello che voi chiamate "ne' carne ne' pesce" per me invece sono la giusta via di mezzo per certi lavori dove non mi sento ancora pronto per usare "vere" minimal ma dove non vorrei di certo tornare alle classiche A3.
Io adesso ho tre paia di scarpe, le mr00 sono ovviamente le piu' "estreme" e le uso con parsimonia (finora massimo chilometraggio 10km tranquilli). Poi ho le skechers gorun 2 che sono molto leggere e hanno un bel po' di suola, diciamo che aiutano a spingere molto e difatti le uso per lavori veloci come le ripetute. Poi ho le pureflow che uso per lavori piu' di quantita' perche' le sento un po' piu' strutturate delle altre.
Poi col tempo e' probabile che mi spostero' sempre di piu' verso le minimal, ma oggi non volendo rinunciare ad uscite di un certo tipo mi tengo strette le "gommose" pureflow perche' mi fanno sentire piu' tranquillo.
Aggiungo che tendenzialmente soffro di indolenzimenti alla zona degli ischio-crurali, quindi magari questa cosa influisce un po' nelle mie scelte. Quando corro ho sempre la zona sotto il gluteo piuttosto indolenzita, ad esempio facendo lo skip finito di correre sento "tirare" davvero tanto i muscoli sotto il gluteo. Devo capire che tipo di ginnastica fare per migliorare un po' la situazione e temo che scarpe troppo minimal nei lavori lunghi peggiorino la situazione.
Io adesso ho tre paia di scarpe, le mr00 sono ovviamente le piu' "estreme" e le uso con parsimonia (finora massimo chilometraggio 10km tranquilli). Poi ho le skechers gorun 2 che sono molto leggere e hanno un bel po' di suola, diciamo che aiutano a spingere molto e difatti le uso per lavori veloci come le ripetute. Poi ho le pureflow che uso per lavori piu' di quantita' perche' le sento un po' piu' strutturate delle altre.
Poi col tempo e' probabile che mi spostero' sempre di piu' verso le minimal, ma oggi non volendo rinunciare ad uscite di un certo tipo mi tengo strette le "gommose" pureflow perche' mi fanno sentire piu' tranquillo.

Aggiungo che tendenzialmente soffro di indolenzimenti alla zona degli ischio-crurali, quindi magari questa cosa influisce un po' nelle mie scelte. Quando corro ho sempre la zona sotto il gluteo piuttosto indolenzita, ad esempio facendo lo skip finito di correre sento "tirare" davvero tanto i muscoli sotto il gluteo. Devo capire che tipo di ginnastica fare per migliorare un po' la situazione e temo che scarpe troppo minimal nei lavori lunghi peggiorino la situazione.

PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
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Re: scarpe minimali si o no?
Intanto che aspetto le merrel bare access 2 oggi fatti 4 km con doppio calzino ... devo dire che per la piacevolezza del gesto non si smetterebbe mai di correre ma poi c'e' da pagare il conto con i polpacci anche se devo dire il tutto e' molto sopportabile !
La cosa che secondo me all'inizio e' fondamentale sono i passi al minuto che nel mio caso non devono scendere sotto 175-180 ... buone corse !!
La cosa che secondo me all'inizio e' fondamentale sono i passi al minuto che nel mio caso non devono scendere sotto 175-180 ... buone corse !!
10 km 36.00 allenamento
21.097 km 1.16 Chienti halfmarathon
42.195 km 2.57 Maratona d'Italia
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Re: scarpe minimali si o no?
anche io ho iniziato con due o tre paia di calzini, fantasticoliberty ha scritto:Intanto che aspetto le merrel bare access 2 oggi fatti 4 km con doppio calzino ... devo dire che per la piacevolezza del gesto non si smetterebbe mai di correre ma poi c'e' da pagare il conto con i polpacci anche se devo dire il tutto e' molto sopportabile !
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sì, infatti dicevo che sicuramente per alcuni saranno un compromesso ideale, mentre la sensazione che davano a me era di "inganno". fra virgolette, logico; così non mi soddisfacevano non perché le ritenessi insufficienti rispetto a una A3 e anche a una minimale, ma perché mi ritrovavo interdetto nel provare sì qualcosa di nuovo (il differenziale ridotto) ma di non così tanto diverso rispetto a una A3 sulle sensazioni del piede. infatti appena mi sono messo ai piedi le MR00 mi sono piaciute e mi hanno sorpreso talmente tanto che ci ho schiantato al volo 14km (stavo per procedere su di un percorso da 21, ma per una volta per fortuna ho saputo limitare la mia idiozia). poi altre due uscite consecutive da 11 e da 10; oggi forse un'altra.Marcos ha scritto:Io con le pureflow mi trovo bene perche' quello che voi chiamate "ne' carne ne' pesce" per me invece sono la giusta via di mezzo per certi lavori dove non mi sento ancora pronto per usare "vere" minimal ma dove non vorrei di certo tornare alle classiche A3.
per quel che riguarda gli ischiocrurali ho fatto caso anch'io che lavorano un po' di più; a qualche ora dalla prima uscita ce li avevo un po' indolenziti, ma è passato subito e le volte successive niente di particolare. per te stretching, credo, addominali, esercizi di conduzione dell'articolazione e forse una falcata appena appena più corta.Marcos ha scritto:Devo capire che tipo di ginnastica fare per migliorare un po' la situazione
dal mio lato, invece, mi pare strano di non aver avuto particolari fastidi per quello che riguarda la mia pubalgia; sono ancora in fase di studio.
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Re: scarpe minimali si o no?
La via di mezzo, come dite giustamente voi, è secondo me, una delle due strade che portano alla scarpa minimalista "vera".
Nella mia esperienza, ho capito che ci si può arrivare passando da questa "via di mezzo" oppure direttamente dalla minimalista "vera" e credo che fin qui siamo tutti d'accordo..
Nel mio caso,avendo fatto la "transizione" da scarpe A2 a FF/Mr00 durante la stagione di gare, ho pensato che passare dalla via di mezzo(brooks pure connect, 2 paia) potesse rappresentare una transizione graduale, senza quindi dover fermarmi e ricominciare pian piano con una scarpa davvero minimalista che certamente non potevo indossare e utilizzare da subito come nulla fosse.
Se invece, non fossi agonista, quindi non mi spiacesse partire da zero, sicuramente inizierei da subito, molto gradualmente con la "scarpa giusta", drop 0 ecc ecc!Ed è quello che consiglio agli amici curiosi che vogliono provare o iniziare da zero!
Nella mia esperienza, ho capito che ci si può arrivare passando da questa "via di mezzo" oppure direttamente dalla minimalista "vera" e credo che fin qui siamo tutti d'accordo..
Nel mio caso,avendo fatto la "transizione" da scarpe A2 a FF/Mr00 durante la stagione di gare, ho pensato che passare dalla via di mezzo(brooks pure connect, 2 paia) potesse rappresentare una transizione graduale, senza quindi dover fermarmi e ricominciare pian piano con una scarpa davvero minimalista che certamente non potevo indossare e utilizzare da subito come nulla fosse.
Se invece, non fossi agonista, quindi non mi spiacesse partire da zero, sicuramente inizierei da subito, molto gradualmente con la "scarpa giusta", drop 0 ecc ecc!Ed è quello che consiglio agli amici curiosi che vogliono provare o iniziare da zero!