Da allora ne ho fatto un cruccio, ho iniziato a fare sport. Prima karate (per me noiosissimo
), poi basket dove nel corso degli anni sono arrivato a vestire una maglia azzurra giovanile, a vincere uno scudetto Allievi e a giocare nell'allora B1 
. Però quel "cruccio" rimaneva. E allora di nascosto, mi allenavo nella corsa di pomeriggio e a basket la sera, poi mi sono iscritto ad una società di Atletica fino a quando non sono stato "scoperto" da quelli del basket che mi hanno fatto una bella strigliata (in fondo... mi pagavano).A 30 anni ho smesso con il basket e mi sono dedicato... al "cruccio".
Ho avuto problemi di salute che mi hanno imposto qualche stop (un adenoma alla testa), ho avuto la nascita di 2 figlie con stop di 2 anni ciascuna.
Ma il mio problema è che gli stop mi hanno fatto prendere tanto peso (soffro di ipotiroidismo) e in più malesseri generali che mi hanno fatto diventare ipocondriaco.
L'unica via d'uscita è la corsa. Mi sento bene, ho abbandonato gran parte dello stato di ipocondriaco e in più mi sento "vivo". Adesso a 42 anni, dopo 4 mesi di duro allenamento, riesco a raggiungere ritmi che non riuscivo a tenere neanche a 25 anni. Gare... 3 in tutta la vita (non potevo essere scoperto da quelli del basket
) ma con il tempo conto di riuscire a fare pure quelle. E' come se avessi cominciato una nuova vita.
sul cà glà chev mia ad ciapela.... 
che non ci arrivavo più.....mi metto a dieta e perdo una decina di kili ma non mi rendo conto che cosi non ce la faccio, cosi tre anni fa circa inizio a correre con un po di criterio,se cosi si può dire, con la classica tabella 1+1 e via. Scarpe GPS e tutto l'occorrente. Ci avrò messo 6 mesi per arrivare a correre mezzora di seguito, non parliamo dei ritmi, la prima volta ho fatto 5 km in 40 minuti...un disastro, dolori dapertutto, ma grazie ad un gruppo di amici che mi hanno anche stimolato ho continuato. L'obbiettivo era chiaro: calma, molta calma, fare le cose con i tempi giusti ed arrivare principalmente a cambiare stile di vita. Complice una serie di problematiche che mi hanno fatto comprendere che il lavoro serve per vivere e non vivere per lavorare, ho mollato certi atteggiamenti sbagliati e ho messo me stesso in prima posizione, focalizzando le mie giornate in base all'esigenza della corsa e rimodulando la mia alimentazione, non una vera e propria dieta ma piu che altro una maggiore attenzione a quantità e qualità, eliminando quello che doveva essere eliminato...piano piano mi sono ripreso me stesso, la mia vita, il peso è sceso, lento ma inesorabile, ed oggi dopo aver visto decine di albe di corsa, dopo aver corso sei mezze maratone e dopo aver vissuto l'impresa di aver terminato la Maratona di Roma 2013 con le lacrime agli occhi, posso dire di essere un altra persona, nuova, diversa, spero migliore e come ha scritto qualcun'altro in questo 3d sento di essere rinato a 40 anni e dai 110 kili ora sono arrivato a 86. Ma ancora non mi basta. Ho capito che posso fare qualunque cosa se voglio. Ho ricominciato a giocare a calcetto. HO ripreso la MTB che avevo appeso al chiodo. E progetto nuove gare per l'autunno. Sempre con calma. Arriverò dove devo arrivare.
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